Tai-sabaki e irimi

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Offline Ookamiyama

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Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #15 on: March 09, 2010, 15:57:06 pm »
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Nessuno di voi conosce la tecnica "tsuppari" dell'Aikido di Tomiki? ( ma anche Shioda lo fa)

Quello è irimi.

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dora

Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #16 on: March 09, 2010, 16:43:15 pm »
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No. Ce la spiegheresti o potresti postare un video, per favore?

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Offline Ookamiyama

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Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #17 on: March 09, 2010, 16:54:05 pm »
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No. Ce la spiegheresti o potresti postare un video, per favore?

No, io poi cosa insegno? E chi mi paga le quote?

La fatica è parte integrante dell'Arte Marziale, la conoscenza teorica non serve e non vale niente

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Paguro66

Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #18 on: March 09, 2010, 16:59:23 pm »
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No. Ce la spiegheresti o potresti postare un video, per favore?

No, io poi cosa insegno? E chi mi paga le quote?

La fatica è parte integrante dell'Arte Marziale, la conoscenza teorica non serve e non vale niente

Hehehehe taccagno ;D ;)

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Offline Samurai77

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Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #19 on: March 09, 2010, 17:44:38 pm »
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comunque il concetto di fondersi con l'avversario, vedere il mondo dalla sua prospettiva ed armonizzarsi con lui credo sia valido per tutte le arti marziali.


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Offline Scorpio

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Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #20 on: March 10, 2010, 14:02:26 pm »
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Secondo me non è solo un problema di "andare alle spalle dell'avversario" ma una cosa più complessa e completa, cioè affermare "dominio" del tatami, del terreno di scontro, allo stesso modo in cui si agisce nella strategia o arte della guerra per mettere in inferiorità psicologica il nemico.
Si tratta di affermare, in modo assertivo, un concetto da far digerire all'avversario, ossia "questa è casa mia e tu sei un intruso" per ricreare la condizione di vantaggio che abbiamo a casa nostra, alla nostra scrivania eccetera.
Nel combattimento, il linguaggio del corpo ha un ruolo determinante, poichè agisce sull'inconscio e sull'istinto, proprio quelle aree coinvolte nel combattimento, li dove sappiamo, al di là della ragione, se saremo potenziali vincitori o probabili sconfitti.
Atteggiamento in avanti piuttosto che indietro, calmo, sereno e sicuro piuttosto che teso, irrigidito e rabbioso, uscite verso l'avversario piuttosto che lontano dai suoi colpi, scappando o accettando lo scontro, con i pugni serrati e la guardia chiusissima di chi teme di essere colpito o con la postura di chi afferma la sicurezza di render vana ogni azione dell'avversario.
Insomma, è molto più che non una semplice strategia contestualizzata a quella specifica azione/reazione.

Straquoto. Da un punto di vista più globale si tratta di gestire il tempo e lo spazio meglio dell'avversario. E per fare tutto ciò credo che la calma sia superiore alla rabbia, l'apertura alla chiusura, la flessibilità alla rigidità.

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shizentai

Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #21 on: March 10, 2010, 14:15:34 pm »
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Leggevo che il kanji di Sabaki (Sabaku)  descrive il movimento essenziale preciso e perfetto del taglio della seta.... così il TAI-Sabaki è un movimento essenziale preciso e perfetto per la situazione in cui si svolge....
che questo poi sia irimi tenkan kaiten kaishin chidori etc. deve essere sempre un "tai-sabaki"....nel senso della precisione e dell'efficacia

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dora

Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #22 on: March 10, 2010, 14:17:06 pm »
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Anche perché è tutto un gioco di distanza.

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muteki

Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #23 on: March 10, 2010, 14:54:41 pm »
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Leggevo che il kanji di Sabaki (Sabaku)  descrive il movimento essenziale preciso e perfetto del taglio della seta.... così il TAI-Sabaki è un movimento essenziale preciso e perfetto per la situazione in cui si svolge....
che questo poi sia irimi tenkan kaiten kaishin chidori etc. deve essere sempre un "tai-sabaki"....nel senso della precisione e dell'efficacia

体捌き 

non mi risulta sia il taglio della seta: sabaki si scrive con "mano" e "diverso", ossia "cambiamento". il verbo "sabaku" indica l'atto del commericare, piazzare una merce...

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Offline Ookamiyama

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Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #24 on: March 10, 2010, 15:28:22 pm »
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Leggevo che il kanji di Sabaki (Sabaku)  descrive il movimento essenziale preciso e perfetto del taglio della seta.... così il TAI-Sabaki è un movimento essenziale preciso e perfetto per la situazione in cui si svolge....
che questo poi sia irimi tenkan kaiten kaishin chidori etc. deve essere sempre un "tai-sabaki"....nel senso della precisione e dell'efficacia

体捌き 

non mi risulta sia il taglio della seta: sabaki si scrive con "mano" e "diverso", ossia "cambiamento". il verbo "sabaku" indica l'atto del commericare, piazzare una merce...


si sa che noi artisti marziali siamo dei gonzi creduloni, spesso informati in modo approssimativo


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muteki

Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #25 on: March 10, 2010, 15:43:06 pm »
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beh, a parte tutto ne ho sentite di peggio...

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shizentai

Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #26 on: March 10, 2010, 23:16:07 pm »
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Lo spirito delle arti marziali - dave lowry - oscar mondadori - pagina 37
Sabaku: movimento....trovate tutta la storia del taglio del sarto e del bugeisha !  ..io pensavo fosse un libretto interessante

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Offline ^'V'^

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Re: Tai-sabaki e irimi
« Reply #27 on: March 11, 2010, 02:47:35 am »
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Secondo me non è solo un problema di "andare alle spalle dell'avversario" ma una cosa più complessa e completa, cioè affermare "dominio" del tatami, del terreno di scontro, allo stesso modo in cui si agisce nella strategia o arte della guerra per mettere in inferiorità psicologica il nemico.
Si tratta di affermare, in modo assertivo, un concetto da far digerire all'avversario, ossia "questa è casa mia e tu sei un intruso" per ricreare la condizione di vantaggio che abbiamo a casa nostra, alla nostra scrivania eccetera.
Nel combattimento, il linguaggio del corpo ha un ruolo determinante, poichè agisce sull'inconscio e sull'istinto, proprio quelle aree coinvolte nel combattimento, li dove sappiamo, al di là della ragione, se saremo potenziali vincitori o probabili sconfitti.
Atteggiamento in avanti piuttosto che indietro, calmo, sereno e sicuro piuttosto che teso, irrigidito e rabbioso, uscite verso l'avversario piuttosto che lontano dai suoi colpi, scappando o accettando lo scontro, con i pugni serrati e la guardia chiusissima di chi teme di essere colpito o con la postura di chi afferma la sicurezza di render vana ogni azione dell'avversario.
Insomma, è molto più che non una semplice strategia contestualizzata a quella specifica azione/reazione.

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