Tara La Divina Madre nel Buddhismo Tibetano

  • 0 Replies
  • 1473 Views
*

Offline Trepicchi

  • **
  • 876
  • Ricerca : Mente corpo e spirito in equilibrio
  • Respect: +19
    • Rma systema italy
  • Pratico: incontro sperimento e mi diverto
Tara La Divina Madre nel Buddhismo Tibetano
« on: March 17, 2011, 12:34:21 pm »
0


Testo : A l d o       F r a n z o n i 
T A R A 
L A     D I V I N A     M A D R E     N E L     B U D D H I S M O 
T I B E T A N O

potete scaricare questo bellissimo testo regalo e frutto di un lavoro esemplare dell'autore citato sopra

qui : http://www.kunpen.it/DharmaTibet/B.pdf

1 .     C H I     E ’     T A R A 

Tara (in sanscrito : Tõrõ ; in tibetano : sGrol-ma) è una delle dee più amate e
venerate dagli appartenenti al “Veicolo  di Diamante”, la  forma tantrica del
buddhismo tuttora praticata in Tibet, in Mongolia e in tutta la regione himalayana.
Divinità femminile di origine indiana, è un Bodhisattva Celestiale che
personifica la materna ed amorevole sollecitudine dei buddha nel suo aspetto di
intervento rapido ed efficiente per proteggere e salvare tutti gli esseri senzienti.     
Nella sua raffigurazione più comune - denominata Tara Verde - è rappresentata
seduta su di un trono di loto : la sua  gamba sinistra è ripiegata (simbolo del
controllo sul desiderio e sull’energia sessuale) e la destra è protesa col piede appoggiato su un piccolo loto più in basso (per indicare che è pronta ad alzarsi per
venire in aiuto di tutti gli esseri).
La mano sinistra regge un utpala (loto blu) ed ha il palmo rivolto verso l’esterno,
all’altezza del cuore, col pollice e l’anulare uniti e con le  altre tre dita erette (a
simboleggiare il Rifugio nei Tre Gioielli , di cui Tara è un’emanazione).

La mano destra poggia sul ginocchio destro e il suo palmo è pure proteso verso
l’esterno, ma col pollice e l’indice che quasi si toccano a formare un cerchio, mentre
le altre dita sono rivolte verso il basso in direzione del suolo : è questo il gesto
simboleggiante il potere protettore e la suprema generosità (cioè quella di concedere
le più alte realizzazioni o siddhi). Anche la mano destra talora tiene per lo stelo un
loto blu (simbolo  dello scioglimento dei suoi blocchi di energia negativa).
E’ straordinariamente bella e ci sorride con amore. Il suo corpo di luce verdesmeraldo (che simbolizza la sua capacità  di agire) è radioso e trasparente, non è
qualcosa di solido e concreto. I suoi indumenti sono di seta celestiale e i suoi
ornamenti sono gemme e gioielli stupendi : orecchini, collane, braccialetti,
cavigliere... Sul capo porta un diadema splendente, tempestato di pietre preziose, da
cui provengono meravigliosi raggi multicolori di luce che offuscano ogni altra
sorgente luminosa. Questo ornamento rappresenta il suo potere di aumentare la fede
in chi ce l’ha e di farla sorgere in chi ne è privo, nonché il potere di esaudire ogni
desiderio e speranza nei suoi devoti.  Talora il diadema ha la forma della
mezzaluna : il disco lunare che - giorno dopo giorno - aumenta fino a diventare luna
piena simboleggia la situazione di chi, progredendo spiritualmente, raggiunge infine
la totale Illuminazione......
...Sono il padrone del fuoco e vedo le cose nascoste, vedo la fiamma che si fa tempo, odo il flessibile fuoco del sacrificio sonoro sono un Unuzi, un bimbo davanti al mistero del mondo colmo di timore davanti al Fuoco, che ricompone le cose disperse..Preghiera di uno Sciamano Siberiano.***