Hyperborea

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Hyperborea
« on: January 24, 2010, 16:20:21 pm »
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Hyperborea o Iperborea è una terra leggendaria, patria degli Iperborei.
Nei miti della religione greca e nelle dottrine dei loro storici (tra cui Erodoto), gli Iperborei erano un popolo che viveva in tale terra lontanissima situata a nord della Grecia. Questa regione, chiamata Hyperborea o Hyperboria (cioè "oltre Borea", il vento del nord"), era un paese perfetto, illuminata dal sole splendente per sei mesi all'anno.
Ecateo di Mileto (VI secolo a.C.) colloca gli Iperborei all’estremo Nord, tra l'Oceano (inteso come l'anello d'acqua che la cultura greca immaginava scorrere attorno alle terre emerse come se fosse un fiume) e i monti Ripei.
Ecateo di Abdera (IV-II secolo a.C.), autore di un'opera "Sugli Iperborei" di cui ci sono pervenuti solo alcuni frammenti, li colloca in un'isola dell'Oceano "non minore della Sicilia per estensione". Su quest'isola, dalla quale è possibile vedere la luna da vicino, i tre figli di Borea rendono culto ad Apollo, accompagnati dal canto di una schiera di cigni originari dei monti Ripei.
Esiodo (frammento 150 Merkelbach-West, vv. 21-24) colloca gli Iperborei "presso le alte cascate dell'Eridano dal profondo alveo".
La cultura greco-romana formulò numerose proposte in merito alla sede geografica di questo fiume: due fonti in particolare ci trasmettono la nozione secondo cui l'Eridano sfociasse nell’Oceano settentrionale: Ferecide di Atene (fr. 16 a Jacoby I) ed Erodoto (II 115,1).
Pindaro (ol. 3,13-16) colloca gli Iperborei nella regione delle "ombrose sorgenti" del fiume Istro (in greco Ister, l'attuale Danubio). In un passo del Prometeo Liberato Eschilo ricorda la fonte dell’Istro come situata nel paese degli Iperborei e nei monti Ripei; Ellanico di Lesbo (frammento 187 b e c Jacoby I) e Damaste di Sigeo (frammento 1 Jacoby I) pongono la sede iperborea oltre i monti Ripei; quest'ultimo, inoltre, ricorda i monti Ripei come situati a nord dei grifoni guardiani dell’oro (si veda a tale proposito il poema di Aristea di Proconneso sugli Issedoni).
Erodoto (in IV 13) riassume un poema di Aristea di Proconneso, ora perduto, nel quale l’autore riferiva di un proprio viaggio compiuto per ispirazione di Apollo in regioni lontane, sino al paese degli Issedoni, "al di là" dei quali ci sarebbero gli Arimaspi monocoli, i grifoni custodi dell'oro e infine gli Iperborei. Bruno Luiselli ricostruisce la posizione degli Iperborei, sulla base di queste indicazioni, come situata in zona Uralica.
Alcuni hanno voluto identificare Hyperborea con un'ipotetica isola che, alla pari di Atlantide, in tempi antichissimi sarebbe stata sommersa (più di 11000 anni fa), estesa dalle coste occidentali dell'Irlanda alla Groenlandia, comprendendo interamente l'Islanda.
Altri hanno identificato Hyperborea come l'estremità settentrionale di Atlantide, altri ancora con Thule, altri semplicemente con la Scandinavia e il Nord Europa, terre sconosciute e misteriose per gli antichi Greci.
Tra gli scrittori che in una magica terra chiamata Hyperborea hanno ambientato le loro storie di fantasia vi sono H.P. Lovecraft, Robert E. Howard, Clark Ashton Smith.

tratto da :
http://it.wikipedia.org/wiki/Hyperborea
...Sono il padrone del fuoco e vedo le cose nascoste, vedo la fiamma che si fa tempo, odo il flessibile fuoco del sacrificio sonoro sono un Unuzi, un bimbo davanti al mistero del mondo colmo di timore davanti al Fuoco, che ricompone le cose disperse..Preghiera di uno Sciamano Siberiano.***