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Zhan Zhuang è spesso tradotto come “palo immobile”.é un nome che fa riferimento ad una serie di posture praticate in posizione principalmente verticale,anche se esistono posizioni in cui la colonna vertebrale non è verticale.
Lo scopo di queste posizioni è l'aquisizione della consapevolezza degli stabilizzatori,e l'acquisizione,in una certa misura,del controllo su di essi.
La prima tappa richiede l'osservazione della modalità con cui il corpo agisce contro la gravità.Il modo migliore per farlo è quello di restare fermi e sentire(osservare,appunto)....in altre parole,Zhan Zhuang.
Esistono un certo numero di posture atte a produrre effetti diversi sul corpo,la più popolare delle quali è quella che mima con le braccia l'atto di trattenere una grande sfera davanti al petto.Per isolare gli stabilizzatori,è necessario in primis rilassare i mobilizzatori,cosa purtroppo difficile per molte persone influenzate sin dalla giovane età,ad utilizzare i mobilizzatori come stabilizzatori.
Perchè si possano realmente sentire gli stabilizzatori,bisogna rilassare tutti i muscoli.
Per quel che concerne la vostra consapevolezza,i mobilizzatori sono i soli muscoli di cui avete consapevolezza.
Ecco perchè il mio insegnante(e il vostro,probabilmente) ripeteva:”non utilizzate un solo muscolo!”.La prima tappa è,a tutti gli effetti,una rieducazione dell'organismo all'uso degli stabilizzatori.La successiva richiede l'abitudine ad integrare nel movimento del corpo l'uso degli stabilizzatori contro una resistenza che si incontra,utilizzati a tutti gli effetti come se si lavorasse contro la forza di gravità.Si acquisisce così una base per l'uso della forza di tutto il corpo.Nei classici del taiji si ritrova il detto:”l'essenza della durezza si trova nell'essenza della morbidezza”.Col tempo braccia e corpo diventano estremamente pesanti al tatto.Un continuo allenamento diventa così essenziale per integrare l'uso dei mobilizzatori con la fascia(il tessuto connettivo fibroso) per l'emissione della forza(Fa-Jing);ma ciò non è più compito dello ZZ.
Poco è meglio:
per il regime di pratica dello ZZ mi sento di raccomandare la seguente progressione:cominciate con una pratica minima,cinque o dieci secondi(ndt:!!!!......ma dice davvero così.....mai sentito raccomandare così poco.......comunque vado avanti,che almeno giustifica le sue affermazioni)ma praticati ogni giorno senza mai mancare.Ci sono tre ragioni che avvalorano una pratica apparentemente di lunghezza così ridicola:
1-è difficile per chi non è addestrato,rimanere concentrati in una cosa tanto banale quanto il permanere in una posizione eretta,immobili-e non si rimane immobili per il piacere di stare in piedi.
2-per cominciare ,l'obbiettivo più importante da raggiungere è quello di entrare nell'abitudine di restare immobili quotidianamente...è ciò si raggiunge più facilmente se inizialmente la pratica è breve.
3-è molto facile che inizialmente(come accennato in precedenza)nell'immobilità si utilizzino i muscoli sbagliati(i mobilizzatori invece che gli stabilizzatori).E l'ultima cosa che si vuole è allenare l'immobilità con i mobilizzatori.Forse avete sentito di persone che affrontano terribili ed agoniche sedute di pratiche immobili,oltrepassando alfine una soglia ed arrivando infine al relax.bene,è una via,per raggiungere il medesimo obbiettivo,ma trovo sia uno spreco di risorse,per giunta molto doloroso.Come ho detto i mobilizzatori si stancano in fretta,poi fanno male.Per escluderli si può sia permanere in postura immobile sino a che si “arrendano”lasciando il subentro degli stabilizzatori,sia cercare il controllo accurato del corpo inducendo il rilassamento con l'associazione di varie immagini mentali.
La durata della pratica in ZZ dipende dalla vostra capacità di mantenere l'attenzione.
Quando l'attenzione si indebolisce ed altri pensieri interferiscono,potete provare a recuperare la qualità della pratica,ma se il tentativo non riesce,interrompete la pratica per quella giornata(o quel momento).Così facendo la capacità di attenzione crescerà naturalmente e gradualmente.é un processo molto semplice.Mantenendo la postura,a poco a poco diventate consapevoli di nuove aree del corpo.Così succede che abbiate più “corpo”da osservare,di conseguenza prolungherete naturalmente i tempi di pratica senza che la cosa vi porti ad annoiarvi.
Quindi,se il primo giorno esaurisco la mia capacità di attenzione in cinque secondi,dopo cinque secondi interrompo la pratica.Dopo sei mesi si può essere occupati ad esplorare il proprio corpo per cinque o dieci minuti.Questa è la strada più semplice e a mio parere più efficacie per ottenere un buon successo.
Stare in piedi a guardare la televisione è meglio che sedersi a guardare la televisione,ma non deve essere pensato come un alternativa alla postura in cui il corpo viene osservato.
Uso della mente:
ci sono due tipi di immagini mentali utilizzabili.
Il primo serve ad indurre uno stato di tranquillità,che a sua volta promuove il rilassamento del corpo.Ci si può immaginare per esempio in un bellissimo giardino,con fiori ed alberi attorno a se,e profumo floreale portato da una dolce brezza,mentre si ode un canto di uccelli provenire dai rami.....poche nuvole nel cielo azzurro.Oppure un immagine del mare....qualunque cosa vi comunichi pace e tranquillità.Il vostro allenmento lo richiede!
Il secondo serve ad indurre una certa sensibilità cinestetica per guidare il corpo.Alcune persone la ottengono naturalmente,altre necessitano essere guidate in qualche modo(è difficile generalizzare in un articolo)o dovranno fare prove per capire e replicare la giusta sensazione.
Ne darò un breve esempio.
Durante la creazione di immagini od osservazione del corpo non si dovrebbero effettuare “sforzi” mentali.La sensazione creata dovrebbe essere più simile all'osservare qualcosa che avviene,piuttosto che lottare per qualcosa.
Postura che abbraccia:
Per l'esempio utilizzerò Cheng Bao ZZ.
Lo scopo delle immagini utilizzate qui è ancora il rilassamento,quindi qualsiasi immagine simile punterà a ciò.
Posizionarsi comodi,piedi larghezza spalle,corpo verticale,testa sospesa,colonna vertebrale rilassata(piegate leggermente le ginocchia immaginando l'atto di prepararvi a raggiungere uno sgabello).Mantenere il corpo morbido,e creare un immagine rilassante(tipo giardino di prima),tentando di diffondere la sensazione al viso ed al corpo;occhi aperti,semi-aperti o chiusi.
Respirazione quieta,morbida,preferibilmente di naso.Sollevare le braccia sino altezza spalle e tenete le mani di fronte a voi,come a sostenere una palla.Dita delle mani piegate e palme distese.
Sentite il corpo completamente sostenuto:seduti su un pallone,c'è ne un altro tra le ginocchia,i gomiti si posano su morbidi cuscini,,testa sospesa ad un filo,avete batuffoli di cotone tra le dita.
Con la pratica aumenterete il vostro livello di rilassamento.Quando ciò accade potete passare alla fase di creazione di immagini cinestetiche.
I gomiti che riposavano sui cuscini,ora tengono palloni che galleggiano in acqua;il vostro compito è trattenere i palloni.....se sollevate i gomiti,i palloni volano via,se si preme troppo si immergeranno e riemergeranno altrove nuovamente sfuggendovi.
La palla grande è fragile;se premete troppo scoppia,se allentate,volerà via.
La sensazione creata deve essere di lieve contatto,sottile;ma avendo cura di non lasciarla scappare dalle braccia.....
bisogna evitare di entrare in uno stato ansioso,mantenendo la consapevolezza che sono solo immagini.
Lo scopo di queste immagini non è diventare abili nella loro creazione,ma di esplorare l'impatto delle modifiche alle sensazioni del corpo e quindi gradualmente diventando consapevoli del corpo nella sua intierezza ed unità.
Si può iniziare gradualmente ondeggiando avanti ed indietro,tenendo il corpo bilanciato e l'esperienza di movimento in atteggiamento passivo,ad esempio come se si subisse la lieve corrente di un fiume in cui siamo immersi,con i cambi di direzione nella corrente lenta dell'acqua.
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