Paura della morte

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Offline Crux

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Re:Paura della morte
« Reply #45 on: January 23, 2011, 16:06:27 pm »
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Non ho alcuna intenzione di parlare di sostanze psicotrope, a maggior ragione in un topic di questo genere, il mio e' un discorso prettamente storico.
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

"Using derogatory descriptions of other members for not sharing the same opinion and acting obnoxiously condescending and self-important doesn't exactly give you the appearence of having an adult mind. "

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Offline Gingo

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Re:Paura della morte
« Reply #46 on: January 23, 2011, 21:21:44 pm »
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Bè io non crederò mai a cose che non penso che non esistano, di certo non mi metterò a credere al cattolicesimo per non aver paura di morire.
comunque il messaggio è chiaro, a quanto vedo nessun esercito o persona si è mai preoccupato di questo problema, e vedo che però ai soldati viene insegnato a combattere in situazioni di stress. Ecco, lo stress è dovuto alla paura della morte, quindi se non ci fosse questa seconda situazione, lo stress non si porrebbe come un problema. è logico che paura della morte non si deve tradurre in spericolatezza, cioè mettersi alla guida senza cinture e cose di questo tipo, visto che qualcuno ha accennato proprio a questo, io tengo a me stesso anche se non ho paura di morire, non è che le due cose siano collegate




chi ironizza dicendo che i giapponesi erano un popolo di killer: non so come tu descrivi un popolo che prende chi ha rubato(o presunto rubato, visto che all'epoca la giustizia si sapeva benissimo quale era) veniva preso e tagliato a metà.

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muteki

Re:Paura della morte
« Reply #47 on: January 23, 2011, 22:43:04 pm »
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Bè io non crederò mai a cose che non penso che non esistano, di certo non mi metterò a credere al cattolicesimo per non aver paura di morire.
comunque il messaggio è chiaro, a quanto vedo nessun esercito o persona si è mai preoccupato di questo problema, e vedo che però ai soldati viene insegnato a combattere in situazioni di stress. Ecco, lo stress è dovuto alla paura della morte, quindi se non ci fosse questa seconda situazione, lo stress non si porrebbe come un problema. è logico che paura della morte non si deve tradurre in spericolatezza, cioè mettersi alla guida senza cinture e cose di questo tipo, visto che qualcuno ha accennato proprio a questo, io tengo a me stesso anche se non ho paura di morire, non è che le due cose siano collegate




chi ironizza dicendo che i giapponesi erano un popolo di killer: non so come tu descrivi un popolo che prende chi ha rubato(o presunto rubato, visto che all'epoca la giustizia si sapeva benissimo quale era) veniva preso e tagliato a metà.

ti consiglio di studiare meglio la storia e la cultura giapponese.

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Paura della morte
« Reply #48 on: January 23, 2011, 23:43:19 pm »
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1)comunque il messaggio è chiaro, a quanto vedo nessun esercito o persona si è mai preoccupato di questo problema


2)chi ironizza dicendo che i giapponesi erano un popolo di killer: non so come tu descrivi un popolo che prende chi ha rubato(o presunto rubato, visto che all'epoca la giustizia si sapeva benissimo quale era) veniva preso e tagliato a metà.

1) io invece ti sto dicendo che e' un problema che e' stato ampiamente studiato,affrontato e "risolto".
Esiste anche letteratura """psicologica""" a riguardo,ma se tu stai cercando una risposta tipo "fai questo esercizio e smetterai di avere paura"...no quello non esiste, e' una complessa questione di ristrutturazione dell'intero sistema di credenze di un individuo.

2) Sei serio? ma hai presente che secondo questo ragionamento noi che siamo italiani siamo i peggiori?
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Offline Gingo

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Re:Paura della morte
« Reply #49 on: January 24, 2011, 00:13:06 am »
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-devi sviluppare un distacco dalle cose terrene.

-il distacco deve riguardare anche gli affetti,al punto da subordinarli alla propria dipartita.

-avere fede in una dimensione di vita superiore o in alternativa un distacco epicureo: che sia il paradiso cristiano o la gloria dell'iliade, la reincarnazione o la semplice dissoluzione.

-opzionale: un forte senso di collettività, che da una parte da un senso alla propria morte come "sacrificio" dall'altra esercita una forte pressione di aspettative sul singolo.

Insomma devi essere gia' un po' morto dentro.

non mi sembra di aver letto che il problema è stato affrontato. sono d'accordo con quanto dici che è un discorso di ristrutturazione mentale, ma come si fa?
tu questo non lo dici, hai scritto quattro paragrafi che ho riportato sopra che secondo me i primi due sono molto azzeccati, ma gli altri due non c'entrano assolutamente nulla, il sacrificio per un qualcuno posso capirlo o anche per la salvezza di più persone ok, ma io sto parlando proprio di uno stile di vita, senza considerare poi la cosa della religione...
cmq non mi sembra che tu abbia scritto che la morte è un problema affrontato, si se mai lo è nelle religioni, ma quella è finzione, non realtà: dire di non aver paura di morire perchè dopo ci sia l'aldilà significa ingannare le persone, io sto parlando proprio di accettare la morte scientificamente, quello che c'è dopo non ci riguarda(per il momento siamo uomini e viviamo qui),  noi intanto la accettiamo come persone e sappiamo che è inutile spaventarsene visto che tanto prima o poi verrà.


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Offline Rev. Madhatter

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Re:Paura della morte
« Reply #50 on: January 24, 2011, 00:22:56 am »
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-devi sviluppare un distacco dalle cose terrene.

-il distacco deve riguardare anche gli affetti,al punto da subordinarli alla propria dipartita.

-avere fede in una dimensione di vita superiore o in alternativa un distacco epicureo: che sia il paradiso cristiano o la gloria dell'iliade, la reincarnazione o la semplice dissoluzione.

-opzionale: un forte senso di collettività, che da una parte da un senso alla propria morte come "sacrificio" dall'altra esercita una forte pressione di aspettative sul singolo.

Insomma devi essere gia' un po' morto dentro.

non mi sembra di aver letto che il problema è stato affrontato. sono d'accordo con quanto dici che è un discorso di ristrutturazione mentale, ma come si fa?
tu questo non lo dici, hai scritto quattro paragrafi che ho riportato sopra che secondo me i primi due sono molto azzeccati, ma gli altri due non c'entrano assolutamente nulla, il sacrificio per un qualcuno posso capirlo o anche per la salvezza di più persone ok, ma io sto parlando proprio di uno stile di vita, senza considerare poi la cosa della religione...
cmq non mi sembra che tu abbia scritto che la morte è un problema affrontato, si se mai lo è nelle religioni, ma quella è finzione, non realtà: dire di non aver paura di morire perchè dopo ci sia l'aldilà significa ingannare le persone, io sto parlando proprio di accettare la morte scientificamente, quello che c'è dopo non ci riguarda(per il momento siamo uomini e viviamo qui),  noi intanto la accettiamo come persone e sappiamo che è inutile spaventarsene visto che tanto prima o poi verrà.

Quello che cerco di dirti e' che e' una questione di insieme di credenze di una persona, una struttura di riferimento che usiamo per definire tutto, le religioni sono, nel senso specifico in cui le stiamo interpretando in questo 3d, uno strumento adatto a questo scopo, ne piu' ne meno.

"scentificamente" e' un termine vago sopratutto se consideriamo che della morte "scientificamente" non sappiamo nulla.



Poi se tu vuoi chiamarlo inganno possiamo anche essere d'accordo ma intanto ci sono kamikaze che hanno concretamente vinto la paura della morte e questo dovrebbe farti intuire la portata della questione.

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Offline Gingo

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Re:Paura della morte
« Reply #51 on: January 24, 2011, 00:37:46 am »
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la hanno vinta solo perchè gli è stato fatto il lavaggio del cervello. si sono d'accordo che è un insieme di un credenze di una persona, di cui fa parte anche la religione ma io ti parlo dal punto di vista scientifico e biologico. cosa vuol dire? vuol dire la paura della morte come sensazione. per quanto tu possa essere religioso, o quello che vuoi, comunque la sensazione di estremo terrore( a seconda dei casi ma più o meno siamo li) la proverai sempre prima di morire. infatti guarda caso, molti diventano religiosi prima di morire e non quando sono in vita, questo poichè cercano qualcosa a qui aggrapparsi. sono d'accordo che il non aver paura è una cosa mentale, ma per quante convinzioni tu ti possa fare sull'aldilà o religiose, comunque avrai sempre paura perchè non puoi sapere realmente cosa c'è dall'altra parte, invece se accetti la morte come fase della vita terrena(non ponendoti domande su ciò che c'è dopo) potresti realmente smettere di avere paura-

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Offline Crux

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Re:Paura della morte
« Reply #52 on: January 24, 2011, 03:53:49 am »
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"io tengo a me stesso anche se non ho paura di morire" cit. Gingo

Se e' vero quello che hai scritto allora non hai bisogno di questo thread.

Tralasciando il discorso religioso, l'autoiponosi, il fanatismo e cioe' tutte quelle situazioni estreme di lavaggio del cervello indotto od autoindotto non credo che vi sia un "metodo" semplice per trovare quello che cerchi, a volte pero' capita che individui normalissimi in circostanze particolari decidano lucidamente di anteporre la propia sopravvivenza a quella del gruppo (famigliare, reparto militare, ambiente di lavoro ecc.) ma e' una cosa spontanea scatenata da un momento particolare non e' qualcosa di allenabile.

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Offline cooks71

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Re:Paura della morte
« Reply #53 on: January 24, 2011, 07:49:14 am »
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Gingo, non confondere il fanatismo con la Motivazione.

Il fanatismo crea i kamikaze che, ai nostri occhi occidentali, dimostrano un disprezzo assoluto per la paura di morire.

La Motivazione è quella condizione mentale che ti fa proseguire nelle tue azioni anche se sei conscio che potrai ferirti gravemente e/o morire.
Vorrai sapere ora come si allena.
Non si allena.
Nei militari è instillato con quello che chiamano Spirito di Corpo, ma è difficile da spiegare per chi non ha mai vissuto una vita militare.
Nei civili... ognuno ha suoi "simboli motivazioanli". Più comunemente, ed è già stato detto, la difesa dei propri figli è una potente leva motivazionale in casi di emergenza.
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Lawrence Of Arabia (1962)

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Offline Dieselnoi

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Re:Paura della morte
« Reply #54 on: January 24, 2011, 09:48:59 am »
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Concordo pienamente con Madhatter. Anzi, da appassionato di storia militare aggiungo: le unità più motivate e pronte a morire non facevano uso di droghe: semplicemete consideravano la "bella morte" come o obiettivo o quantomeno come un modo del tutto accettabile di finire.

Per questo in combattimento erano relativamente rilassate e lucide.

Ma è una questione di scelta di vita. Per un borghese qualsiasi, ad esempio, morire per salvare il proprio figlio è una cosa che casca in questa categoria. A me non è fortunatamente mai capitato ma ho sentito di padri che hanno affontato (vittoriosamente) un pitbull a mani nude per fargli mollare un bambino addentato.


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Offline Gingo

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Re:Paura della morte
« Reply #55 on: January 29, 2011, 03:11:18 am »
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Pienamente d'accordo, ma non mi riferisco a momenti particolari della giornata in cui uno fa un atto eroico per salvare la vita di suo figlio, visto che in moltissimi sarebbero disposti a farlo, il topic parlava esplicitamente della paura della morte applicata a noi stessi, cioè come impostazione di vita e del combattimento, se così si può dire, poi che un genitore si sacrifichi benissimo, ma non rientra in ciò di cui parlavo

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Offline Dieselnoi

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Re:Paura della morte
« Reply #56 on: January 31, 2011, 12:52:07 pm »
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Per alcuni invece del bimbo (o ancora più in là) c'è la Patria, la Fede o il Battaglione. Noi (specie noi italiani) viviamo in un mondo in cui gli ideali non esistono ma in altre epoche non era così. pensa gli Arditi della prima guerra o la Folgore della Seconda. Adesso i loro ideali verrebbero giudicati ingenui e ridicoli (molto meglio mandare la sorella a far la mignotta vuoi mettere?) ma a quell'epoca era saldamente condivisi da molti.

C'era gente che non poteva sopportare di arrendersi o cedere.

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Offline Crux

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Re:Paura della morte
« Reply #57 on: January 31, 2011, 15:51:08 pm »
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Fortis cadere, cedere non potest.  ;)
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