oggi lezione col m. spongia

oggi il mio maestro, il m. ugolini, mi ha accompagnato a conoscere il m. spongia per frequentare una lezione riservata alle cinture nere. ovvio che ci sia andato con la bianca, ma il punto è un altro. ho conosciuto persone interessanti e cortesi, e il m. spongia mi ha subito trattato con amicizia e grande gentilezza. la lezione è stata oltremodo interessante, concentrandosi su sanchin, che sto riscoprendo in nuove forme, e su shisochin (un vero shock dover riadattare i movimenti ai nuovi principi che sto apprendendo ora).

mi sono sentito un pesce mezzo fuor d'acqua, ma i compagni di allenamento sono stati disponibilissimi e di grande ausilio. sono davvero soddisfatto!

ciao Muteki!
Come mai ti sei sentito un pesce fuor d'acqua?
Qual'erano gli aspetti che secondo te differiscono maggiormente dalla tua pratica?

rispondo con enorme piacere

1) il sanchin è totalmente diverso (vedi apposito thread https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=6219.30;topicseen )

2) il modo di eseguire shisochin è differente non solo in alcuni passaggi tecnici, cosa facilmente ovviabile, ma soprattutto nei ritmi (cosa più difficile da assorbire alla prima volta che lo si esegue)

per il resto, nulla da aggiungere.

le principali differenze nei principi dei due kata risiedono proprio nei ritmi e nelle modalità di contrazione. ho avuto inoltre problemi a comprendere il corretto modo di aprire e chiudere il tanden, operazione che fino a questo momento pensavo fosse principalmente legata all'accordo tra la muscolatura addominale e il diaframma. ma il m. spongia mi ha invitato a non concentrarmi troppo sugli addominali e basta, come ho fatto finora, per pensare anche alle fasce dorsali. quando l'ho fatto, ho provato dapprima difficoltà, poi un senso di disagio fisico dovuto a un modo nuovo di usare i muscoli. alla fine ho perso un po' il tanden. suppongo mi dovrò abituare alla nuova situazione, e ci vorranno mesi, anni, secoli. dipende da quanto e come mi alleno

non potete nemmeno lontanamente immaginare quanto sia felice per questo. mi sento un bimbo con il giocattolo tanto desiderato, finalmente tra le mani!

Cacchio
Il maestro Spongia deve veramente essere un gran rappresentante del goju di okinawa in seno alla IOGKF, che bella fortuna.
Tu giá devi essere molto tecnico e riesco a comprendere perfettamente come questo scambio di saperi ti possa "esaltare"

Mi piacerebbe che potessi raccontare, di volte in volta e se ti va, qualcosa di piú perché io veramente sono piendo di dubbi.

grazie! spero di poter fornire al più presto altri spunti. al momento posso dire che, esteticamente, come ho già avuto modo di notare altre volte, la versione giapponese dei kata mi pare più bella da vedere e più fluida, oltre a possedere elementi di maggior difficoltà tecnica in certi passaggi. ma la versione di okinawa, a sua volta, mostra punti cruciali in piccoli dettagli che a un occhio (e a un praticante) non allenato sfuggirebbero, promettendo invece di trasformarsi in punti chiave al momento dell'applicazione - che è decisamente pratica e concreta...

Attualmente conosco solo gekisai dai ichi, dai ni e saifa.

In questi giorni stiamo dedicando molta attenzione a kihon e kata in vista del prossimo esame.

Io non sono proprio un amante dei kata, cioé, diciamo che mi diverte di piú fare altre cose... peró devo confessare che ad ogni ripetizione e ad ogni correzione diventa piú gustoso praticarli.

In saifa poi ci sono dei passaggi che per essere minimamente guardabili, richiedono veramente moltissimo lavoro e soprattutto aver interiorizzato, almeno un po', il concetto di go-ju.

ecco, per dire, parlando di saifa ci sono dei passaggi, nella versione IKGA, più complessi a causa di un maggior studio dell'equilibrio. ci sono alcune differenze che, personalmente, riterrei valido analizzare per studiare possibilità di integrazione. ovviamente, solo al ivello di studio e interesse personale, senza nulla voler modificare a nessuno dei due stili...

ecco, per dire, parlando di saifa ci sono dei passaggi, nella versione IKGA, più complessi a causa di un maggior studio dell'equilibrio. ci sono alcune differenze che, personalmente, riterrei valido analizzare per studiare possibilità di integrazione. ovviamente, solo al ivello di studio e interesse personale, senza nulla voler modificare a nessuno dei due stili...

Capito.
E' sempre bello conoscere quello che fanno gli altri.
Due lezioni fa ci siamo allenati con dei ragazzi di goju kyokai, linea Miyazato. Ci hanno invitato nel loro dojo e penso che non perderó l'occasione. Ho in mente anche un "tradimento" con lo shorin ryu, approfittando del fatto che la mia bimbetta ha iniziato a studiare con un bravo maestro, sicuro mi piacerebbe provare una lezione.

Che differenza trova a livello di kiai?

Da noi si usa ed é vistoso. Io in particolare sono piuttosto rabbioso e in quel senso non trovo molte differenze dalla breve esperienza nello shotokan ITKF, dove c'era una ricerca simile.

mah, il kiai è per me una cosa molto personale. non vedo differenze per ora, nel senso che lo fo sempre come mi viene...

Grassie

Mauri... arriverà il giorno in cui potrò dimostrarti la mia maestria nel ramen-do 

comunque, complimenti per la nuova esperienza!

se penso a me che sono fermo da gennaio  :'(