comincio a rispondere in parte... diciamo che rimango in tema... anche se non parlo solo di Ju Jutsu spero mi perdoniate
per quanto riguarda i kata condivido molte delle affermazioni già dette: il kata, FORMA, contiene gli insegnamenti ed i principi di quella scuola. quando si cominicia ad eseguirli si cura la forma estetica, la precisione nella tecnica, gli spostamenti, il kime, lo zanshin... poi si comprende, con gli anni, che tutte quelle tecniche nascondono qualcosa dietro, è il "mondo che si apre" per un nuovo studio...
per quanto riguarda Omote ed Ura voglio condividere con voi due esempi, identici, che mi sono capitati recentemente, dati dai miei DUE maestri (eh sì, sono fortunato
... forse
) di due AM diverse: eseguendo io una tecnica (tra l'altro la stessa) ho visto ovviamente i due modi di risposta diversi: quello che propone il ju jutsu e quello che propone il karate. due cose mi hanno colpito:
1) entrambi i maestri sono ENTRATI nella mia figura parando/schivando (!!!):
2) nel momento in cui hanno eseguito la parata/schivata, ANCHE SENZA NESSUN CONTRATTACCO da parte loro, ho avvertito una sensazione di... impotenza, sconfitta... sono rimasto bloccato, non avrei potuto fare niente...
Questo secondo me è una parte del lato URA, nascosto, che non si vede, della tecnica:
chiunque di noi para, schiva... e poi contrattacca (o va in sen o come volete voi) ma il punto è che se faccio OMOTE eseguo la mia azione ma lascio l'intenzione all'avversario, se eseguo URA la mia azione diventa anche l'intenzione dell'avversario, diventa altro dall'inizio... non credo di essere riuscito a farlo con nessun compagno finora ma mi è piaciuto un sacco sentire su di me questa sensazione!