Ok, era carina la parentesi su chuck, ma siamo andati OT a causa mia, mentre il 3d meritava considerazione.
Che dire... credo che nel gioco ci sia la chiave di tutto, nel combattimento.
Dove giocare significa provare senza dover avere un risultato, agire "come se", sperimentare senza pressioni.
E' bellissimo vedere bambini giocare alla lotta e riconoscere i movimenti di sistemi di combattimento noti, magari pagati fior di quattrini nelle lezioni.
Oggi leggevo un libro al parco e accanto a me dei bambini si sono messi a giocare intorno ad un forte albero, e maestoso, che pareva una casa, per loro.
Erano carini come istintivamente si sono aggrappati ai rami, un istinto atavico e piacevole.
Ad un certo punto passa una zia, non che fosse loro parente, ma la tipica signora coi capelli corti, indispettita, faccia da maestra elementare frustrata.
E gli grida:
"bambini! gli alberi non sono fatti per fare l'altalena!" (perché uno di loro era attaccato ad un ramo)
"se fate l'altalena in tutti gli alberi poi li rompete e non ne rimangono più, non ci vuole molto a capirlo, siete davvero maleducati!"
Poi se n'è andata indispettita da quel vociare di bambini che a me non dava fastidio (e stavo leggendo a pochi passi da loro).
Forse gli alberi non sono fatti per aggrapparsi, ma le nostre braccia sì, e fino ad ora non si sono estinti nonostante generazioni di arrampicatori.
Mi chiedevo, invece, quanta carta igienica consumasse la signora e quanti alberi fossero stati abbattuti per questo.