Per tutti i maestri di arti marziali, sto raccogliendo regole per la etiquette del dojo, quanto siete disposti a tollerare l'arrivo in ritardo costante di un allievo?
Che tipo di rapporto stabilite con i vostri allievi? Allievo-maestro o allievo-maestro-amico?
Grazie a tutti, è giusto una curiosità e una piccola indagine sui metodi utilizzati in altri dojo di altre arti marziali.
Parlo per l'etichetta del dojo che frequento.
Non l'ho decisa io in quanto non sono il maestro.
Ma l'ho accettata, la seguo e pertanto al condivido.
La frequenza da noi è libera, la lezione inzia e finisce tendenzialmente agli orari prefissati.
Se qualcuno arriva in ritardo è sua scelta libera, attende fuori dalla pedana che gli sia dato il permesso di entrare.
Entra, fa il saluto e poi si allena con gli altri.
Il tutto cercando di distrarre meno possibile chei è già in pedana.
Se uno ha bisogno di uscire prima, a meno di imprevisti, meglio se avvisa prima l'insegnate.
All'orario convenuto avvisa, attende il permesso, saluta e se ne va.
Questo giusto per evitare situazioni in cui se vediamo uno uscire di punto in bianco uno di noi esce per accertarsi che vada tutto bene e magari non è nulla.
Se qualcuno non si trova con certi lavori o ha bisogno di staccare un attimo (magari al sacco per sfogarsi) chiede il permesso e poi va, cercando di disturbare il meno possibile la pratica degli altri.
L'ambiente è rilassato, si scherza e si cazzeggia, ma si cerca comunque di non disturbare la pratica di chi invece in quel momento gradisce un atteggiamenti più serio.
In questo caso molto è lasciato al buon senso e all'educazione di chi è in pedana.
Ma siamo pochi e ci conosciamo da tanto, quindi abbiamo abbastanza bene le misure giuste per autoregolarci.