Ho letto molte cose interessanti.Senza citare tutti, proverò a dire la mia. Innanzi tutto, sono convinto che spesso è stato confuso l esercizio dei pugni a catena, con una reale tecnica di combattimento. L utilità che trovo in questo esercizio( parere personale), è quella di insegnare a concatenare movimento in spazi ristretti.Sopperire all impossibilità di utilizzo di una tecnica caricata, e quindi potente, con colpi meno potenti, ma più rapidi, in modo da non dover per forza staccarsi dall avversario. Creare disturbo? Anche, ma credo che una strategia del genere non sia la migliore.Se posso"disturbarti", immagino di poterti anche colpire in maniera più efficace. Vero è, che se una scarica di 3/4 pugni va a bersaglio(perchè, se ne servono di più, vuol dire che non stanno funzionando, quindi meglio non insistere e cambiare strategia), i danni li fa.Il pugno a catena è meno potente di uno caricato, ma fa male.Chi scarica colpetti veloci e leggeri, perde occasioni.
Io li uso, per dirla tutta. In pochi contesti. Mai come "prima tecnica", contrariamente a come si fa in molto WT.
Quando la situazione permette, hanno il loro perchè.
Continuo però a praticarli principalmente COME ESERCIZIO.Apprezzo più le doti che sviluppa tale pratica, che la funzionalità stessa della tecnica.