Pekiti-Tirsia Kali - Military CQC Course

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Offline The Spartan

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Re:Pekiti-Tirsia Kali - Military CQC Course
« Reply #15 on: December 02, 2011, 19:16:11 pm »
0
Nel senso che nel lavoro di Kanarek ho trovato alcune delle cose che pensavo dovessi cercare nel Kali o simili.
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Offline Rangio

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Re:Pekiti-Tirsia Kali - Military CQC Course
« Reply #16 on: December 02, 2011, 19:25:35 pm »
0
In palestra sono sempre stato molto anarchico. Nel kali a differenza di altre discipline anche gli esercizi nuovi non so perchè non mi davano grosse difficoltà.
Magari l'insegnante mi chiamava per mostrare qualcosa di nuovo per tutti, come per esempio un esercizio ciclico a coppie, senza darmi indicazioni prima su nulla, e , non so bene come, riuscivo a seguirlo senza dover pensare ad alcuna sequenza, mi correggeva in corsa e in qualche modo l'esercizio usciva fuori.
Man mano che lo facevo poi migliorava l'esecuzione e ci si allenava. E' quello che mi faceva divertire di più nel kali rispetto ad altri sistemi praticati, il cervello deve per forza elaborare ma non è un pensiero ragionato a tavolino, l'importante diventa fare e reagire, raggiungere lo scopo senza stare a pensarci su razionalmente.

Il compagno che non mi conosce che mi dice “caxxo, va bene ma la sequenza/esercizio che dobbiam fare è diversa!” perchè mi è uscita una variante, per me negli ultimi anni è purtroppo sempre stata una costante. Se mi fermo a pensare razionalmente non mi viene niente! O ci alleniamo molto collaborativi giocando alle belle statuine oppure appena alziamo il ritmo per divertirci mi si innesca il pilota automatico.

Il dover ricordare combinazioni è più semplice per la stragrande maggioranza degli allievi ed è logico ed efficace impostare l'insegnamento così, a me però non viene naturale e faccio una fatica allucinante.

Ai colpitori per esempio mi  porgi lo scudo suggerendomi una combinazione (calcio, jab, diretto, gomito, gomito, ginocchio per dirne una che probabilmente mi verrà richiesta tra un paio d'ore), ho difficoltà a seguirla alla lettera. Nella scuola precedente, i compagni lo sapevano e mi porgevano semplicemente i guanti da passata nelle varie posizioni e non si stupivano se arrivava qualche colpo fuori programma  sui focus. Se spostavano il colpitore all'ultimo per simulare l'istintivo spostamento della testa di chi vede un colpo all'arrivo oppure un disturbo non previsto per me era ancora più divertente.

Le amf sono i sistemi dove questo mio aspetto pesava meno. Krav maga e sistemi nipponici mi sembrano le discipline dove questo mio difetto pesa maggiormente.

Per certi versi mi stupisco quasi di non esser stato riformato a naja con l'articolo per incompatibilità alla vita militare.  :D
E' pur vero che questo mio difetto si evidenzia molto quasi solo in palestra. Se al di fuori sono abbastanza razionale e riflessivo, in palestra sono istintivo in maniera sproporzionale pur rendendomi conto che non è affatto una nota positiva.
E' un incoerenza come il fatto che sul forum scrivo messaggi  lunghissimi, di persona se non si parla di am o fatta eccezione per  poche altre persone ho una comunicazione telegrafica.  XD

Mi ritrovo tantissimo in questa tuo post.
Quando mi avvicinai al kali (unitamente al jkd) ebbi la medesima sensazione, a partire dal footwork.
Ora il jkd (arte marziale, non concetto) l'ho quasi del tutto abbandonato (trattengo  ancora qualche perversione ma che non fa male, anzi...).
Ho provato troppo poco di km per poterti dire se mi è aliena la sua didattica come descrivi, certo è che la sensazione a pelle è quella.
La parte del kali che all'inizio mi ha messo più in crisi erano certi disarmi bastone vs bastone (che con buona pace di chi offre 1000 euro per provare, funzionano e non sono niente di supermegaloimpossibile) e certe leve.
Col tempo ho capito che erano appunto quelle che in combattimento libero, sono ineseguibili.
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Offline Diego

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Re:Pekiti-Tirsia Kali - Military CQC Course
« Reply #17 on: December 03, 2011, 14:58:02 pm »
+1
Un attimo, l'impressione mia di confronto su km e kali è guardando la media, gli allievi con qualche anno di esperienza sulle spalle e alcuni indizi avuti anche su alcuni istruttori di km, di fronte a varianti o particolari per loro nuovi (anche prima di provare in prima persona io il km, avevo fatto giornate open in cui mi ero allenato spalla a spalla con istruttori e allievi di km chiacchierandoci pure volentieri prima e dopo).

Se guardo  gente come Nardia, Aizik e altri  (per ora li ho visti solo in video senza aver la fortuna di conoscerli live) vedo che loro vanno in tranquillità anche a ruota libera e senza schemi rigidi, anzi ho l'impressione si trattengano pure per non mettere confusione in chi hanno davanti con troppe informazioni nuove in una volta sola.
Senza aver letto il loro curriculum marziale, però penso che in 20-30 e più anni a testa di pratica marziale in sostanza da professionisti del settore (noti o meno che fossero al grande pubblico anni fa il loro lavoro o gran parte della loro giornata quotidiana penso fosse già da tempo legata alle am/sdc/dp) sia normale così, senza contare che presumo abbiano altra massiccia esperienza in altre discipline, oltre al km.       

Su leve e disarmi, tengo conto che l'occasione fa l'uomo ladro ma se il corso di furto teorico e soprattutto l'allenamento pratico non l'ho mai fatto le probabilità di cogliere un'occasione anche molto ghiotta che mi si può presentare davanti diventano irrisorie, “perdo il treno”. Non  sono applicazioni da cercare e non sono mie priorità ma possibili opportunità da cogliere.   

Col kali per me è stato amore a prima vista, nel senso che a 15-16 anni sapevo a malapena chi fosse Bruce Lee e non sono mai stato un suo grande fan. Sono andato a vedere da spettatore una lezione di jkd “concepts” neanche troppo brillante (c'erano un po' le idee confuse su distinzioni e provenienze tecniche, dettagli importanti persi per strada etc. ma in quel periodo mi sono  divertito e qualcosa di buono ritengo di averlo comunque portato a casa), ho visto che  mischiavano vari kadena  e hubad e, non avendo mai visto nulla del genere, la lezione dopo mi sono iscritto.

Anni dopo cambiando cittadina ho ritrovato il jkd, stavolta separato dal kali; se fosse stato obbligato a schierarsi nella guerra politica di quel periodo tra barricate opposte l'istruttore si sarebbe schierato in quella “concepts” per simpatia (aveva avuto già allora esperienza precedente di jkd di derivazione Inosanto) e per non dover dire di fare il jkd veramente vero o affermazioni simili ma il programma era “original”.
In sostanza credo fosse un programma omologo a quello di Nicola, anche se ormai anche la sua scuola è stata declassata da altri che aspirano a indossare le vesti di aspiranti detentori della verità veramente vera su BL.  ;D

Nel complesso però avevo trovato il jkd più legato al repertorio tecnico che allenava BL una disciplina con impostazione molto duellistica, per lo meno inizialmente; nel kali invece fin da subito ho percepito la costante eventualità dei pali/amici dell'aggressore e l'idea che un attacco possa essere armato anche prima di vedere l'arma in mano all'avversario, l'idea di cercare di adattarsi ma l'impostazione base non ha bisogno di alcun stravolgimento.
Alcune cose del repertorio jkd le reputo ancora interessanti oggi: quello che  Bruce Lee presumo abbia preso dalla scherma, sulla non telegraficità, sulle mezze battute oppure gli esercizi sulla misura, il fatto che con  gli occhialini il finger jab e con o senza conchiglia i colpi ai genitali e le relative coperture le provavi.
Ti posso dire  pure che avessi il fisico di Shaquille O'Neal concorderei sulla strategia del dritto su dritto e sul giocare sull'allungo, tanto caro a Bruce Lee. Purtroppo per arrivare all'altezza di O'Neal devo avere a portata di mano una scala o una scrivania su cui salire in piedi.  XD

Poi aggiungici che per me è naturale che qualsiasi persona che voglia combattere per far male lo faccia armato ( qualcuno considera naturale lottare, ma per me aldilà degli scontri rituali il pollice opponibile ha la funzione evolutiva di afferrare strumenti e armi, come del resto fanno pure altri primati) ed è facile immaginare perchè abbia abbandonato il jkd per le amf, vedendo un approccio più adatto a me e dove mi divertivo di più.
Mi son pure fatto una ragione sulla mancanza di codificazione scritta sui tempi e ritmi, i maestri magari non te li spiegano ma quando vedono che gli attacchi scolastici sei in grado di pararli agevolmente e sei pronto per un  livello di difficoltà maggiore te li mostrano direttamente live attaccandoti loro: fossi ancora vicino a una scuola di kali mi accontenterei volentieri.  ;)

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Offline Rangio

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Re:Pekiti-Tirsia Kali - Military CQC Course
« Reply #18 on: December 03, 2011, 15:07:15 pm »
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Di nuovo perfettamente d'accordo...
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Re:Pekiti-Tirsia Kali - Military CQC Course
« Reply #19 on: December 03, 2011, 18:57:00 pm »
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Bel video.
Anche a me dal video mi é piaciuta molto la dinamica dell'insegnamento.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre