Un attimo, l'impressione mia di confronto su km e kali è guardando la media, gli allievi con qualche anno di esperienza sulle spalle e alcuni indizi avuti anche su alcuni istruttori di km, di fronte a varianti o particolari per loro nuovi (anche prima di provare in prima persona io il km, avevo fatto giornate open in cui mi ero allenato spalla a spalla con istruttori e allievi di km chiacchierandoci pure volentieri prima e dopo).
Se guardo gente come Nardia, Aizik e altri (per ora li ho visti solo in video senza aver la fortuna di conoscerli live) vedo che loro vanno in tranquillità anche a ruota libera e senza schemi rigidi, anzi ho l'impressione si trattengano pure per non mettere confusione in chi hanno davanti con troppe informazioni nuove in una volta sola.
Senza aver letto il loro curriculum marziale, però penso che in 20-30 e più anni a testa di pratica marziale in sostanza da professionisti del settore (noti o meno che fossero al grande pubblico anni fa il loro lavoro o gran parte della loro giornata quotidiana penso fosse già da tempo legata alle am/sdc/dp) sia normale così, senza contare che presumo abbiano altra massiccia esperienza in altre discipline, oltre al km.
Su leve e disarmi, tengo conto che l'occasione fa l'uomo ladro ma se il corso di furto teorico e soprattutto l'allenamento pratico non l'ho mai fatto le probabilità di cogliere un'occasione anche molto ghiotta che mi si può presentare davanti diventano irrisorie, “perdo il treno”. Non sono applicazioni da cercare e non sono mie priorità ma possibili opportunità da cogliere.
Col kali per me è stato amore a prima vista, nel senso che a 15-16 anni sapevo a malapena chi fosse Bruce Lee e non sono mai stato un suo grande fan. Sono andato a vedere da spettatore una lezione di jkd “concepts” neanche troppo brillante (c'erano un po' le idee confuse su distinzioni e provenienze tecniche, dettagli importanti persi per strada etc. ma in quel periodo mi sono divertito e qualcosa di buono ritengo di averlo comunque portato a casa), ho visto che mischiavano vari kadena e hubad e, non avendo mai visto nulla del genere, la lezione dopo mi sono iscritto.
Anni dopo cambiando cittadina ho ritrovato il jkd, stavolta separato dal kali; se fosse stato obbligato a schierarsi nella guerra politica di quel periodo tra barricate opposte l'istruttore si sarebbe schierato in quella “concepts” per simpatia (aveva avuto già allora esperienza precedente di jkd di derivazione Inosanto) e per non dover dire di fare il jkd veramente vero o affermazioni simili ma il programma era “original”.
In sostanza credo fosse un programma omologo a quello di Nicola, anche se ormai anche la sua scuola è stata declassata da altri che aspirano a indossare le vesti di aspiranti detentori della verità veramente vera su BL.
Nel complesso però avevo trovato il jkd più legato al repertorio tecnico che allenava BL una disciplina con impostazione molto duellistica, per lo meno inizialmente; nel kali invece fin da subito ho percepito la costante eventualità dei pali/amici dell'aggressore e l'idea che un attacco possa essere armato anche prima di vedere l'arma in mano all'avversario, l'idea di cercare di adattarsi ma l'impostazione base non ha bisogno di alcun stravolgimento.
Alcune cose del repertorio jkd le reputo ancora interessanti oggi: quello che Bruce Lee presumo abbia preso dalla scherma, sulla non telegraficità, sulle mezze battute oppure gli esercizi sulla misura, il fatto che con gli occhialini il finger jab e con o senza conchiglia i colpi ai genitali e le relative coperture le provavi.
Ti posso dire pure che avessi il fisico di Shaquille O'Neal concorderei sulla strategia del dritto su dritto e sul giocare sull'allungo, tanto caro a Bruce Lee. Purtroppo per arrivare all'altezza di O'Neal devo avere a portata di mano una scala o una scrivania su cui salire in piedi.
Poi aggiungici che per me è naturale che qualsiasi persona che voglia combattere per far male lo faccia armato ( qualcuno considera naturale lottare, ma per me aldilà degli scontri rituali il pollice opponibile ha la funzione evolutiva di afferrare strumenti e armi, come del resto fanno pure altri primati) ed è facile immaginare perchè abbia abbandonato il jkd per le amf, vedendo un approccio più adatto a me e dove mi divertivo di più.
Mi son pure fatto una ragione sulla mancanza di codificazione scritta sui tempi e ritmi, i maestri magari non te li spiegano ma quando vedono che gli attacchi scolastici sei in grado di pararli agevolmente e sei pronto per un livello di difficoltà maggiore te li mostrano direttamente live attaccandoti loro: fossi ancora vicino a una scuola di kali mi accontenterei volentieri.