Valutazione del livello e delle qualità nel Karate

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Offline Hitotsu

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Re:Valutazione del livello e delle qualità nel Karate
« Reply #45 on: December 24, 2011, 18:41:53 pm »
0
Bha...a me questo ragionamento rende perplesso.
Premesso che non tutti nascono con lo spirito combattivo e marziale, ed ancora di meno riescono a guardare più in là dei semplici allenamenti settimanali, mi sembra che il metodo delle cinture abbia una sua ragione di esistere proprio per fissare degli obiettivi tangibili.
Per i giovani è praticamente indispensabile. Vogliamo fare i corsi dando direttamente la nera dopo magari 3-5 anni di allenamento?
Da cinture nere e/o tecnici è facile dire "il grado non mi interessa". Dopo anche solo una decina d'anni di pratica, l'interesse piano piano scema da questo punto di vista e ti poni altri scopi.
Ma caliamoci in una realtà più dinamica, più giovane.
Il problema non è il sistema delle cinture, quanto semmai il fatto di riconoscere ad un allievo il giusto valore. Se un esame diventa un semplice fatto di routine, allora a risentirne non è il sistema-karate in sè, quanto la serietà dell'organo esaminatore o del maestro ti concede un nuovo grado.
Io ritengo invece che questo sistema sia una base su cui crescere, nella quale il grado non "si vanta al bar", ma è il passaporto delle proprie capacità. Se sono cintura marrone, dovrò far vedere di essere più bravo  e più forte di una arancio o una verde. Insomma più sali di grado, più le responsabilità sono alte dal momento che rimane sempre il giudizio di chi ci osserva e sentirsi dire "sei un secondo dan, ma una marrone ti suona come un tamburo" è la peggiore/migliore risposta alla concessione indiscriminata dei livelli.

Per quanto riguarda la questione economica...Onestamente se nelle società non ci fossero entrate, allora nessuno insegnerebbe.
Le "rette" delle società di karate se paragonate ad altri sports secondo me sono irrisorie. Se ti iscrivi in palestra per fare pesi paghi molto di più, un abbonamento mensile in piscina senza essere seguiti da allenatori idem.
Per amministrare un dojo, la passione non è certo l'unica cosa che serve. Affitti, bollette, spese. Nonchè anche la costituzione di una cassa sociale per concedere premi agli aiuto istruttori, pagare le trasferte agli agonisti, ecc...in un ambiente peraltro poco sponsorizzato.
Ci sono solo dei limiti oltre i quali non andare...mi pare ovvio che se fai pagare 50 euro per un passaggio di kyu, la cosa diventa onerosa...

Il pagare per il passaggio di dan...che dire...a rimanere in una federazione nessuno viene costretto. Un grado alto non è solo un riconoscimento, ma rappresenta anche un posizionamento all'interno di un gruppo. Se fai l'esame per il passaggio significa che ti interessa e che vuoi essere riconosciuto.
Per il diploma non si pagano le tasse scolastiche? E la laurea? Per ritirare un attestato di laurea si prendono più di 100euro più le tasse regionali...per non parlare della laurea in sè che fra trasferte, testi e spese è come fare un investimento finanziario....

« Last Edit: December 24, 2011, 18:44:46 pm by Hitotsu »
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Offline Rev. Madhatter

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Re:Valutazione del livello e delle qualità nel Karate
« Reply #46 on: December 24, 2011, 19:14:09 pm »
+3
Secondo me gli esami servono solo quando chi deve assegnare il grado non conosce l'esaminato...
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Offline Dipper

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Re:Valutazione del livello e delle qualità nel Karate
« Reply #47 on: December 24, 2011, 20:20:08 pm »
+1
Se sosenete il sistema degli esami per le cinture come incentivo non lo condivido ma lo capisco, questione di indole che reagisce a stimoli più esterni o interni (anche se ormai le AMT sono così demodè che dubito ci sia ancora qualche ragazzo che le inizia "per ottenere la cintura nera", ma potrei sbagliarmi).
Che gli esami siano un male necessario per sostenere una ASD e perchè così va il mondo, però non direi proprio, altrimenti non si spiegherebbe come fanno a sopravvivere le palestre di BJJ con sistema "tradizionale", di Boxe, MT, ma pure pallavolo, calcio, basket o i dojo di Sanchin o Steno...
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Valutazione del livello e delle qualità nel Karate
« Reply #48 on: December 24, 2011, 20:48:04 pm »
+1
Se sosenete il sistema degli esami per le cinture come incentivo non lo condivido ma lo capisco, questione di indole che reagisce a stimoli più esterni o interni (anche se ormai le AMT sono così demodè che dubito ci sia ancora qualche ragazzo che le inizia "per ottenere la cintura nera", ma potrei sbagliarmi).
Che gli esami siano un male necessario per sostenere una ASD e perchè così va il mondo, però non direi proprio, altrimenti non si spiegherebbe come fanno a sopravvivere le palestre di BJJ con sistema "tradizionale", di Boxe, MT, ma pure pallavolo, calcio, basket o i dojo di Sanchin o Steno...

Quando i giocavo a pallacanestro noi ragazzi ci andavamo perchè ci divertivamo e perchè facevamo ogni settimana una gara giocavamo in un campionato  di provincia, c'erano sia i bambini che quelli un pò più grandi, io sono arrivato ad essere juniores per dire poi me ne sono andato perchè volevo provare altro ( dopo dieci anni uno vuole provare altro poi ero anche basso quindi XD)
Ed oggi il basket richiama ancora bambini che vogliono giocare.

Per le AMT non è così le palestre si stanno svuotando ed in più non c'è una federazione unica ma un migliaio di associazioni che smembrano il movimento mangiandosi i soldi degli iscritti a vicenda.
Il fattore motivante non si fonda  sulla gara settimanale ma si scinde in due correnti:
1) il maestro ti dice che DEVI frequentare la palestra per fare ogni 6 mesi l'esame di cintura  ed infatti le persone presa la nera spariscono
2) per gli agonisti invece c'è una preparazione di 4 mesi  per arrivare alla stagione delle gare che va da gennaio/febbraio a maggio/giugno e l'agonista ovviamente va in palestra per allenarsi.

Poi esiste una percentuale di persone a cui piacciono le arti marziali in generale che arrivate ad un certo punto, giustamente, se ne andranno per fare un'altra arte marziale e poi ancora una percentuale che si innamora dello stile  e quindi diventa un numero quasi fisso, quasi perchè all'interno dello stesso karate potrebbe decidere di cambiare federazione.


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Offline steno

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Re:Valutazione del livello e delle qualità nel Karate
« Reply #49 on: December 25, 2011, 17:21:31 pm »
+1
io sono contrario alle cinture. ma le persone che alleno le vogliono. e cos= fo sostenere loro gli esami. gratis. ma se non sanno le cose li boccio...

In verità non vogliono LE cinture ne vogliono solo una, quella nera  ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Io quelle poche volte che ho avuto allievi tagliavo sempre la testa al toro dicendo: tutti quelli che vogliono una cintura nera la possono andare a comprare da "nome negozio" stanno 7 euro ve le fanno anche personalizzate con una spesa maggiore XD era un ottimo metodo per scremare.
Te ne racconto una divertente
Ragazzino di 15 anni, viene a prendere la sua fidanzatina, mia allieva, e poi mi chiede:
"Ma se IO vengo qui, quanto tempo mi serve per avere la cintura nera?" :pun:
"Puoi averla anche subito!"
"Davvero? ??? "
"Certo, basta solo che vieni a prenderti la mia... se te la do" :whistle:


Più visto, nemmeno in parcheggio ;D
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Offline DJ scanner

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Re:Valutazione del livello e delle qualità nel Karate
« Reply #50 on: December 26, 2011, 00:06:43 am »
0
che tipaccio :D
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Offline Hitotsu

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Re:Valutazione del livello e delle qualità nel Karate
« Reply #51 on: December 26, 2011, 20:03:37 pm »
+1

"Certo, basta solo che vieni a prenderti la mia... se te la do" :whistle:


Magari sarebbe stato fortissimo. Forse un allievo perso.
Che si pretende da un 15enne?

Queste cose dello "scremare" preventivamente mi fa un pò sorridere. Mi ricorda i filmetti made in Usa dove l'allievo arriva e gli si fa portare il secchio dell'acqua e pitturare la staccionata per mesi, studiandone la pazienza.
La scrematura si fa sul tatami altrimenti si perde anche tutta la valenza costruttiva ed educativa del karate.
A prendere allievi mentalmente (e magari anche fisicamente) preparati sono buoni tutti. Ma a farne dei karateka e a migliorarli ci vuole parecchio e quando si arriva al risultato l'appagamento è maggiore.
Ho visto ragazzi con la testa fra le nuvole, prepotenti, timidi o incapaci, diventare degli ottimi karateka e cambiare atteggiamento.

Ma in genere uno che ti bussa alla porta e fa delle domande, quel poco di karate che conosce lo ha visto al cinema o su un libro. Non si può certo esigere un approccio marziale tipico di chi già pratica da anni!!!





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Offline steno

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Re:Valutazione del livello e delle qualità nel Karate
« Reply #52 on: December 27, 2011, 12:39:51 pm »
0
Da un 15enne, che chiede in maniera spavalda quanto tempo ci mette "lui", chiedo solo una cosa:
le palle di dimostrare che è davvero un duro oppure, e lo preferirei, l'umiltà di ammettere che forse il passo era "un pò" più lungo della gamba.

Per il resto, un mio allievo ha 65 anni, ed una mia allieva se la guardi troppo storta, si spaventa(presumo che abbia forse poca autostima e troppa strizza), entrambi sono chiamati a dare IL LORO meglio.
Che poi il loro meglio non sia all'altezza, non importa, se non possono materialmente andare oltre, otterranno l'avanzamento di grado comunque, perchè la conoscienza del karate, non implica anche la perfetta esecuzione, lo preferisce, ma sangue dalle angurie non lo cavi.
La ragazza ora, riesce a sostenere un "kumite"(kumite...  :=) diciamo kumite và...) con me, cosa prima inimmaginabile, il 65 è un leone che morde ancora, e neppure poco, tra l'altro.
Vuoi imparare?
Perfetto, ti insegnerò tutto quello che so, però io posso solo insegnare, imparare è compito tuo. :)
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Offline XinYiMan

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Re:Valutazione del livello e delle qualità nel Karate
« Reply #53 on: December 28, 2011, 14:07:40 pm »
+1
Volevo solo dire la mia riguardo una cosa che è scaturita ad inizio 3d, riguardo al pensiero fatto da Ryu sulla tecnica. Volevo sottoporvi un pensiero a tal riguardo che ho scritto qualche settimana fa sul mio sito ed è questo:

"La tecnica

Spesso si sente dire nelle palestre di Arti Marziali che la cosa più importante quando si studia è concentrarsi sulla tecnica. Bene, analizziamo ora tale vocabolo:

Tecnica deriva dal greco τέχνη (téchne), "arte" nel senso di "perizia", "saper fare", "saper operare".

Da questa definizione possiamo capire (senza lasciare adito a dubbi) che qualcosa si è perso lungo il percorso. Perchè i vecchi Maestri davano importanza alla tecnica come concetto del "saper fare" e non come forma stilistica. Oggi come oggi esistono troppi praticanti marziali (a loro è precluso il termine di artisti) che danno peso solo alla forma estetica (significato moderno di tecnica nelle arti marziali) e poco valore danno alla sostanza relegando i principi che supportano le Arti Marziali come un qualcosa di inutile, cosa che nel tempo ha snaturato tanti stili.

Come abbiamo capito la parola téchne è stata profondamente snaturata, la domanda che dobbiamo porci tutti ora è: cosa possiamo fare per trasformare il nostro gesto estetico in "arte del saper fare"?!

L'unica cosa è allenarsi secondo i principi, smettendola di gareggiare e iniziando a confrontarsi (cosa estremamente differente) bisogna tornare a praticare le arti marziali dedicandosi ad esse e non solo un paio d'ore di allenamento durante la settimana, bisogna allenarsi quotidianamente con impegno e secondo gli insegnamenti di un Maestro che insegna secondo principi ovvero Tèchne e non tecnica (in senso moderno). Insomma bisogna praticare Arte Marziale (cosa estremamente rara al giorno d'oggi)."

Poi vorrei dire la mia, "io sono contro i gradi e gli esami". Non ci dovrebbero essere distinzioni se non "io insegno e tu impari" oopure "io imparo e tu insegni", ma questo è solo il mio pensiero! E se come ha detto qualcuno precedentemente questo modo di pensare "non stimola le persone a dare il meglio di se" allora è un problema loro, io non sono mai stimolato tanto come da quando non ho più esami o gradi da sventolare. Come del resto il ring non è l'unica prova del 9, ci sono sempre le risse volendo, o il confronto ragionevole tra praticanti di stili diversi!
Un albero non si giudica forte in base alla lunghezza dei suoi rami, ma dalla profondità delle sue radici!