Parlo per strettissima esperienza personale.
Ho tre vertebre lombari un po deformate e 4 dischi intervertebrali schiacciati, di cui due intrusi.
Esito da frattura tibio tarsica esposta (ridotta mobilità della caviglia destra), il nervo nel punto di uscita delle ossa ha subito gravissimi danni da lacerazione, ed è stato riposizionato, ma non funziona proprio benissimo, senza contare che quasndo tira la bora, brucia forte come fosse tagliato...
Inoltre diverse articolazioni, sono in artrosi degenerativa, in primis cervicali, ginocchia, anche, quindi se ci sono sbalzi repentini di umidità o pressione atmosferica, si gonfiano ed io vedo le stelle, sopravvivo con potenti antidolorifici, che ottengo con difficoltà, essendo medicinali controllati.
Quando fai allenamento, l'aumento di aggressività è deleterio, perchè rischi di aumentare il problema.
Però questo, non escude assolutamente il mantenimento derll'intensità, men che meno, il desiderio di migliorare sempre, però devi fare sempre memoria del problema, o sei fottuto in partenza.
Questo è il rovescio della medaglia, ora vediamo il dritto.
Puoi e devi, concentrarti su tutte le tecniche alternative, a partire dal già citato teisho, colpo con la base del palmo, in quanto ottimo succedaneo del pugno.
Devi dimenticarti i pugni con la mano che f male, sarà difficile, eccoi perchè l'aggressività non può e non deve aumentare.
In ottica D.P. porterai quindi quello su cui lavori, avrai nuovi "circuiti mentali", che ti permetteranno di non dico di bypassare il problema, ma almeno di non trovarti troppo esposto.
Per essere un pò più pratico...
in codice giallo (diverbio che può plausibilmente mutare in aggressione), dai più attenzione alla prsenza di vie di fuga, o alla possibilità di intervento esterno (FF.OO. ed eventuali addetti alla sicurezza).
In codice arancione (aggressione imminente), mantieni la calma e preparati all'un colpo, una vita.
Dovrai, se necessario, colpire in modo da evitare ulteriore reazione violenta, hai a disposizione un colpo, dal quale dipende la tua vita, se entra bene, se non entra, il rischio è maggiore per te, rispetto a lui.
Questo è quanto insegno ai miei allievi, nel caso di problema fisico temporaneo, di aggressore più grosso, di aggressore sessuale.