Cosa significa imparare a combattere? Se passasse dalla mia palestra un ragazzo e io lo prendessi a mazzate tutte le volte ogni volta imparerebbe qualcosa e alla fine imparerebbe a non farsi prendere più a mmazzate. Senza addominali, senza tecnica, senza corda o burpess, senza forme, senza pao e senza guanti.
Perchè avrebbe aquisito la cosa più importante che un allievo acquisice nello sparring: l'esperienza al combattimento non collaborativo.
Ma la qualità di questa esperienza? Bhé, il ragazzo che impara solo a mazzate avrà una qualità pessima di questa esperienza.
Solo se sono senza sostanza le forme non servono a niente. Solo se si muove il corpo pensando alla lista della spesa non servono a niente.
La sostanza nelle forme è l'autodisciplina delle mente nell'interpretare un combattimento come se si stesse combattendo realmente concentrandosi non sul bersaglio, ma sulla qualità di se stessi.
Questa è la qualità che farà dell'esperienza del combattimento un'esperienza di qualità.
Per fare una cosa simile, dovresti:
a- avere solo pochissime forme da praticare
b- non badare troppo alla loro pulizia tecnica
b-> Se ho capito cosa intendi: per rendere realistico un combattimento attraverso la sua rappresentazione nella forma dovrebbero essere replicate tutte quelle sbavature e imperfezioni che poi si verificano necessariamente nel combattimento reale. Credo che questo sia un altro aspetto, un altro modo di interpretare la forma. Diciamo "recitare" il combattimento. Che ha un suo senso.
Il praticare la forma al massimo della sua perfezione tecnica deve invece rappresentare il combattimento attraverso il ritmo, il saper essere leggeri o pesanti, la fluidità e la continuità del movimento, la chiusura del movimento laddove si vuole rappresentare la massima penetrazione.
La distanza, per esempio, sarà sempre corretta anche se nella realtà magari sarebbe necessario fare un passettino in più, che sarebbe invece una sbavatura nella forma. La perfezione tecnica in un combattimento immaginario dove comunque chi fa la forma "vince" sempre e lo fa al massimo della prestazione.
La possibilità invece di recitare può anche prevedere, per esempio, il simulare un colpo ricevuto, il cadere a terra per poi rialzarsi velocemente (a volte anche questo è previsto nella forma, es. stile ubriaco o scimmia). Quindi anche apparenti sbavature potrebbero non essere sbavature.
Comunque, se ho capito cosa intendi, la teatralità di un combattimento "immaginario" può prevedere anche imperfezioni che in quanto volute non sarebbero comunque mai vere imperfezioni. Comunque è un tema interessante. Quando l'obiettivo è far si che mente e corpo siano una cosa sola è sempre interessante.
Certo se vedessi qualcuno che facendo una forma subisse un KO allora mi si aprirebbe un mondo
a-> Credo che l'importante è che ci sia un "comune denominatore" fra una forma all'altra in modo che nel variare il bagaglio tecnico che può essere anche vasto (vedi le oltre 30 forme del choy lee fut, le oltre 20, penso, del karate fino arrivare alle 3 del WT) l'allievo possa nel proseguire lo studio delle forme a trovarsi in modo quasi naturale a capire il senso, la chiave di lettura dello stile. Insomma le forme ne devono trasmettere i principi.
Mi rendo conto che sembrano concetti campati in aria soprattutto per chi non pratica yoga o similar.
Se facessi meditazione vipassana, zen oppure yoga capiresti cosa vuol dire.
Quando ti muovi, puoi pensare ad altro.
Le capacitá cognitive del cervello sono tali che puoi accedere ad un numero molto ampio di attivitá in multitasking.
Ogni volta che impari un movimento (sequenza) nuovo, usi un tipo di working memory che porta molta presenza (attivitá principalemnte localizzata nella prefrontal cortex). Quando il geso (sequenza) diventa automatico passa in multitask mode assieme alle centinaia di cose che fai tutti i giorni (come pensare ai cavoli tuoi). Inutile dire che la zona coinvolta non é piu la prefrontal cortex ma diventa hippocampal region.
Ora se riesci a fare una cosa che é completamente automatica con totale attenzione (presenza), usando quidni la prefrontal cortex, sviluppi una capacitá di concentrazione notevole. Qualitá molto utile in un combattimento per esempio, dove precisione e timing migliorano con il livello di concentrazione (attenzione).
In oltre le sensazioni corpore passano spesso e volentieri inosservate. Sono diffcili da sentire se non si allena un particolare tipo di "ascolto". Queste sensazioni non sono altro che feedback che ci aggiornano sul nostro stato fisico ed emotivo/psichico in tempo reale. I vantaggi di saper ascoltare le sensazioni vanno ben oltre le pratiche marziali/sportive.
Facendo yoga e leggendo i tuoi post ho un'ulteriore conferma di quanto sarebbe utile integrare in tutte le discipline fisiche (e non) questa straordinaria pratica