Questo thread fa parte del ciclo "le cronache del centro".
Era da troppo tempo che la situazione era tutto sommato calma.
Un aumento scandaloso di presenze (circa 70 facce nuove in un mese),soprattutto rumeni e italiani.
Credevo che questo dato,insieme all'arrivo di tre ragazze in tirocinio dall'università,avrebbe dato il via ad un conto alla rovescia per il prossimo "scoppio".
Invece mi sbagliavo alla grande.
Il momento di ordinaria follia ci è stato offerto invece da due gentil donzelle,impegnate in una disputa per la lavatrice.
Conosciamo le due contendenti:
Una è una tedesca sulla quarantina,ex tossicodipendente,con un passato da carcerata in Germania,ora sulla via della redenzione.
L'altra è una croata con tratti psicotici molto accentuati,con una figlia dichiaratemente autistica appresso,il cui progetto terapeutico prevede la loro separazione...progetto che lei ha ovviamente rifiutato,perdendo cosi' l'appoggio delle altre strutture.
Ebbene,queste due donne volevano fare entrambe la lavatrice.
Grazie agli ingenti stanziamenti del comune,noi siamo in possesso di UNA LAVATRICE DOMENSTICA (nemmeno una industriale...) che lavora a 5/6 cicli giornalieri da 3 anni.
Tralasciando i malfunzionamenti del macchinario dovuti ad un'usura ben al di là di quella per cui è stato progettato,il problema è puramente matematico.
Se la lavatrice è una,e le persone sono 80 di media,come si fa?
Ed è proprio per sottolineare questo problema che le due gentil donzelle si sono prese a ceffoni.
Devo ammettere che io e la tirocinante abbiamo purtroppo la nostra parte di torto in questo fatto.
Ieri pomeriggio la donna tedesca chiede quando è possibile fare la lavatrice.
Rispondo che fra mezz'ora circa dovrebbe essere libera.
Mezz'ora dopo,in un'altra parte del centro,la donna croata chiede alla tirocinante di poter fare la lavatrice.
La tirocinante va a vedere quando il ciclo sarebbe finito,ed in quel momento la lavatrice sembra libera quindi dice che poteva farla seduta stante.
In quel momento pero' sopraggiungiamo io e la tedesca.
Capendo l'una le intenzioni dell'altra,si mettono a litigare fra loro,escludendo dall'alterco l'unico che aveva potere di decidere,cioè io.
Cerco di mettermi in mezzo,pur senza impormi fisicamente senza che ce ne sia bisogno.
Prima che io possa riuscirci pero' la croata prende la tedesca per il capelli e la sbatte contro la lavatrice.
Sinceramente in quel momento non sapevo proprio cosa fare.
Un intervento fisico da parte mia avrebbe probabilmente comportato il fare male seriamente ad una delle due.
Tuttavia non le potevo di certo lasciare continuare.
Quando la tedesca ha spinto l'altra donna fuori dallo stanzino minuscolo in cui sta la lavatrice,ho chiuso immediatamente la porta,con la tedesca dentro lo stanzino e la croata fuori.
Fatta allontanare da un mio collega la croata,ho passato i venti minuti successivi a cercare di calmare la tedesca.
E' stata davvero una situazione del cazzo,questa volta sentivo di avere le mani legate...