Nel caso della FPI un dilettante può combattere fino a 35 anni di età. Il primo tesseramento va fatto entro il 32-esimo anno di età.
Poi subentrano tutte le considerazioni legate all'opportunità.
Faccio il mio esempio: sono pugilisticamente vecchio, ho iniziato tardi a praticare e non sono certo un fenomeno. E' già difficile trovare un avversario papabile per un esordio, figurarsi continuare una "carriera"! Sarebbe troppo rischioso (= i pesi leggeri perdono rapidamente velocità con l'età, mentre i massimi si "conservano" di più).
Nel mio caso la necessità del ritiro scaturirebbe dal poco talento e da una questione anagrafica: diciamo che se riuscissi a fare 7-8 match (o anche qualcuno di meno) nei prossimi due anni sarei veramente molto contento.
In altri casi i ritiri sono determinati - as usual - da un mix di talento, infortuni e anagrafe.
Per esempio può accadere che un pugile riesca ad arrivare II serie, ma il suo scarso talento renda sconsigliato e pericoloso continuare l'attività agonistica in questa categoria superiore.
Oppure che un bravo pugile I serie, magari un peso leggero, sia costretto a fermarsi ben prima dei 35 anni, semplicemente perché i suoi avversari hanno la metà dei suoi anni e il doppio della sua velocità!
Penso che vivrò molto male il ritiro, sono molto competitivo... continuerò a fare guanti in palestra per più tempo possibile!
Ah, un'ultima cosa: finiremo TUTTI a guardare i match in poltrona su sportitalia! Sempre meglio che guardarli in sedia a rotelle!