La velocità, i tempi di reazione e la difesa personale

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Anducar

Re:La velocità, i tempi di reazione e la difesa personale
« Reply #45 on: July 13, 2012, 10:43:06 am »
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Io mi aspetto un paio di cose...
Di certo non mi aspetto che quei numeri valgano in condizioni diverse da quelle in cui sono stati misurati.
Però stando alle ricerche questi numeri, per quanto non "validi" in un caso reale, dicono che se in tutta tranquillità il massimo che si riesce a fare è quello, in condizioni di stress non può che peggiorare.
Sia per me che per "l' aggressore".
Non per forza in misura uguale...
Magari peggiorano solo per me perchè lui è più tranquillo o per altri fattori casuali.
Esiste un'altro articolo citato nella bibliografia di quello che ho postato io, dove dimostrano che l'uomo sviluppa delle capacità di anticipazione per azioni o movimenti a lui molto familiari.
Questo anticipo aiuta di fatto a ridurre il ritardo dovuto alla scelta della risposta.
Quindi nel proprio campo specifico è possibile migliorare i propri riflessi, ma al massimo si può portarli al valore del tempo di reazione semplice.
E quello calcolato in condizioni di tranquillità e di "laboratorio" è quello più basso, in quanto misurato nelle condizioni più confortevoli.

Un cecchino dei seal sarà un mostro nel suo campo, ma probabilmente se si cimenta nel tiro al piattello un campione del tiro al piattello gli farà il culo.
L'allenamento dei riflessi è specifico per una data azione, e più lo stimolo si allontana dalla propria" realtà più i propri riflessi tornano uguali a quelli di una persona comune.

Questo significa che a Quake 3 potrei fare il culo ad un cecchino dei seal (per esempio) e magari un vero giocatore farà il culo a entrambi...

L'articolo dove dimostrano queste cose è questo, ma vi avverto... è noioso... :vomit:
http://www.budopoint.de/en/science/articles/reaction%20times%20and%20anticipatory%20skills%20of%20karate%20practitioners.pdf

Qui dimostrano che i tempi di reazione fisiologici NON sono allenabili...

Comunque tranquilli... non voglio certo basare un sistema di difesa personale su dei dati raccolti in laboratorio :halo: ne stiamo solo parlando.

La scienza fa proprio questo, descrive la realtà e cerca di spiegare il funzionamento delle cose.
Se i fatti dimostrano che una persona allenata riesce a reagire in tempi straordinariamente bassi, la scienza vuole scoprire come questo sia possibile.
E finora ha solo confermato che NON è possibile.
Poi vedremo se ulteriori studi smentiranno questa cosa...

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Offline The Spartan

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Re:La velocità, i tempi di reazione e la difesa personale
« Reply #46 on: July 13, 2012, 10:53:47 am »
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Che i tempi di reazione fisiologici nn siano allenabili bisogna vedere cosa si intenda...
Senza andare a complicarsi la vita basta pensare che i velocisti si allenano per migliorare il tempo di reazione sui blocchi... :thsit:
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Offline THOR

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Re:La velocità, i tempi di reazione e la difesa personale
« Reply #47 on: July 13, 2012, 11:53:18 am »
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Che non siano allenabili  non credo,perchè la capacità di concentrazione è strettamente legata al miglioramento dei tempi di reazione è tutto concatenato ed è questo che porta al miglioramento.

Che poi i miglioramenti sui tempi non siano enormi,non vuol dire tanto,vuol dire che quel poco ,basta a farti reagire in tempo ed in modo ottimale,almeno questo è quello che ho capito seguendo tutti questi esperimenti fino ad oggi.

Perchè è vero che bisogna trovare delle spiegazioni scientifiche e che la magia non esiste,però è anche vero che se pur minimi,questi tempi più brevi in atleti allenati o maestri di discipline marziali,sono stati riscontrati.

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Anducar

Re:La velocità, i tempi di reazione e la difesa personale
« Reply #48 on: July 13, 2012, 12:30:54 pm »
+1
Al di là del fatto che i tempi di reazione "reali" in una determinata situazione sono specifici per quella situazione, e per essere determinati, devono essere studiati nella situazione in esame.
Il fatto che persone con anni e anni di pratica alle spalle abbiano ottenuto dei risultati praticamente uguali a quelli dei "non allenati" (perchè una differenza di 2-4 centesimi di secondo non mi sembra per niente rilevante...) ha portato alla conclusione da parte di esperti del settore a dire che i tempi di reazione semplici (quelli minimi, per intenderci) non sono allenabili.

SONO allenabili la velocità di elaborazione della risposta, che fa la differenza in qualunque situazione in cui dobbiamo riconoscere lo stimolo e scegliere una reazione.
Chi si allena velocizza il processo di scelta, anche se non è possibile annullarlo completamente.

Inoltre è stato dimostrato che l'allenamento nei tempi di reazione complessi (più stimoli, più risposte) è altamente specifica.
Quindi una persona allenata nel pugilato (per esempio) avrà delle reazioni più rapide di una persona comune quando si tratta di anticipare, riconoscere e reagire alle azioni con cui lavora abitualmente.
Un pugile sarà come una persona comune quando si tratta di tempi di reazione complessi in una situazione che si discosta da quelle che lui ha allenato.

L'articolo in cui è dimostrato quanto ho appena detto è qui:

http://www.budopoint.de/en/science/articles/reaction%20times%20and%20anticipatory%20skills%20of%20karate%20practitioners.pdf

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Offline Dipper

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Re:La velocità, i tempi di reazione e la difesa personale
« Reply #49 on: July 13, 2012, 15:59:22 pm »
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Per seguire.
継続は力なり 空手の修業は一生である
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