A luglio ho provato anch'io in un parco con un gruppo Abadà. Prima sulla caopeira avevo annusato quello che un po' pensano tutti: molto di moda, spettacolare, per combattere cerca altro.
Mi sento di confermare in toto le considerazioni di Bongo e Jolly: aggiungo le mie cercando di ripetere il meno possibile.
L'istruttore ha insistito sul mantenimento della guardia: la mano avanti sempre viva (buono).
Dettagli ginga: il tronco è sempre rivolto all'avversario (l'arma è carica ma non 'fuori mira'), la mano dietro non è distesa e troppo lontana dal coprire in difesa anche lei (erano tutti dettagli marziali, non coreografici: piacevolemente sorpreso).
Gli occhi sempre su quelli dell'avversario: anche quando si fanno esercizi propedeutici al cammino sulle mani, e quindi a testa in giù, l'attenzione deve essere rivolta al bersaglio. Questo secondo me è molto importante: interiorizza il principio nelle situazioni reali sporche.
Esercizio fisico: Non dico che è la ginnastica più completa perchè certe affermazioni hanno poco senso. Ma mi ha stupito e mi è piaciuta veramente tanto in questo senso: forza agilità allungamento equilibrio fiato ritmo e interazione con l'avversario/compagno. Allena tutto senza soluzione di continuità. Altro aspetto importante è il divertimento.
L'economia del movimento è quasi pari a zero. E' bilanciata dal vantaggio della guardia dinamica, dall'inerzia e dall'elusività dei movimenti. E' tutto un altro modo di approcciare il combattimento.
La grande maggioranza dei combattenti ha l'impostazione pugilistica con varianti: gli 'stalli di studio' sono numerosi tra livelli di bravura simili.
Gli attacchi della capoeira possono partire da lontanto e avvicinarsi: velocità e inerzia rendono difficile il contrattacco. Inoltre mentre un capoeirista ha più familiarità nell'affrontare gli altri, è difficile avere molta esperienza nell'approcciare una ginga. C'è un video postato da Gyria con un ko che esprime bene ciò che intendo.
Tutto questo non mi porta a dire che è efficace: è molto bella e punto. Dal punto di vista marziale può esserre utile un'esperienza o almeno assaggiare un altro approccio allo striking. Il problema vero è che nella vita non puoi fare tutto :'(