Sono partito a 15 anni con il kung-fu tradizonale spinto dal desiderio di diventare forte e salvare donzelle in difficoltà. Poi ho scoperto cos'era veramente il kung fu (passione, dedizione, sudore , sangue....e anche divertimento) e sono rimasto decisamente assuefatto da questo mondo, dove ogni piccolo passo , miglioramento, lo devi guadagnare e nessuno può farti degli sconti.
Poi ho scoperto anche una certa spiritualità dietro al pratica e con questo non intendo meditazioni astrali o perone che volano, ma il fatto che il mio istruttore e il mio maestro sono persone eccezionali( naturalmente con i loro difetti) ma che si avvicinano molto al mio ideale di guerriero, dove la capacità marziale è secondaria solo alla virtù degli stessi.
Insomma anche se la maggior parte considera questo una cosa da rimbambiti io pratico oggi, dopo 7 anni, solo per diventare una persona migliore. Una persona che sappia controllare i suoi istinti, le sue reazioni, che sia cosciente fino in fondo di se stesso.Tutto questo è generato sicuramente anche dal mio credo religioso , non lo metto in dubbio, ma ritengo che come tutte le attività le arti marziali siano degli strumenti che ognuno ha diritto di utilizzare nella maniera e per le funzionalità a lui più consone( o necessarie.)