No, non considero la mia esperienza machete vs machete sufficiente.
Gli amici che hanno più esperienza pratica di me in dinamica col machete, con aggressore in allenamento che tira con la stessa velocità con cui un ipotetico attaccante cercherebbe di farmi a pezzi, non hanno riscontrato alcun problema.
Come ho già scritto le loro preoccupazioni dopo i fine settimana trascorsi a tirare col machete vertevano la metabolizzazione, il timing e le braccia indolenzite per lo stress da impatti e vibrazioni prolungati a carico prevalentemente del gomito.
Per esempio dall'esperienza delle braccia dolenti è nato il tentativo di persuadere un altro insegnante perchè permettesse loro di usare in allenamento anche simulacri più leggeri, invece di usare sempre e solamente gli attrezzi reali (spuntati e sfilati) che questo maestro preferisce per l'intera durata delle sessioni.
Per me non è mai stata comunque una questione di stile x rispetto a un altro.
Ho scritto riferendomi a una scuola specifica perchè sull'argomento è quella che conosco un pochino di più avendola seguita, anche se in effetti le mie considerazioni sugli impatti indirettamente non provengono solo da uno stile ma da 4 stili del sud est asiatico senza contare le influenze che altre scuole hanno avuto su essi storicamente o più di recente, in modo più o meno ufficiale.
Essendo usato poi il machete in contesti di guerriglia o crimini, l'eventuale lama contro lama analoga è presa in esame in modo meno preponderante rispetto forse a quella con le armi della scherma, soprattutto per il repertorio collegato ai duelli.
Con un'analogia credo sia un po' come il maneggio in duello cogli olisi rispetto all'uso del bastone in dp, nonostante alcuni aspetti in comune sono comunque aree di studio diverse anche nel medesimo sistema.