elogio dell'incompletezza

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Offline Bingo Bongo

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Re:elogio dell'incompletezza
« Reply #15 on: January 06, 2013, 20:34:24 pm »
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Sinceramente non so se esiste un'arte completa, ma tanto il mio modo di ragionare naturale è simile a quello di un pugile, a cui non importa nulla (anzi, nemmeno se lo chiede) del fatto che il pugilato sia considerato da qualcuno incompleto... perché non utilizza le gambe, ad esempio.
Sono d'accordo. Fino a prova contraria, cioè fino a quando non farà kick, nemmeno se lo deve porre il problema :)
Può esserci anche il caso però che abbia provato i calci, ma nella sua natura ci sia il pugilato. Che il pugilato lo senta più di qualunque altra disciplina più di qualunque altro stile.
Ma potrebbe ancora essere curioso, non di imparare qualcosa di nuovo, ma di arrangiare ciò che conosce ad altri contesti cioè di studiare il rapporto del pugilato con i calci, le armi e la lotta.
Certo si può essere curiosi di imparare qualcosa di nuovo, ma credo che quando ci si trova a propria agio con un certo modo di praticare di solito non si impara qualcosa di nuovo in modo indipendente da ciò che si pratica. Lo si mette appunto sempre in rapporto. Per come ti ho conosciuto attraverso i tuoi post credo che rientri in questa categoria e se studi le armi hai costantemente in testa il JKD e il tuo modo di praticarlo.
Anche arrangiarsi è un arte e va allenata. Se non ho mai acceso un fuoco senza un'accendino avrò qualche difficoltà a farlo la prima volta quando ne avrò magari realemente bisogno.
Quindi abituarsi ad arrangiarsi va allenato anche nelle Arti Marziali/SdC/DP (imho) se, come me, si pensa che sia meglio adattare il poco che si conosce bene che applicare il tanto che si conosce male. Anch'io che non mi sono fermato mai più di tanto in un posto, che ho girato per botteghe e artigiani del combattimento marziale e sportivo le cose che sento mie saranno 5 o 6. E quelle rimaranno.
Un pro di pugilato di solito ha altri c@@@i a cui pensare, ma in una pratica di striking fare degli esercizi interdisciplinari di pugilato vs coltello, per esempio, è assolutamente da provare. Anche se si conosce il coltello. Questa è la mia curiosità.
« Last Edit: January 07, 2013, 18:10:01 pm by Uànoseiscìn »

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Offline Bingo Bongo

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Re:elogio dell'incompletezza
« Reply #16 on: January 06, 2013, 22:13:22 pm »
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Sono d'accordo, riguarda il praticante e non la disciplina praticata.
Per il resto devo imparare a leggere anche la sezione oltre al titolo dei topic  :)

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Offline Zìxué

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Re:elogio dell'incompletezza
« Reply #17 on: January 07, 2013, 10:44:40 am »
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(...) Non so se qualcuno l'ha mai vista o la vede in questi termini, ero curioso di capire se e come veniva vista da altri.

Provo a fare un esercizio intellettuale, immaginando un'altro me stesso in un universo parallelo.

Immaginiamo che il corpo umano, le sue possibilità di movimento e di reazione non abbiano più segreti per me; che io abbia acquisito nel tempo la completa conoscenza, sia pratica sia teorica, di ogni forma di lotta, in piedi e al suolo, e che sappia in ogni momento esattamente cosa, come e quando fare; che sia diventato abilissimo nello striking e, avendo esplorato ogni situazione possibile ed immaginabile, sia in grado di fronteggiare qualunque avversario; che la padronanza dell'uso delle armi bianche, dal punteruolo rompighiaccio alla alabarda a tre lame, e di canne e bastoni di ogni foggia e dimensione, sia tale da permettermi di trasformare in arma qualunque oggetto apparentemente innocuo; e che il mio stato mentale, in seguito a tutte queste conoscenze, sia tale da permettermi di fronteggiare qualunque situazione potenzialmente pericolosa con sicurezza e perfetto controllo di me stesso, al punto da poter impiegare con disinvoltura anche le tecniche più astruse e complicate.

A questo punto[1], cosa sarebbe successo se questo "altro me stesso" mi avesse trasferito istantaneamente tutte queste conoscenze in questo universo, quello che ora sto vivendo?
Per prima cosa credo che non mi sarei iscritto a questo forum, tanto tutto quello che ho letto e imparato qui lo avrei saputo già! Poi non avrei avuto nessun interesse a documentarmi, a cercare informazioni, testi, immagini e video per sapere di più su quello che pratico e su quello che praticano gli altri. A ben vedere, non avrei neanche continuato a praticare, ne ad interrogarmi sul significato o valore della mia pratica, perché il maestro che non ho mai avuto sarebbe stato già in me stesso, così come non mi sarebbe interessato nessun tipo di confronto, ne teorico ne pratico. Insomma, la mia conoscenza completa di ogni disciplina di combattimento mi avrebbe, di fatto, messo in condizione di non aver più nessun interesse proprio per le discipline di combattimento[2] e di conseguenza di avere un sacco di tempo libero in più. Da dedicare, magari, ad un corso di restauro del legno e dei mobili antichi, perché è da tanto che mi piacerebbe imparare a farlo...

Perciò, nonostante[3] la mia conoscenza "marziale" della mia pratica sia incompleta...
Quote
(...) in fondo io sono contento di praticare qualcosa di "incompleto", semplicemente perché questa "incompletezza" manterrà in me la curiosità di esplorare quello che non conosco.

So che la giornata che passerò mi piacerebbe passare con qualcuno che lotta, o usa gomiti e ginocchia, o usa le armi, etc. sarà potrebbe essere come quando mi accingo a leggere un libro mai letto.
 1. Mettendo per un attimo da parte il dilemma morale se decidere di diventare un supereroe al servizio del Bene, piuttosto che un supercriminale al servizio di me stesso...
 2. A meno che: vedi nota 1
 3. Oppure grazie al fatto che...
Gli uomini si dividono in tre categorie: quelli intelligenti e quelli così stupidi che non sanno neanche contare