Direi che avete già detto tutto. O meglio, si é disquisito di molte cose.
Purtroppo, si pagano molti anni di arroganza, di pretese di invincibilità, cosicché risulta davvero difficoltoso spiegare cosa sia o cosa non sia il Wing Chun, ma, soprattutto quali siano realmente i campi di applicazione. Abbiamo due grandi categorie, volendo fare una macrodivisione:
1) Crescita “Personale”. Oltre a quanto detto, aggiungo esclusivamente che a questo livello, ognuno sceglie quanto più gli aggrada.
2) Combattimento\difesa personale. E qui, si é come delle pecore sacrificali, se ci si confronta con gli SDC, vi sono discipline ultratestate con fior fiore di atleti, se ci si confronta con il corpus di discipline “difesa personale” ci si confronta con gradi di specializzazione che il Wing Chun si sogna la notte...
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Sotto un certo punto di vista, GiBi ci ricorda come il Wing Chun sia “Ultraspecializzato”. Poco fruibile, forse. E Armenì ci ricorda come sia vero pure l’assoluto contrario, di come si possa trovare nel Wing Chun un Mondo Ampio dove ognuno può trovare il proprio posto.
Dopodiché, vi sono le esperienze nate principalmente nella neonata “Wing Chun Union”, dove si cerca di portare il Wing Chun su ring, in ambito sportivo, snaturandolo forse, ma dando la possibilità a chi vuole di fare incontri con regole “Sportive”. Un regolamento “Acerbo”, ma comunque interessante.
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Io, il punto 2) lo vedo in modo diverso. Prima di tutto, credo che lo stile chiamato “Wing Chun”, sia morto prima della fine del 1.800. Nel 1.800 é stato utilizzato realmente, dagli inizi del 1.900 in poi se ne é persa gran parte dell’efficacia applicativa, ed é stato tramandato un “Corpus” che, in realtà, non sappiamo quanto abbia a che fare con la tecnica originale. Un guscio, un contenitore, di cui si é persa l’anima. Si é persa “l’intenzione”, non la tecnica. Praticando anche Silat, ho ri-scoperto l’intenzione, ed il mio modo di praticare Wing-Chun é completamente mutato. Il Silat non ha subito più di 120 anni di “Non Utilizzo”....
Mi alleno con un istruttore di Thai Boxe e Savate, e testo tutto. Se funziona, funziona, se non funziona cerco di capire se sbaglio o se posso farlo funzionare. Se non funziona, lo lascio o lo muto.
Cosa é successo? E’ successo che pratico e studio da una parte ancora Wing Chun “classico”, mentre dall’altra mi alleno in un modo diverso, utilizzando strumenti moderni, una intenzione “silat”, una mescolanza di tecniche che mi sforzo di “cucinare” in modo che per me funzionino.
In un certo senso ho riscoperto il Wing Chun, e mi diverto tantissimo. Un percorso personalissimo, che su di me sembra funzionare bene.
Credo che ognuno trovi, alla fine, una propria personale interpretazione, la quale nella maggior parte dei casi, funzionerà solo per sé stessi. Come un vestito.
Tutte considerazioni personalissime, si intende!
M.