Ha un'aria molto "nerd"
.. si, con il baffo anni '70
Lui tra l'altro ha praticato diversi stili imitativi, come si vede anche da alcune posizioni delle foto.
Beh si da quel che so ha studiato in modo molto approfondito le AM cinesi e il taoismo.
Tu l'hai provato questo metodo?
Mi ci alleno ogni tanto per cambiare .. e mi addormento nelle asana praticamente. La scuola dove vado fa usare molti cuscini, coperte, blocchi, cinture etc.. per ovviare a scomodezze che potrebbero verificarsi mantenendo alcune posture per molto tempo (un po come usano nello stile iyengar). Non so quanto lo si riesca a fare a casa senza attrezzature, soprattutto se non si è gia molto flessibili.
Praticamente vai in postura e sfrutti la forza di gravità stando completamente rilassato e chiudendo gli occhi cercando di portare attenzione nella sensazione di stretching nella zona specifica dove avviene. In postura ci rimani parecchio quindi si usa un approccio meditativo statico.
Ovvio che non riesci a fare tutte le asana che ci sono negli altri stili (come ashtanga per esempio), nel senso che molte asana sono attive, e non permetto un approccio passivo come lo yin. Ma ce ne sono una valanga che puoi utilizzare passivamente.
Comunque negli ashram dove sono stato, non insegnano mai lo yin yoga da solo, ma sempre in accompagnamento con altri sili yang (ashtanga, power yoga, vinyasa, yoga flow, hot yoga, etc...).
Come viene eseguito invece l'allungamento nei metodi yang?
Lo stretching attivo (yang) viene eseguito contraendo l'antagonista (di solito), contraendo i vari bandha (lock corporei) e mantenendo una respirazione forzata e energetica (di solito ujjayi). In piu occhi aperti e utlizzo di drishti (punti di fissaggio). Di solito viene eseguito su un muscolo precedentemente contratto (stile PNF) per sfruttare il meccanismo di contrazione/stiramento delle fibre. Produce molto calore e "risveglia i tessuti", quindi c'è poco rilassamento. Non per nulla si fa il rilassamento a fine pratica (tipo body-scan o similar).