Il Diavolo

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Il Diavolo
« on: March 20, 2014, 13:14:10 pm »
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Sapete darmi info dettagliate su costui?


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Offline Shurei-Kan

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Re:Il Diavolo
« Reply #1 on: March 20, 2014, 13:29:08 pm »
+2
Giuro che non so chi sia.....

Ma non so perchè, mi ricorda tanto lui....

Spoiler: show

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Re:Il Diavolo
« Reply #2 on: March 20, 2014, 13:39:58 pm »
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E' un certo Kenji Kurosaki.

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Offline Paguro49

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Re:Il Diavolo
« Reply #3 on: March 20, 2014, 13:41:45 pm »
0
Sensei Kurosaki, per molti il padre della Kick, ha lavorato molto con Oyama.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline Dipper

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Re:Il Diavolo
« Reply #4 on: March 20, 2014, 13:48:05 pm »
+4
Un uomo con due ipercubi tra le gambe.

Quote
Il termine Kick Boxing o Kickboxing fu creato dal boxing promoter giapponese Osamu Noguchi, facendo riferimento all' unione di due stili di combattimento, la Muay Thai (o Boxe Thailandese) e il Karate. Molti pensano che la Kickboxing sia nata negli USA, ma intorno agli anni '70 gli americani hanno solo modificato e lanciato una disciplina le cui origini risiedono in terra nipponica. Di fatti il primo evento di American Kickboxing si tenne il 17 gennaio del 1970 tra Joe Lewis e Greg Baines, quindi quasi dieci anni dopo la sua vera nascita.

L'avvento del Karate Kyokushin di Sosai Masutatsu Oyama e la sua nuova concezione del karate a contatto pieno, cominciò a spingere i giapponesi a misurarsi con altri stili di combattimento appunto in chiave "knock-down" di altri Paesi.
Il 20 dicembre del 1959 al Tokyo Asakusa Town Hall venne organizzata un'esibizione di Muay Thai tra soli combattenti di Muay Thai. Il fondatore del Nihon Kempo Karate-do, Tatsuo Yamada, si interessò alla disciplina siamese, in quanto voleva introdurre le regole del contatto pieno negli incontri di Karate, incontri nei quali non era consentito colpire direttamente l'avversario. Inoltre, sempre nel 1959, propose una nuova disciplina dal nome "Karate Boxing" e alla luce di ciò Yamada invitò in Giappone un campione di Muay Thai e cominciò quindi lo studio di tale combattimento. A catturare l'attenzione di Noguchi riguardo la Muay Thai, furono alcune foto del thailandese pubblicate dallo stesso Yamada sul primo numero della rivista "The Primer of Nihon Kempo Karate-do".

Nel 1963 i thailandesi sfidarono il Giappone in quello che fu l'evento chiave della nascita della Kickboxing ovvero il "Karate vs Muay Thai"  che si tenne il 12 febbraio del 1963 al Lumpinee Boxing Stadium di Bangkok, per definire quale fosse lo stile di combattimento assoluto. Solo il maestro Masutatsu Oyama accettò l'invito portando con se tre dei suoi migliori combattenti che sfidarono appunto tre dei migliori combattenti thailandesi. I loro nomi erano Tadashi Nakamura (fondatore del Seido Juku), Kenji Kurosaki (co-fondatore del Kyoukushin Karate) e Akio Fujihira (anche conosciuto come Noboru Osawa). Fujihira e Nakamura vinsero i rispettivi incontri, mentre Kurosaki perse a causa della rottura del naso, quindi impossibilitato a continuare. Dall'unione testata sul campo di questi due stili, Noguchi sviluppò per primo uno stile di combattimento che era la Kickboxing i quali incontri si disputavano sul ring  combattendo con pantaloncini e a torso nudo. Le prime differenze con la Muay Thai erano il divieto di utilizzare i clinch e le gomitate, mentre erano permesse ginocchiate, tecniche di proiezione, spazzate e persino testate.
Nel 1966, sempre Osamu Noguchi, fondò la Japan Kick-boxing Association (JKBA), la prima organizzazione di Kickboxing della storia e il primo evento ufficiale di tale stile si tenne ad Osaka l'11 aprile dello stesso anno. Nel 1967 insieme ad altri rappresentanti asiatici si costituì la OKBA (Orient Kick-Boxing Association). Nel 1971 viene registrata la All-Japan Kick-Boxing Association (AJKA) che constava approssimativamente di 700 praticanti. Il primo commissario di questa organizzazione fu Shintaro Ishihara, nonché successivamente Governatore della città di Tokyo dal 1999. La Kickboxing ebbe quindi il suo boom, sia in popolarità che a livello mediatico, se si considera che dal 1970 i suoi incontri venivano trasmessi in TV  tre volte alla settimana su tre canali diversi. Nei primi anni '70 uno studente di Hideyuki Ashihara (fondatore del Ashihara Karate), Yoko Ninonomya, prese parte a numerose competizioni di kickboxing. Lo steso Ninonomya nel 1978 vinse un torneo "All Japan" di Karate Kyokushin. Il kickboxer Noboru Osawa vinse il titolo dei pesi gallo AJKA e lo mantenne per molto tempo. Raimond Edler, uno studente universitario americano della Sophia University di Tokyo, vinse il titolo dei pesi medi AJKC nel 1972, difendendolo per svariate volte. Nel 1977 un kickboxer americano di nome Benny Urqueda, combatteva contro un allievo di Kenji Kurosaki, Katsuyuki Suzuki, battendolo ai punti. Kurosaki, deluso dalla decisione della vittoria per Urqueda (secondo lui avrebbe dovuto vincere Sazuki), lascia la AJKA e crea una nuova associazione, la Shin Kakuto Jutsu.  In questa nuova federazione Kurosaki introdusse nuove regole, come la durata dei round a 2 minuti invece che di 3: la regola dei due minuti secondo Kurosaki dava un tempo di intervallo di tempo più realistico che secondo lui si avvicinava alle dinamiche del combattimento da strada; fu chiamata la "Shin Kakuto Jutsu rule": "Shin" vuol dire vero, "Kakuto" vuol dire combattimento. Il Dojo di Kurosaki, la MEIJIRO GYM a Meijiro (quartiere di Tokyo) e la sua kickboxing divennero straordinariamente popolari in Giappone; combattenti del calibro di Tadashi Sawamura, Toshio Fujiwara e Akio Fujiwara divennero eroi nazionali. Altri allievi di Kurosaki furono Jun Nishiwara, Shizuo Saito, Kyoji Saito, Isao Fujimoto, Mitsuo Shima. Nella sua Mejiro Gym, Kurosaki sviluppò il Kyokushin Karate rafforzando le tecniche del karate con le tecniche della Muay Thai che apprese e cambiando il modo di calciare tradizionalmente con la maniera Thai, ovvero ruotando l'anca e colpendo con la tibia.

Di sotto si riportano altri personaggi chiave della nascita e dello sviluppo della Japan Kickboxing.

Tadashi Sawamura (vero nome Hideki Shiraha), fu uno dei primi professionisti nel contesto della Japan Kickboxing fino a guadagnare la fama di "the world first kickboxer", protagonista tra l'altro durante gli anni '70-'80, di una serie di anime giapponesi dal titolo "Kick no Oni", che significa "Il Demone della Kickboxing". Sawamura, all'epoca terzo dan di Karate Kyokushin, vanta un record di 241 incontri - 232 vinti - 5 persi - 228 knockout. Nel giugno del 1966 debutta nella Japan Kickboxing, affrontando il thailandese Saman So Atison. Sawamura forse non sapeva a cosa andasse incontro, e durante l'incontro subì 16 down e alla fine finì KO. Per riscattarsi da questo duro colpo, sia all'onore che allo spirito del Giappone, si dedicò interamente alla kickboxing diventando il primo campione di Japan Kickboxing in Giappone tanto che nel 1973 ottenne il riconoscimento "Japan Professional Sport", premio conferito in Giappone a grandi campioni dello sport. Oggi insegna ancora nel suo dojo di Meguro, il MEGURO GYM, fondato da Osamu Noguchi.

Toshio Fujiwara, una leggenda della Muay Thai (influenzato dalle correnti Goju-Ryu e Kyokushin), che prima del suo ritiro avvenuto all'età di 35 anni sostenne 141 incontri da professionista - 126 vinti - 99 knockout. Divenne il primo non-thailandese a vincere il titolo di campione dei pesi leggeri in terra siamese al Rajadamnern Stadium di Bangkok nel 1978, battendo alla quarta ripresa Monsawan. Per questo motivo molti thailandesi lo ricordano e lo rispettano ancora. Attualmente insegna nel suo dojo di Tokyo, il TOSHIO FUJIWARA SPORTS GYM.

Altri importanti campioni furono Yasuo Tabata, Kunimitsu Kunio, Yusuke Fujimoto, Koji Ishiwara, Hiroshi Takashi e Masao Ohba (morto durante la sua carriera di kickboxing), mentre anni dopo Shima, Igari e Tabata divennero giudici negli eventi K-1.
Tuttavia, verso la fine degli anni '70, a causa degli esigui guadagni ottenuti negli incontri e delle sempre meno frequenti apparizioni televisive, il boom della Kickboxing in Giappone finì definitivamente.
Almeno fino al 1993, anno di nascita del K-1 e che comunque ne rivisitò le regole.

http://www.kyokushin-kaikan.it/cms/japanese-kickboxing-k1.html
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Offline happosai lucifero

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Re:Il Diavolo
« Reply #5 on: March 20, 2014, 14:39:59 pm »
+1


concordo con Ryujin, un uomo con le palle d'acciaio
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Offline Takuanzen

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Re:Il Diavolo
« Reply #6 on: March 20, 2014, 14:43:58 pm »
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Uno duro, dell'epoca eroica degli incontri Kyokushin vs Muay Thai.
Tra l'altro, colui che ispirò la figura del maestro Kurokawa di Shamo! :sur:




Se non mi sbaglio, anche uno dei suoi allievi più famosi, è stato diverse volte campione di Kick in Giappone. Ma non mi ricordo il nome. Qualcuno mi può aiutare?



http://www.kyokushin-kaikan.it/cms/japanese-kickboxing-k1.html

Mi sa che era uno dei due Fujiwara. Ti ringrazio per l'interessante citazione.  :-*
« Last Edit: March 20, 2014, 14:52:33 pm by Taku Anarca Zen »

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Re:Il Diavolo
« Reply #7 on: March 22, 2014, 14:57:02 pm »
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A quanto ne so, Kurosaki, fu anche il mentore effettivo di Jon Bluming.

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Offline Krypteia

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Re:Il Diavolo
« Reply #8 on: March 22, 2014, 15:27:04 pm »
+2
Nel 1977 un kickboxer americano di nome Benny Urqueda, combatteva contro un allievo di Kenji Kurosaki, Katsuyuki Suzuki, battendolo ai punti.

Benny Urquidez (non Urqueda) non ha battuto Suzuki per KO?

Katsuyuki Suzuki vs. Benny Urquidez
« Last Edit: March 22, 2014, 15:29:02 pm by Krypteia »
Der Vogel kämpft sich aus dem Ei. Das Ei ist die Welt. Wer geboren werden will, muss eine Welt zerstören. Der Vogel fliegt zu Gott. Der Gott heisst Abraxas.

La vita non mi ha mai interessato quanto l'evasione dalla vita stessa.


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Offline Dipper

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Re:Il Diavolo
« Reply #9 on: March 26, 2014, 01:13:06 am »
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Così pare... XD
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