Bersaglio Primario La Capa o altro? ed uso dei calci ed il salto?

Quote from: Diego on June 21, 2015, 18:23:33 pm

Per le armi improprie da botta, cambia la prospettiva dei bersagli di striking perché ovviamente il tipo di strumento causa danni differenti. Non bucano e non tagliano in modo efficiente quindi ci si concentra meno sull'apparato circolatorio (strangolamenti a parte) a favore dell'apparato scheletrico nell'arrecare traumi all'avversario e il sempre apprezzato sistema nervoso, responsabile di tanti ko, kd ma pure di altre reazioni inconsce potenzialmente a nostro favore.

Perciò mi pare di capire che anche li da voi il bersaglio principe é la testa o comunque arriva in quella zona.

Col bastone la testa è sicuramente molto considerata.
 
Facendo un parallelo con quanto ho scritto sopra puoi considerare però che negli “angoli” base codificati di bastone corto[1]  i bersagli sono 5 alla testa, 2 alle coste fluttuanti/gomiti (talvolta al bacino/creste iliache in alcuni esercizi), 2 alle rotule, 2 tra pettorali e deltoidi, 1 alla gola, 1 ai genitali, 1 alla bocca della stomaco o all'ombelico (quest'ultimo – il classico angolo 5 – ha però una funzione “da jolly” come bersagli).

Come puoi evincere, alla testa si affiancano quindi fin da subito bersagli (aggiungici pure le mani per i disarmi diretti che  hanno valenza tattica a livello pratico per arrivare a concludere lo scontro, che tendono a dare l'assist al colpo  per lo “spegnimento” dell'avversario, in ottica da storico “death match” filippino.

Per la tradizionale prospettiva del tipo di disciplina rivolta alla dp  può variare un po' il discorso dei bersagli, non solo col bastone ma anche con altre armi improprie, ma pure in parte col coltello (considerato il suo basso potere d'arresto),  contemplando quindi l'ingaggio come apripista per una via di fuga inizialmente preclusa oppure ingaggiando solo parzialmente l'avversario, dovendo per esempio preoccuparmi anche dei suoi complici.

In questo genere di casi, seppur vadano verso il borderline per la legge, per mindset combattivo orientato al mors tua vita mea, è contemplato ovviamente il nostro uso di armi contro uno o più aggressori, eventualmente anche se disarmati.

1.	a differenza di quelli col coltello, essendo una delle prime cose introduttive che l'allievo vede, la catalogazione ha comunque una spiccatissima funzione scolastica per far familiarizzare il principiante con la lettura delle linee d'offesa dei colpi possibili dell'opponente.

Lo so dal titolo non si capisce na minchia ed sono indeciso se metterlo qui o in discipline armate,nel caso spostate.

Allora come da titolo parlo principalmente per le discipline armate e non solo anche quelle che usano le armi proprie ed improprie quali sono appunto i bersagli principali?
Vi chiedo questo perché in molti video si vedono colpi alla zona della capa e viso,questo anche nella scherma di coltello,quando invece senza maschera si lavora di più al corpo,ma di bersagli primari poi ce ne sono molti ginocchia,arto che impugna l'arma ecc....

Calci molti sdoganano i calci eppure in alcuni video si vedono ed hanno anche un loro perché vedete ad esempio i video di Olonese/Nihil.

Salti stessa cosa istintivamente molte persone su alcune azioni saltano per sciogliere misura,lo usate che ne pensate?

Bel thread ebony, perdonami per la risposta tardiva ma non avevo proprio visto.
Guarda durante la mia "istruzione" ai tempi non usavamo maschere e si usava dire "in allenamento andate dalla zona capezoidale in giù" e poi "ma quando combattete ovviamente anche la faccia". Poi però si diceva sempre, parlando di tradizionalisti "quelli non tirano mai un pugno vero e quindi quando avranno occasione non saranno abituati a tirarlo".
Al che ho iniziato a chiedermi "perché dovrebbe essere diverso con il coltello? Io non tiro mai li, come faccio ad imparare a farlo? E soprattutto come faccio ad imparare a non farmici colpire se non mi tirano mai li?"
Per me tutto il corpo è un bersaglio e tutto il corpo è un'arma.
La testa ovviamente è un bersaglio molto importante, perché da li puoi spegnere il tuo avversario e risparmiarti molta fatica.
Per quanto riguarda i calci, io li uso ma in maniera molto controllata e specifica.
Uso il front kick in due modi particolari, per aprire o per chiudere, e il middle. Stop.
Tutto con le meccaniche del krabi, quindi insieme al bastone.
Per il salto, se intendi i colpi in volo, anche li faccio riferimento al krabi krabong.
Se intendi durante il footwork e gli spostamenti, cosa intendi?

Bel thread ebony, perdonami per la risposta tardiva ma non avevo proprio visto.
Guarda durante la mia "istruzione" ai tempi non usavamo maschere e si usava dire "in allenamento andate dalla zona capezoidale in giù" e poi "ma quando combattete ovviamente anche la faccia". Poi però si diceva sempre, parlando di tradizionalisti "quelli non tirano mai un pugno vero e quindi quando avranno occasione non saranno abituati a tirarlo".
Al che ho iniziato a chiedermi "perché dovrebbe essere diverso con il coltello? Io non tiro mai li, come faccio ad imparare a farlo? E soprattutto come faccio ad imparare a non farmici colpire se non mi tirano mai li?"
Per me tutto il corpo è un bersaglio e tutto il corpo è un'arma.
La testa ovviamente è un bersaglio molto importante, perché da li puoi spegnere il tuo avversario e risparmiarti molta fatica.
Per quanto riguarda i calci, io li uso ma in maniera molto controllata e specifica.
Uso il front kick in due modi particolari, per aprire o per chiudere, e il middle. Stop.
Tutto con le meccaniche del krabi, quindi insieme al bastone.
Per il salto, se intendi i colpi in volo, anche li faccio riferimento al krabi krabong.
Se intendi durante il footwork e gli spostamenti, cosa intendi?

No il salto nel footwork no,parlo per le scuole italiane specialmente per quelle meridionali(facendo sempre un discorso molto generale) si usa il salto per sciogliere la misura/prendere spazio dall'avversario per non subire il colpo avverso e nel frattempo si usa anche la nostra arma per rispondere all'attacco avverso.
I colpi con il salto si li tiriamo anche noi,ma con molta parsimonia e più che altro con il bastone.