Aggiungerei che è diventato saggio di colpo, dato che prima aveva solo "rotto loro con le chiacchiere sulle am."
Dedicato a chi sottovaluta l'importanza del "basso profilo".
Hai colto perfettamente il mio pensiero quando mi è stato riferito l'episodio.
Per intenderci, nonostante non sia più un ragazzino, era una di quelle persone a cui in allenamento si puntualizzava ogni volta che stavamo facendo dei drills propedeutici e che le situazioni reali sono un po' più rischiose, complesse da analizzare perchè ricche di variabili, motivi per i quali gli esercizi e l'allenamento sono da considerare come tali e non come soluzioni.
Evidentemente non si fidava delle sue capacità,per questo è stato saggio.Non dobbiamo mai dimenticare che:non c'è peggior cosa di sapere una cosa a metà.
Vero.
Il fatto però è che fuori dalla palestra possiamo anche confidare sulle nostre capacità ma non sapremo mai in anticipo e abbastanza sugli aggressori e sulle loro reali capacità e intenzioni. Da qui l'importanza di avere gli strumenti e avere il buon senso di non utilizzarli se non strettamente necessario evitando rischi superflui.
Per quanto ci siano situazioni “standard” a cui si possono dare indicazioni sensate, ogni caso reale è poi a sé e la bontà di una soluzione la definiscono i risultati a posteriori.
“C'è rigore quando arbitro fischia” V. Boskov