Diciamo che, se si sta parlando di confronto sportivo/agonistico, per quanto duro, in un contesto ove si debba verificare il combattente più abile e preparato, la fase di lotta a terra, corpo a corpo, diventa fondamentale.
Se stiamo parlando di Arte del combattere propriamente intesa, quindi marziale, quindi per scopi difensivi, il "non andare a terra" diventa un imperativo, proprio perché i compari o il compare del nostro avversario, non sono li ad arbitrare, a fermare l'incontro, a verificare che tutto vada bene, sono li a prenderci a calci in bocca, meglio ancora se siamo a terra.