Arti marziali e pesi , un link interessante

Beh, se lo dicono loro...

In effetti tirare tanti pugni stringendo dei manubri da 5 kiletti per un pò di settimane non è che mi abbia fatto acquistare una velocità doppia o tripla di esecuzione, anzi..
L'argomento è complesso, invero..

Grazie per i link .
 

per qualche motivo non mi funziona il log in per lasciare un commento, nonostante sia un utente wp.

Lo lascio qui:

Quando dice no massimali, no sovraccarichi, pochi esercizi base, basse ripetizioni, tante serie.

Intende quindi poche ripetizioni con un peso che ne consentirebbe molte di più?

Quindi diciamo peso medio basso e mi fermo per scelta e non per cedimento?

per qualche motivo non mi funziona il log in per lasciare un commento, nonostante sia un utente wp.

Lo lascio qui:

Quando dice no massimali, no sovraccarichi, pochi esercizi base, basse ripetizioni, tante serie.

Intende quindi poche ripetizioni con un peso che ne consentirebbe molte di più?

Quindi diciamo peso medio basso e mi fermo per scelta e non per cedimento?

Questo lo vedo più finalizzato alla coordinazione articolare e motoria, per acquisire maggior precisione e miglior postura nel gesto di lotta...
Boh..

l'allenamento con sovraccarichi se da una parte può apportare benefici dall'altra richiede una certa quantità d'energie.
allenamenti sui fondamentali con basse ripetizioni , tante serie (per creare volume) , non alla morte, l'alzate deve essere veloce, i pesi devono salire su non strascicarsi lentamente.
Permette d'allenare la persona senza aggiungere uno stress sistemico e locale eccessivo per l'attività sportiva target.
Quando si parla di pesi tirati non alla morte non mi riferisco a 100 kg di stacco, se uno deve fare pesi per sollevare da terra 100kg può anche lasciar perdere.

Il cedimento muscolare è una pratica da bb, usata una volta anche nella preparazione atletica , ora per fortuna stà scomparendo, almeno ad un certo livello

Ho letto i due articoli. Dico la mia: mi sembrano tutti e due di non eccelsa qualità. Decisamente migliore il secondo del primo, anche se in generale, pur contenendo ogni tanto concetti anche corretti che avrebbero meritato approfondimenti, sono scritti in maniera confusionaria, sgrammaticati e pieni di espressioni gergali fuori luogo.

Personalmente preferisco uno stile più professionale (senza per forza diventare un articolo tecnico leggibile solo da professionisti del settore) tipo:

http://www.100ma.it/index.php/home/allenamento/allenare-la-forza
http://www.albanesi.it/Arearossa/Articoli/001hitt.htm
http://www.jollypower.com/questioni%20di%20power.html

Ultimo spunto di riflessione relativamente alla teoria dell'allenamento. La complessità e vastità della materia è ben riassunta dalla struttura dei testi tecnici (ne ho preso uno a caso dalla rete) che l'analizzano:
http://www.calzetti-mariucci.it/catalogo/prodotto.asp?id=7052

sinceramente nicola secondo me non hai colto la profondità dei due articoli, non perchè siano chissà che articoli.
il primo punto è che i due autori d'arti marziali ne capiscono ben poco, su questo non ci piove e sono i primi a dirlo.
sull'allenamento della forza però sono tra i migliori in italia e sicuramente anche in europa.
Ado allena 25 atleti a livello italiano, tutti con almeno 200kg di squat raw profondo e sopra i 250kg di stacco.
L'ultimo libro che hai messo di bompa è bellissimo ma sicuramente è lontanissimo dall'insegnarti ad alzare carichi di questo genere.
Lo stesso zatsiorsky, bosco ecc ecc hanno scritto libri bellissimi ma sono delle linee guida , se prendi quello che c'è scritto e lo applichi alla lettera non ottieni un razzo.
Insomma qua siamo tutti preparatori ma poi quando c'è da guardare ai numeri in pochi parlano.
Ado ed Enrico sono tra i pochi in Italia che possono parlare.
Quello che manca più che altro è un dialogo e una comunicazione con un esperto d'arti marziali, sicuramente per tirare fuori qualcosa di buono è necessario l'unione dei due

sinceramente nicola secondo me non hai colto la profondità dei due articoli, non perchè siano chissà che articoli.
[...]

Purtroppo quando un articolo viene scritto in un certo modo, poi diventa difficile coglierne la profondità, specialmente se lo infarcisci di espressioni gergali, tipo "pochi c...i, si fa così". Quindi non devo essere io a sforzarmi di vederci qualcosa, ma è compito dell'articolo provocare in chi lo legge una riflessione profonda sulle cose spiegate nell'articolo stesso. A maggior ragione se dici (mi fido perché non li conosco) che sono molto competenti.

Sulla questione teoria (libri) e pratica, è la stessa differenza tra laurearti in ingegneria e fare l'ingegnere. Quello che studi negli esami specifici di indirizzo (tolte le necessarie eccezioni) non è, come dici tu, "lontanissimo" dalla pratica, è la base teorico/tecnica senza la quale la pratica non esisterebbe. Solo che fine a se stessa non ti insegna come fare una cosa. Il come lo impari quando vai a fare l'ingegnere, sul campo.

nessuno nega che la somma della teoria e della pratica dia di più che i singoli addendi 

http://www.100ma.it/index.php/home/allenamento/allenare-la-forza

Dopo poche righe mi sembrava di aver già letto il tutto...

E a fondo pagina ho trovato la segnalazione della proprietà intellettuale 

Quote from: nicola on April 10, 2010, 01:51:16 am

http://www.100ma.it/index.php/home/allenamento/allenare-la-forza

Dopo poche righe mi sembrava di aver già letto il tutto...

E a fondo pagina ho trovato la segnalazione della proprietà intellettuale 

Stessa cosa successa a me mentre lo leggevo. "sto qui ha copiato da..." poi prima di parlare vado in fondo all'articolo e tac!.

sinceramente nicola secondo me non hai colto la profondità dei due articoli, non perchè siano chissà che articoli.
il primo punto è che i due autori d'arti marziali ne capiscono ben poco, su questo non ci piove e sono i primi a dirlo.
sull'allenamento della forza però sono tra i migliori in italia e sicuramente anche in europa.
Ado allena 25 atleti a livello italiano, tutti con almeno 200kg di squat raw profondo e sopra i 250kg di stacco.

Ecco perchè, settorialmente, meglio capirne un po' di meno dell'allenare la forza e un po' più della contestualizzazione.
Un pugile avrà necessità completamente diverse da un lottatore.
Tra quest'ultimi, son proprio tantini quelli che dagli 80 kg in sù fanno 200 kg di squat col culo in terra.
Senza contare che il lavoro di preparazione devo in alcuni casi adattarlo persino al modo di combattere che il lottatore utilizza ( sia dal punto di vista tecnico che in virtù delle sue qualità fisiche ) .