Partiamo da una premessa, ovvero che il termine "leva" è utilizzato in maniera impropria e fin troppo generica, si parla di kanzetsu (lussazione), katame (controllo)o osae (immobilizzazione).
Cambiando il tipo di leva cambiano anche le dinamiche tecniche.
Ippon dori del daito ryu è una leva che usa il braccio attaccante di aite per portarlo a terra, senza eseguire una controarticolazione nella fase iniziale della tecnica, alla fine dell'azione eseguiamo invece un osae, nel caso in cui il "nemico" non stia fermo passiamo ad una lussazione, poco importa che sia a danno della spalla o del gomito.
ALtre tecniche, fra cui il waki gatame del filmato consentono di rompere o lussare immediatamente un braccio, cosa non accaduta nella tecnica del video iniziale solo perchè l'esecutore voleva fare un'azione alla gamba di uke, e la controarticolazione è stato un incidente, che probabilemnte gli è costato una squalifica se l'arbitro ha applicato il regolamento del judo.
Altre tecniche tipo il nikkyo/kote mawashi fatto in maniera approssimativa portano l'avversario a terra a causa del dolore, ma non so fino a che punto siano realmente in grado di lussare un polso, mentre se l'azione è fatta controllando tutto il braccio (non focalizzando l'attenzione sulla sola articolazione del polso) il controllo che si percepisce è molto differente, ed in quel caso si è veramente in balia di un avversario, anche se controllare il mio dolce braccino non è semplicissimo.
Inoltre, come diceva The kid molte leve ci servono per posizionare un avversario per poi eseguire una proiezione, come fossero un atemi, o un punto di passaggio.
Comunque alla domanda le leve sono fatte per rompere io mi sento di rispondere: volendo si, all'inizio della pratica l'obbiettivo "ideale" è quello, più avanti l'obbiettivo è il controllo, fino al concetto di controllare l'avversario attraverso la conoscenza della sua anatomia........come diceva Kano.
ciao a tutti