Le emozioni nel corpo

Salve a tutti, volevo proporvi un interessante articolo secondo il quale le emozioni abbiano sede all'interno del corpo e secondo cui stimolando il corpo si possano riportare a galla blocchi emotivi e ricordi sommersi curandoci e allo stesso tempo riacquistando padronanza del nostro corpo e della nostra mente.
Ricordo un post di Machine Gun Yogin in cui sosteneva che padroneggiare il corpo era una conseguenza di un lavoro emozionale/mentale, questo articolo offre spunti interessanti in tal senso.

http://www.anatomytrains.it/?p=259

Anche qui si parla di respiro come complementare al lavoro corporeo.
Le teorie Reichiane e successivamente la bioenergetica di Lowen hanno svelato proprio questo, le emozioni risiedono nel corpo, non nella mente com'é greduto, e agendo sul corpo agiamo sulle emozioni. I grandi maestri yogi lo hanno scoperto piu di 5mila anni fa.
Grazie bell'articolo

quindi tu puoi confermare quanto c'è scritto?

puoi descrivermi un po' la tua esperienza in questo campo? (intendo nel gestire le emozioni attraverso il corpo e il corpo attraverso le emozioni)

quindi tu puoi confermare quanto c'è scritto?

puoi descrivermi un po' la tua esperienza in questo campo? (intendo nel gestire le emozioni attraverso il corpo e il corpo attraverso le emozioni)

Una teoria su cui sono daccordo yoga, bioenergetica e studi similari e' che il corpo di un bambino si adatta via via crescendo alle sollecitazioni emozionali a cui viene sottoposto, quindi la rigidita', paramorfismi, ma anche certe malattie, sono il frutto di emozioni bloccate nel corpo ed istinti naturali repressi, come quello sessuale.
William Reich lo descriveva come una gabbia, che ci tiene stretti stretti e ci soffoca..
..si, il corpo come gabbia!
Piu veniamo castrati in eta' giovanile con senso di colpa, indegnazione, castighi, soppressione di energia sessuale, ecc... piu ci troviamo la "gabbia" stretta finita la puberta', che secondo alcuni studi e' un'eta' critica dell'essere umano, mentre secondo Alica Miller lo e' ancor di piu il primo anno di vita soprattutto la fase di "mirroring".

Esperienze dirette le ho avute con l'emozione che ho io bloccata, quella dell'indegnazione, che risiede nella pancia, non a caso soffrivo della sindrome del colon irritabile.
Nonostante fosse anni che bazzicavo negli ashram non ho mai preso lo yoga seriamente, ma dopo essermi fatto 2 mesi di ospedale decisi di provare a farmi guidare da un vero maestro e praticare costantemente.
La maestra che mi ha trasmesso lo yoga in modo radicale praticava anche bioenergetica e raja yoga.

In pochi mesi i progressi fatti a livello fisico/mentale sono stati notevoli, non credo che le emozioni bloccate siano del tutto svanite, ma di sicuro la "gabbia" si e' allentata parecchio, e continuando a lavorarci non ho idea di dove possa arrivare.

Quote from: Ván on July 10, 2010, 15:15:11 pm

quindi tu puoi confermare quanto c'è scritto?

puoi descrivermi un po' la tua esperienza in questo campo? (intendo nel gestire le emozioni attraverso il corpo e il corpo attraverso le emozioni)

Una teoria su cui sono daccordo yoga, bioenergetica e studi similari e' che il corpo di un bambino si adatta via via crescendo alle sollecitazioni emozionali a cui viene sottoposto, quindi la rigidita', paramorfismi, ma anche certe malattie, sono il frutto di emozioni bloccate nel corpo ed istinti naturali repressi, come quello sessuale.
William Reich lo descriveva come una gabbia, che ci tiene stretti stretti e ci soffoca..
..si, il corpo come gabbia!
Piu veniamo castrati in eta' giovanile con senso di colpa, indegnazione, castighi, soppressione di energia sessuale, ecc... piu ci troviamo la "gabbia" stretta finita la puberta', che secondo alcuni studi e' un'eta' critica dell'essere umano, mentre secondo Alica Miller lo e' ancor di piu il primo anno di vita soprattutto la fase di "mirroring".

Esperienze dirette le ho avute con l'emozione che ho io bloccata, quella dell'indegnazione, che risiede nella pancia, non a caso soffrivo della sindrome del colon irritabile.
Nonostante fosse anni che bazzicavo negli ashram non ho mai preso lo yoga seriamente, ma dopo essermi fatto 2 mesi di ospedale decisi di provare a farmi guidare da un vero maestro e praticare costantemente.
La maestra che mi ha trasmesso lo yoga in modo radicale praticava anche bioenergetica e raja yoga.

In pochi mesi i progressi fatti a livello fisico/mentale sono stati notevoli, non credo che le emozioni bloccate siano del tutto svanite, ma di sicuro la "gabbia" si e' allentata parecchio, e continuando a lavorarci non ho idea di dove possa arrivare.

Interessante, grazie.
Immagino che un corpo privo di blocchi emotivi debba essere un'esperienza che va al di la della normale percezione che si ha di se stessi, uno stato ci coscienza superiore.
Dopo gli studi di medicina mi piacerebbe continuare approfondendo proprio le malattie psicosomatiche, percui questo tipo di discorsi mi interessa particolarmente, anche perchè io non ne so assolutamente niente al riguardo. Spero che cominciando a praticare yoga con gli anni forse riuscirò a ''toccare con mano'' questa unione corpo-psiche.

Io sono un neoanto per via di yoga, ma ho conosciuto maestri navigati, soprattutto qua in Uk.
Non so come fossero prima (probabilmente erano bimbi dotati dalla nascita) ma percepisci che hanno qualcosa di diverso solo guardando come si muovono.
Sto leggendo alcuni testi inerenti allo yoga, ma anche materiale "occidentale" William Reich, Alexander Lowen, Alice Miller, Bruce Lipton...
Ma quello che ho capito e' che la guida di un maestro esperto e' fondamentale per questo tipo di percorso, i libri possono dare informazioni aggiuntive ma non bastano.

Trovarlo il maestro esperto che sappia trasmettere certe cose...

Bruce Lipton è un altro che trovo abbia idee molto interessanti, anche se tendo sempre a essere critico contro certe cose, è molto facile prendere abbagli dovuti a ingenuità.

Voglio soltanto aggiungere che nessuno psicobiologo crede che le emozioni risiedano nella mente.

E' ben conosciuta da molti anni la formazione delle emozioni primarie e secondarie, a partire dal cervello emotivo sviluppatosi intorno al senso dell'olfatto negli animali preistorici.

Si sa bene che il corpo è interlacciato a doppio legame in un processo di feedback continuo con le emozioni, che addirittura rispondono all'espressione facciale.

Oggi sappiamo anche che l'intestino è pieno di neuroni ed ha un ruolo chiave nelle emozioni, così come da moltissimo tempo conosciamo il sistema endocrino ed i vari ormoni e neurotrasmettitori e le emozioni correlate ad ognuno di essi.

A livello meno scientifico ma molto efficace non si può inoltre tralasciare il lavoro di Osteopati importanti come Pierre Pallardy o Roger Fiammetti, il primo ha sviluppato un lavoro sulla pancia, legato anche alle emozioni, ed il secondo ha trovato la correlazione fra le vertebre e le diverse emozioni, riuscendo a spezzare il circolo autoalimentante fra fisiologia e psiche.

Mi rendo conto che alcuni considerano psiche e fisiologia come processi distinti, ma oggigiorno credo che nessuno studioso serio la pensi in questo modo e spesso gli alternativi per farsi pubblicità fra il popolo criticano la scienza ma lo fanno puntando il dito contro teorie vecchie e già morte, contro pensieri superati o luoghi comuni.

(non è difficile, basti pensare che per molta gente Freud e la psicologia centrano qualcosa).

Anche il buon Rob Williams fondatore di Psich K ed ormai compare di Lipton, non riesce ad esimersi dal criticare la lungaggine del processo psicanalitico fatto di lunghi ed inutili Insight, omettendo (non credo ignorando) che oggigiorno sono ben pochi quelli che davvero usano la psicanalisi, già smontata in ogni modo in ambito accademico ben prima di Williams.

A volte mi dispiace perché ogni volta che la scienza conferma qualche antica credenza si è tutti pronti ad osannare la tradizione.

Quando (spessissimo) la scienza smonta qualche antica credenza si è tutti pronti a screditarla in blocco e ad imputarle ogni sorta di corruzione, conflitto d'interessi, miopia, cospirazione.

Bello il tuo intervento Aivia, soprttutto mi interessano questi osteopati ricercatori

La cosa più divertente alla fine di tutto è la fisica quantistica, con la quale si può davvero sostenere tutto ed il contrario di tutto, senza eccezioni (l'osservatore cambia il risultato)...è divertente vederla chiamata in causa per avvalorare tutte le teorie antiche possibili, attività molto più remunerativa che fare ricerca seria, errore dopo errore, finanziamento mancato dopo finanziamento mancato.

Sono daccordo in parte con questo discorso, nel senso che come giustamente hai fatto notare, ormai é pieno di teorie basate su aria fritta dal momento che essendo nell'universo delle possibilitá non é vero nulla ed é vero tutto, ma questo ventannio di ostentata voglia di confutare teorie scientifiche date per must, ha dato se non altro la spinta ad accettare il pensiero parallelo e a non affidarsi al 100x100 ad informazione pilotata che c piove dall'alto (medicina in primis).

Ora, visto che lo scopo é stato raggiunto, bisognerebbe fermarsi ad analizzare con questa wide-vision acquisita in sinergia con il metodo scientifico, tutto quello che é il retaggio occidentale ma anche orientale.

Ma dov'é finito l'intervento di Aivia
Vabbé tanto l'ho quotato tutto 

Maledetti Rettiliani!!