concetto di "replicare"

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Offline Grisù70

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Re: concetto di "replicare"
« Reply #15 on: June 07, 2010, 11:38:10 am »
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Ciao,
mi intrufolo nella discussione..
Il punto è che partiamo sempre da un concetto "tecnico" dell'arte marziale, come se il tutto si limitasse ad allenare tecniche specifiche (tipo lancia vs. fucile, taiji vs silat). Il taiji, insieme ad altri stili cinesi, ha il grosso pregio di lavorare sul funzionamento corretto e ottimizzato del corpo (vedi allineamento strutturale, uso intelligente della gravità, etc) più che sull'aspetto tecnico. Spesso mi è stato detto, "non preoccuparti troppo della tecnica".
Faccio un esempio non marziale: avendo imparato a gestire meglio l'allineamento della colonna vertebrale e l'equilibrio (asse centrale o Zong din) ho migliorato senza lavorare in modo specifico, il mio modo di sciare.


per come la penso?

il fucile ha di suo delle caratteristiche...la lancia altre

per usare il fucile devi allenare tante cose..tra cui la fermezza, la mira, la solidità corporea per tenere il rinculo

dunque immagina che per usarlo, si necessiti di parecchi esercizi specifici che poi nella loro apparente estraneità, ti portino...una volta imbracciato il fucile...a sparare come tex willer....per dare un riferimento estremo

nel taiji diventare SZF è un riferimento estremo...utopia allo stato brado...

ma sempre meglio sognare a 10 per ottenere 3....
se sogni 3 ottieni meno 1

mia opinione :D

......

se poi, una volta che usi il fucile...ti dedichi alla lancia?

la lancia è diversa....puoi certo usare la mira e gli esercizi per ottenerla (sempre che siano quelli più efficaci..nel mare vi son tanti sistemi) ma mirare e sparare è diverso che mirare e muovendoti lanciare un oggetto, puoi usare la solidità del corpo ma per esempio...usando il fucile gli esercizi per ottenere solidità partivano da un intento specifico: sopportare il rinculo...
può essere utile la fermezza e la precisione...ma col fucile stai fermo...nella lancia sei molto dinamico ed è diverso fare


etc etc etc etc

sempre secondo me....ci mancherebbe :)
« Last Edit: June 07, 2010, 11:43:06 am by Grisù70 »
Io sono un uomo libero in quanto riconosco l'umanità e la libertà di tutti gli uomini (e donne)che mi circondano. Rispettando la loro...rispetto la mia.
M. Bakunin

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Offline baltoro 06

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Re: concetto di "replicare"
« Reply #16 on: June 07, 2010, 14:39:10 pm »
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concetto importante e che mi è entrato dentro

replicare ciò che è di mio gusto

punto

da lì il lavoro e la valutazione dello stesso

che è diverso dalla valutazione di "quello" che si replica

i sistemi sono tanti e da lì sfornano diversi gradi di abilità...le abilità formano un corpus che si sintetizza nel praticante stesso

se XU si muove bene e si ritiene efficace.. è un ottimo punto di riferimento di X SISTEMA

SISTEMA "altro" rispetto a macrocategorie e diverso all'interno della "sua"
 macrocategoria

per esempio: molti usano hxbb (macrocategoria)
all'interno della stessa ogni stile è diverso e con metodo a sé

etc etc etc...da lì uno sceglie e pratica

se "replica".. bene!
....in caso contrario non saprei :D



tornando al discorso valutativo sul lavoro di "replicare":

..se tutti considerassimo "meritevole" il sudore che si spende nel "replicare" avremmo senz'altro più rispetto reciproco

se io mi levassi il cappello dinanzi ad usque bonanima per ciò che fa, ammettendo che si fa il mazzo tanto nel "replicare" ciò che è di suo gusto, eviterei il grosso dell'attrito comunicativo...

credo che se tutti interiorizzassimo ciò ci si capirebbe meglio

.................

altra cosa è discutere e scontrarsi su "quello" che si sta replicando

se io mi scontro con una persona stimata (per i motivi sopra) sui contenuti tecnici divergenti...è lecito anche ironizzare e polemizzare...ma con IMPLICITO rispetto...e conseguente civiltà intrinseca

perché rispetto implicito?
perché io..a prescindere dal lavoro che faccio...rispetto chi fa altro...e lavora uguale...
poi se il lavoro è A REGOLA D'ARTE..SEPPUR DIVERSO DAL MIO..la stima è spontanea

tutto qui :)

Gran bel post che quoto.
Però non ho capito bene l'intento del 3d, aspetto di chiarirmi le idee prima di postare minkyate  :)
l'intento era di pacificare gli animi...
della serie: pratichi ciò che non è di mio gusto? bene...tanto di cappello uguale per il tuo impegno e per la tua acquisizione di qualità inerenti ciò che non mi garba...

poi il resto è inerente al concetto di replicare...
come?

per esempio...se jedi replica adattando quel che impara e rienterpretandolo per poter poi convivere con kali e quant'altro...bene per lui

io la vedo difficile....

soprattutto ora che a quanto pare dovrò rinunciare ad un pò di cose praticate per anni...proprio perché non mi va di mescolare troppo...e proprio perchè credo che il metodo migliore sia concentrarsi anche solo su una tecnica...sviscerandola in TUTTI I SUOI LIVELLI...poi naturalmente si va oltre...sempre che ci sia data possibilità

tutto qui


ciò non esclude il rispetto per le scelte degli altri

ps: non ho postato questa discussione per farmi dare ragione...non mi riempie la ragione...ne mi appaga... ultimamente

ciao :)

Capito, e ti ringrazio per la precisazione.  :)

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sotutsu

Re: concetto di "replicare"
« Reply #17 on: June 07, 2010, 17:09:07 pm »
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A perer mio, fare arti marziali diverse è come dire che si fanno movimenti diversi ed è come dire che si fa un passo, si alza un braccio, ci si siede, si cade, ci si rialza ecc.
Ora io credo che se uno impara a fare un passo nel taiji e poi prova a farlo nel karate, potrà poi farlo quando esce dalla palestra e sale in auto, sempre un passo sarà.
Onde per cui se il taiji m'insegna a fare un passo, alzare un braccio, fare un giro su me stesso, e se in giro per il mondo dovrò fare un passo, alzare un braccio, o fare un giro su me stesso, lo farò come lo imparato in palestra facendo taiji. Perché mai se invece faccio Kali dovrei alzare quel braccio alla c.... Credo e spero che lo alzerò sempre nel modo in cui il taiji me lo ha insegnato.
Altrimenti dovremmo immaginare che uno che pratica più di un'arte marziale, quando si alza la mattina, dovrà decidere se camminare taiji o muay tai oppure judo o karate ecc.
Mi sembra paradossale e dopo un po' porta alla schizofrenia.
Non è più logico pensare che il taiji come anche le altre arti marziali dovrebbero insegnarti come fare un passo nel miglior modo possibile, stare in equilibrio nel miglior modo possibile, girarsi nel miglior modo, in definitiva muoversi e stare fermi nel miglior modo possibile?
Sicchè dovrebbero distinguersi solo per il cosa si fa e non per il come lo si fa?
Il miglior modo di fare una cosa sarà o no, solo e unico?
Oppure ci sono diversi migliori modi a seconda dell'arte marziale?
Non è più facile pensare che se un'arte marziale (o meglio chi te la insegna) ti spiega come alzare un braccio in modo diverso da un altro e noti che quel modo (fatto da chi insegna) e meno efficiente di un altro (perché hai messo le mani addosso a tutti e due e li hai sentiti i due modi) è perché uno almeno dei due sta sbagliando?

Sarà capitato a tutti di vedere un judoka muoversi, un aikidoka, un karateka, in alcuni stage vi posso assicurare che ci si accorgeva che cosa praticavano. Credo che capiti tuttora. Questa è la dimostrazione del fatto che stanno praticando almeno due su tre (io credo tutti e tre) in modo sbagliato. Il modo di camminare è uno e uno soltanto e dovrebbe essere simile per ogni essere umano.
 :D

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sotutsu

Re: concetto di "replicare"
« Reply #18 on: June 07, 2010, 17:19:14 pm »
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Insetto...! Dare raggione a qualcuno...non ho nessun problema...! Per me replicare.., vuol dire cercare di diventare come qualcuno..., in questo caso il tuo maestro... Io non ho mai voluto diventare ne come Xu ne come nessun altro... Sono e saranno sempre grandi esempi per me... Ma non cerchero di diventare mai come loro..., ne tanto di praticare...la loro arte come loro... Io pratico anche Kali silat e j.k.d. e il Maestro Maltese quello che so.., me lo ha insegnato lui... Ma come modi di pratica...e insegnamento non centriamo una fava....! Io imparo...e poi quello che imparo lo sviluppo a modo mio... Se si continua a replicare..., dove puo stare il miglioramento con il tempo dell'arte stessa...!? Cosi..., in questo caso..., l'arte pian piano, andrebbe sia persa...sia fossilizzata... Poi ciascuno pratica ed impara a modo suo...!
Quoto!
Aggiungo che, secondo me, chi t'insegna e come se ti facesse vedere una bozza (perché tu vedi solo quella) di quello che devi fare, spetta a te fare il disegno finito, quindi non proverai mai a replicare, perché quello che cerchi di fare è il disegno non la bozza. In più il disegno lo fai sempre nuovo ovunque.
P.S. Che filosofo!  ;)
P.S. 2 Cavolo penso di aver ripetuto quelo che hai detto tu