Interpretazione dei kata

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Offline Davide.c

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Re:Interpretazione dei kata
« Reply #15 on: May 20, 2011, 15:10:20 pm »
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Io l'ho detto tremila volte. I kata fatti completi a Okinawa, ai vecchi tempi, almeno da Miyagi non si facevano, in qualunque intervista ai vecchi allievi si vada a vedere, è sempre questo il dato di fatto. se partiamo da questa assunzioen capiamo che la logica delle 3 K tanto cara al karate odierno già è qualcosa di esterno a quello che era il kaarte di una volta
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Fanchinna

Re:Interpretazione dei kata
« Reply #16 on: May 20, 2011, 15:11:31 pm »
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il kata serve a modificare da dentro
ma oggi c'è troppa fretta

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Offline Paguro49

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Re:Interpretazione dei kata
« Reply #17 on: May 20, 2011, 15:11:48 pm »
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Sò per certo che la Gallina è nata prima dell'uovo :nin: :nin: :nin: :nin: :nin: :nin:
Da dove è nata la Gallina? Beh ma da un uovo! 8) 8) 8) 8)
Che domande :nono: :nono: :nono: :nono: :nono: :hakama:
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Offline Hitotsu

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Re:Interpretazione dei kata
« Reply #18 on: May 20, 2011, 15:14:06 pm »
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penso sia il contrario,il kata nasce dai kihon....


Bhe mettendo in discussione lo scopo di tramandare i kata, certamente se lo studio del kihon prevede (e può farlo) le stesse tecniche inserite nel kata, l'obiettivo è lo stesso.

Probabilmente, la trasmissione era migliore attraverso uno schema precostituito. Come detto una sorte di libro.
Se nell'antichità non lo facevano era solo perchè in testa avevano tutto...ma una volta non si lasciavano nemmeno documenti scritti...(anche perchè in pochi sapevano leggere).
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Offline nameganai

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Re:Interpretazione dei kata
« Reply #19 on: May 20, 2011, 15:18:54 pm »
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penso sia il contrario,il kata nasce dai kihon....


Bhe mettendo in discussione lo scopo di tramandare i kata, certamente se lo studio del kihon prevede (e può farlo) le stesse tecniche inserite nel kata, l'obiettivo è lo stesso.

Probabilmente, la trasmissione era migliore attraverso uno schema precostituito. Come detto una sorte di libro.
Se nell'antichità non lo facevano era solo perchè in testa avevano tutto...ma una volta non si lasciavano nemmeno documenti scritti...(anche perchè in pochi sapevano leggere).

probabilmente anche perchè un tempo non praticavano il Budo un paio di volte alla settimana,dalle 19,30 alle 21,00.....avevano la tessera giornaliera forse...
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Offline Paguro49

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Re:Interpretazione dei kata
« Reply #20 on: May 20, 2011, 15:23:15 pm »
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penso sia il contrario,il kata nasce dai kihon....


Bhe mettendo in discussione lo scopo di tramandare i kata, certamente se lo studio del kihon prevede (e può farlo) le stesse tecniche inserite nel kata, l'obiettivo è lo stesso.

Probabilmente, la trasmissione era migliore attraverso uno schema precostituito. Come detto una sorte di libro.
Se nell'antichità non lo facevano era solo perchè in testa avevano tutto...ma una volta non si lasciavano nemmeno documenti scritti...(anche perchè in pochi sapevano leggere).

probabilmente anche perchè un tempo non praticavano il Budo un paio di volte alla settimana,dalle 19,30 alle 21,00.....avevano la tessera giornaliera forse...
Prima di Funakoshi, della JKA, dell'ingresso nelle università, la pratica era diversa sotto moltissimi aspetti, a partire dal fatto che, un maestro non doveva occuparsi di 50, 100 e più allievi, ne aveva 2 o 3 e li seguiva con una meticolosità e una attenzione del tutto differente, più sui dettagli, più personalizzata.
Poi la pratica poteva essere più o meno quotidiana, a seconda degli impegni, degli scopi che uno aveva e delle esigenze, ma anche solo 2 volte a settimana, con un maestro (magari fondatore) che ti segue personalmente senza dover badare ad altri 50.....beh una certa differenza la fa ;)
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Re:Interpretazione dei kata
« Reply #21 on: May 20, 2011, 15:28:06 pm »
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penso sia il contrario,il kata nasce dai kihon....


Bhe mettendo in discussione lo scopo di tramandare i kata, certamente se lo studio del kihon prevede (e può farlo) le stesse tecniche inserite nel kata, l'obiettivo è lo stesso.

Probabilmente, la trasmissione era migliore attraverso uno schema precostituito. Come detto una sorte di libro.
Se nell'antichità non lo facevano era solo perchè in testa avevano tutto...ma una volta non si lasciavano nemmeno documenti scritti...(anche perchè in pochi sapevano leggere).

probabilmente anche perchè un tempo non praticavano il Budo un paio di volte alla settimana,dalle 19,30 alle 21,00.....avevano la tessera giornaliera forse...
Prima di Funakoshi, della JKA, dell'ingresso nelle università, la pratica era diversa sotto moltissimi aspetti, a partire dal fatto che, un maestro non doveva occuparsi di 50, 100 e più allievi, ne aveva 2 o 3 e li seguiva con una meticolosità e una attenzione del tutto differente, più sui dettagli, più personalizzata.
Poi la pratica poteva essere più o meno quotidiana, a seconda degli impegni, degli scopi che uno aveva e delle esigenze, ma anche solo 2 volte a settimana, con un maestro (magari fondatore) che ti segue personalmente senza dover badare ad altri 50.....beh una certa differenza la fa ;)

appunto...
e quando questo status è venuto a mancare...sono saltati fuori i kata come fonte di verità assoluta...


(oddio cos'ho detto... :o )
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Re:Interpretazione dei kata
« Reply #22 on: May 20, 2011, 15:30:30 pm »
0
il giappo-maestro del mio italo-maestro dice sempre che i kata sono robe fatte per gli occidentali...
Per occidentali non so, ma di sicuro c'è qualcosa sotto...

Io l'ho detto tremila volte. I kata fatti completi a Okinawa, ai vecchi tempi, almeno da Miyagi non si facevano, in qualunque intervista ai vecchi allievi si vada a vedere, è sempre questo il dato di fatto. se partiamo da questa assunzioen capiamo che la logica delle 3 K tanto cara al karate odierno già è qualcosa di esterno a quello che era il kaarte di una volta
Concordo.

Inoltre nemmeno il fatto che siamo dopolavoristi giustifica tale approccio, visto che in tutte le altre discipline (e perfino in diverse scuole di Kakuto Karate moderne che spaccano) ci sono dopolavoristi che raggiungono ottimi livelli senza kata alla maniera "tradizionale".
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Re:Interpretazione dei kata
« Reply #23 on: May 20, 2011, 15:57:37 pm »
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il giappo-maestro del mio italo-maestro dice sempre che i kata sono robe fatte per gli occidentali...
Per occidentali non so, ma di sicuro c'è qualcosa sotto...

Io l'ho detto tremila volte. I kata fatti completi a Okinawa, ai vecchi tempi, almeno da Miyagi non si facevano, in qualunque intervista ai vecchi allievi si vada a vedere, è sempre questo il dato di fatto. se partiamo da questa assunzioen capiamo che la logica delle 3 K tanto cara al karate odierno già è qualcosa di esterno a quello che era il kaarte di una volta
Concordo.

Inoltre nemmeno il fatto che siamo dopolavoristi giustifica tale approccio, visto che in tutte le altre discipline (e perfino in diverse scuole di Kakuto Karate moderne che spaccano) ci sono dopolavoristi che raggiungono ottimi livelli senza kata alla maniera "tradizionale".

il problema credo sia proprio questo...
attribuire "tradizionalità" ad una cosa relativamente moderna...
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Re:Interpretazione dei kata
« Reply #24 on: May 20, 2011, 17:10:59 pm »
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Quindi il kata oltre a non essere utilizzato nelle discipline moderne ed oltre ad essere accuratamente evitato dai preparatori sportivi, ha dubbie radici pure nel mondo del tradizionale :ohiohi:

Cara Giorgia, non so come siete messi voi del VVD, ma da noi come vedi non c'è molta uniformità :sbav:
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Fanchinna

Re:Interpretazione dei kata
« Reply #25 on: May 20, 2011, 17:12:51 pm »
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ma stiamo parlando dell'interpretazione dei kata
o di quella dei sogni?

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Offline nameganai

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Re: Re:Interpretazione dei kata
« Reply #26 on: May 20, 2011, 19:09:44 pm »
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Quindi il kata oltre a non essere utilizzato nelle discipline moderne ed oltre ad essere accuratamente evitato dai preparatori sportivi, ha dubbie radici pure nel mondo del tradizionale :ohiohi:

Cara Giorgia, non so come siete messi voi del VVD, ma da noi come vedi non c'è molta uniformità :sbav:

Credo che l'intervento di Davide C. Sia abbastanza chiaro a riguardo...

Poi dipende cosa si intende per tradizionale...

sto scrivendo dal telefonino,non badate all'ortografia per favore....
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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Interpretazione dei kata
« Reply #27 on: May 20, 2011, 19:19:57 pm »
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Quindi il kata oltre a non essere utilizzato nelle discipline moderne ed oltre ad essere accuratamente evitato dai preparatori sportivi, ha dubbie radici pure nel mondo del tradizionale :ohiohi:

Cara Giorgia, non so come siete messi voi del VVD, ma da noi come vedi non c'è molta uniformità :sbav:
:D Noi nel vovinam (ma dovrei chiedere conferma ad altri più esperti) non abbiamo molti problemi, nel senso che l'interpretazione (velocità, pause, fluidità, potenza) è lasciata molto libera (lo si nota nelle gare di forme), poi credo che almeno i primi anni si tenda ad "imitare" quella del proprio maestro.

Molto interessante leggere le vostre ipinioni, grazie!   :sur:
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