Di ritorno dall'ultima lezione di Nino a Torino, in una bella e calda domenica di luglio.
Ci troviamo alle 8.00: presenti all'appello, oltre al sottoscritto, A, G e P.
Entrambi i viaggi scorrono tranquilli: c'è poca gente in autostrada e la compagnia è piacevole (soprattutto al ritorno, quando A per un attimo si abbiocca in auto).
Giusto due parole sullo stage: Nino è notoriamente chiaro nell'esporre i concetti alla base del suo aikido. Correzioni e suggerimenti arrivano puntuali e non sono mai "invasivi". Assomiglia parecchio, nei modi di fare, al suo Maestro.
Il consueto post-lezione scorre piacevole, tra litri di birra (una bottiglia di quella preparata da D è arrivata sana e salva a casa) e cibo di ogni tipo.
Unica nota dolente della giornata: i baldi giovani che mi accompagnano mangiano come canarini.
Butto giù più roba io che loro 3 messi insieme. Una delusione indescrivibile: spero che nessuno ci abbia fatto caso, sennò i piemontesi pensano che in lombardia sono tutti come voi.
Mi aspetto progressi tangibili a breve, o la prossima volta vi lascio a casa.
Non vi si può guardare a tavola...
Altro da aggiungere? Ah si: ci siamo innamorati!
No, non tra di noi...