Indagine psicologica e arti marziali.

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Offline The Spartan

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #90 on: September 07, 2011, 09:39:44 am »
0
Abilità nel combattere mi auguro, altrimenti (vedi mio post di sopra) perde senso l'aggettivo Marziale.

l'aggettivo Marziale e' occidentale e non ne conosco il senso  :whistle:

 :P

T'hanno tenuto nella bambagia a lungo..... :P
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Offline Fabio Spencer

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #91 on: September 07, 2011, 09:42:38 am »
+1
Pongo una domanda: Il fine ultimo di una qualsiasi Disciplina che rimanda a Marte (Dio del combattimento, e non della guerra), non dovrebbe essere il COMBATTIMENTO ?
Viene definito marziale per una questione di categoria.
Per quelle orientali c'è una grossa sovrapposizione tra la parte "fisica" e quella che qualcuno definisce "filosofica"[1].
Parte che deriva, a mia stretta opinione, da una ricerca pragmatica, per non dire scientifica, ma ovviamente coerente con al visione del mondo e della natura della zona/tempo in cui tale arte si è sviluppata.
Inclusa la "contaminazione" dello zen sulle arti giapponesi (il "distacco mentale" sviluppato con certe pratiche tipiche dello zen era funzionale alla motivazione e al superare la paura della morte nei bushi).
O il taoismo per aclune discipline cinesi, se credo nel fluire del qi, nei meridiani, nel dantien, nei principi contrapposti che in continua ricerca di equilibrio originano tutto, troverò soluzioni e allenamenti che su questo si basano.
Successivamente tali discipline sono divenute semplicemente obsolete in rapporto alla tecnologia di guerra.
Queste pratiche sono diventate quindi un mezzo per migliorare se stessi, almeno per quanto riguarda i -do giapponesi.
Quindi l'idea è di fare introspezione, autoascolto ed "analisi" (quindi si presume arrivare all'automigliormaneto) TRAMITE il combattimento.
Combattimento che se finalizzato a questo può essere più o meno regolamentato, più o meno ritualizzato.
Quindi secondo me più che il fine, per certe discipline il combattimento è un mezzo.
Onestamente se il mio unico fine fosse il combattimento inteso come rendere inoffensivo un eventuale nemico il più velocemente possibile minimizzando il mio rischio andrei in giro armato di tazer (sapendo comunque che potrei in correre in guai legali).
Ti prego di considerare che questo mio ultimo esempio è un po' esagerato solo per rendere meglio l'idea, non per polemizzare.

 1. non uso le virgolette in senso dispregiativo, ma perchè secondo me queste definizioni, per quanto utilia categorizzare, non rendono a pieno l'idea.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Sunny K

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #92 on: September 07, 2011, 09:49:31 am »
0
Pongo una domanda: Il fine ultimo di una qualsiasi Disciplina che rimanda a Marte (Dio del combattimento, e non della guerra), non dovrebbe essere il COMBATTIMENTO ?

O il taoismo per aclune discipline cinesi, se credo nel fluire del qi, nei meridiani, nel dantien, nei principi contrapposti che in continua ricerca di equilibrio originano tutto, troverò soluzioni e allenamenti che su questo si basano.


Piccola precisazione, la MTC è contigua in senso spaziale e diacronico al taoismo, ma ben si guardano dal coincidere. Ci sono tradizioni afferenti al taoismo che  hanno cercato l'immortalità con l'alchimia interna (o esterna), e altre che  hanno deriso apertamente chi cerca la longevità tramite simili pratiche  ;)

Ergo, se un taoista (parliamo sempre al passato) praticava qiqong, lo faceva in quanto cinese e non in quanto taoista.
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Offline Kufù

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #93 on: September 07, 2011, 09:51:49 am »
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Abilità nel combattere mi auguro, altrimenti (vedi mio post di sopra) perde senso l'aggettivo Marziale.
l'aggettivo Marziale e' occidentale e non ne conosco il senso  :whistle:
 :P
T'hanno tenuto nella bambagia a lungo..... :P

e per molto ancora mi terranno  :=)
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline Saburo Sakai

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #94 on: September 07, 2011, 11:34:19 am »
0
Pongo una domanda: Il fine ultimo di una qualsiasi Disciplina che rimanda a Marte (Dio del combattimento, e non della guerra), non dovrebbe essere il COMBATTIMENTO ?
Viene definito marziale per una questione di categoria.
Per quelle orientali c'è una grossa sovrapposizione tra la parte "fisica" e quella che qualcuno definisce "filosofica"[1].
Parte che deriva, a mia stretta opinione, da una ricerca pragmatica, per non dire scientifica, ma ovviamente coerente con al visione del mondo e della natura della zona/tempo in cui tale arte si è sviluppata.
Inclusa la "contaminazione" dello zen sulle arti giapponesi (il "distacco mentale" sviluppato con certe pratiche tipiche dello zen era funzionale alla motivazione e al superare la paura della morte nei bushi).
O il taoismo per aclune discipline cinesi, se credo nel fluire del qi, nei meridiani, nel dantien, nei principi contrapposti che in continua ricerca di equilibrio originano tutto, troverò soluzioni e allenamenti che su questo si basano.
Successivamente tali discipline sono divenute semplicemente obsolete in rapporto alla tecnologia di guerra.
Queste pratiche sono diventate quindi un mezzo per migliorare se stessi, almeno per quanto riguarda i -do giapponesi.
Quindi l'idea è di fare introspezione, autoascolto ed "analisi" (quindi si presume arrivare all'automigliormaneto) TRAMITE il combattimento.
Combattimento che se finalizzato a questo può essere più o meno regolamentato, più o meno ritualizzato.
Quindi secondo me più che il fine, per certe discipline il combattimento è un mezzo.
Onestamente se il mio unico fine fosse il combattimento inteso come rendere inoffensivo un eventuale nemico il più velocemente possibile minimizzando il mio rischio andrei in giro armato di tazer (sapendo comunque che potrei in correre in guai legali).
Ti prego di considerare che questo mio ultimo esempio è un po' esagerato solo per rendere meglio l'idea, non per polemizzare.
 1. non uso le virgolette in senso dispregiativo, ma perchè secondo me queste definizioni, per quanto utilia categorizzare, non rendono a pieno l'idea.

Ottime considerazioni
Lo spirito viene prima della tecnica.


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Offline Kufù

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #95 on: September 07, 2011, 11:34:44 am »
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Quindi secondo me più che il fine, per certe discipline il combattimento è un mezzo.

condivido

addirittura uno che e' bravo nel combattimento (e' un mezzo che) mi puo' aiutare a migliorare la mia abilita' nell'eludere le sue tecniche e darmela a gambe subito dopo
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline Fabio Spencer

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #96 on: September 07, 2011, 11:35:17 am »
0
Pongo una domanda: Il fine ultimo di una qualsiasi Disciplina che rimanda a Marte (Dio del combattimento, e non della guerra), non dovrebbe essere il COMBATTIMENTO ?

O il taoismo per aclune discipline cinesi, se credo nel fluire del qi, nei meridiani, nel dantien, nei principi contrapposti che in continua ricerca di equilibrio originano tutto, troverò soluzioni e allenamenti che su questo si basano.


Piccola precisazione, la MTC è contigua in senso spaziale e diacronico al taoismo, ma ben si guardano dal coincidere. Ci sono tradizioni afferenti al taoismo che  hanno cercato l'immortalità con l'alchimia interna (o esterna), e altre che  hanno deriso apertamente chi cerca la longevità tramite simili pratiche  ;)

Ergo, se un taoista (parliamo sempre al passato) praticava qiqong, lo faceva in quanto cinese e non in quanto taoista.
Ciao Sunny.
Non ho capito se la mia imprecisione secondo te rende scorretta la conclusione del mio ragionamento.
Se volessi spiegarmelo mi faresti una cortesia.
Grazie comunque per la precisazione.
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Offline Kufù

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #97 on: September 07, 2011, 11:41:29 am »
0
Non ho capito se la mia imprecisione secondo te rende scorretta la conclusione del mio ragionamento.

ci faceva notare che meridiani e qigong derivano dalla medicina tradizionale e non dal taoismo ma non rende scorretta la conclusione del tuo ragionamento
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Offline Bellerofönte

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #98 on: September 07, 2011, 11:43:27 am »
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Pongo una domanda: Il fine ultimo di una qualsiasi Disciplina che rimanda a Marte (Dio del combattimento, e non della guerra), non dovrebbe essere il COMBATTIMENTO ?
Viene definito marziale per una questione di categoria.
Per quelle orientali c'è una grossa sovrapposizione tra la parte "fisica" e quella che qualcuno definisce "filosofica"[1].
Parte che deriva, a mia stretta opinione, da una ricerca pragmatica, per non dire scientifica, ma ovviamente coerente con al visione del mondo e della natura della zona/tempo in cui tale arte si è sviluppata.
Inclusa la "contaminazione" dello zen sulle arti giapponesi (il "distacco mentale" sviluppato con certe pratiche tipiche dello zen era funzionale alla motivazione e al superare la paura della morte nei bushi).
O il taoismo per aclune discipline cinesi, se credo nel fluire del qi, nei meridiani, nel dantien, nei principi contrapposti che in continua ricerca di equilibrio originano tutto, troverò soluzioni e allenamenti che su questo si basano.
Successivamente tali discipline sono divenute semplicemente obsolete in rapporto alla tecnologia di guerra.
Queste pratiche sono diventate quindi un mezzo per migliorare se stessi, almeno per quanto riguarda i -do giapponesi.
Quindi l'idea è di fare introspezione, autoascolto ed "analisi" (quindi si presume arrivare all'automigliormaneto) TRAMITE il combattimento.
Combattimento che se finalizzato a questo può essere più o meno regolamentato, più o meno ritualizzato.
Quindi secondo me più che il fine, per certe discipline il combattimento è un mezzo.
Onestamente se il mio unico fine fosse il combattimento inteso come rendere inoffensivo un eventuale nemico il più velocemente possibile minimizzando il mio rischio andrei in giro armato di tazer (sapendo comunque che potrei in correre in guai legali).
Ti prego di considerare che questo mio ultimo esempio è un po' esagerato solo per rendere meglio l'idea, non per polemizzare.
 1. non uso le virgolette in senso dispregiativo, ma perchè secondo me queste definizioni, per quanto utilia categorizzare, non rendono a pieno l'idea.

Ma figurati, nessuna polemica, anzi.
Guarda anche secondo me il combattimento non è il fine ma il mezzo per, a seconda dei casi e delle epoche  :gh: : sopravvivere, vivere, vincere, migliorare fisicamente ecc.
Quello che volevo chiedere io è se alcune discipline orientali e non, che non prevedono il combattimento con un avversario non collaborativo, siano erroneamente chiamate Arti Marziali.

Scusate l'ortografia, ho un Nokia del 2001 ma sono di fretta.
« Last Edit: September 07, 2011, 11:47:06 am by -BellerofontE- »
"Costantemente mantenersi presenti dentro la propria pelle, esercitarsi, avere una condotta particolare, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere."

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Offline Kufù

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #99 on: September 07, 2011, 11:45:31 am »
0
siano chiamate erroneamente chiamate Arti Marziali

si, e' possibile, puoi chiamarle "arti teoriche" XD
« Last Edit: September 07, 2011, 11:48:34 am by Kungfuka »
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.


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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #100 on: September 07, 2011, 12:38:33 pm »
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Non ho capito se la mia imprecisione secondo te rende scorretta la conclusione del mio ragionamento.

ci faceva notare che meridiani e qigong derivano dalla medicina tradizionale e non dal taoismo ma non rende scorretta la conclusione del tuo ragionamento
grazie.
Sono un po' ignorante sull'argomento, per cui non capivo.
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