Premetto che sono daccordo con molti interventi, che insieme, contribuiscono a dare il quadro generale del "pugno segreto dell'avvitatore a batteria"
Io quando alleno il pugno, sia in kata che in kihon, faccio la mia bella rotazione di 180°, questo aiuta a stabilizzare il colpo, a colpire meglio di seiken salavaguardando così il mignolino, a stabilizzare il kime nel colpo, che deve essere istantaneo, non prolungato ed accompagnato da un lungo urlo come fanno i garateki.
In kumite il pugno ruota comunque, ma solo di 45° circa, dato che il pugno in guardioa è verticale, ma colpisce più o meno parallelo al suolo, anche in base alla tecncia ed al momento, non definibili in quanto toalmente variabili, sia in relazione al compagno che all'istante in cui si tira.
Ho fatto caso che, con il pugno parallelo al suolo, il petto si stringe leggermente di più, ed interviene un pochino il tricipite, inoltre l'avambraccio è meglio contratto, credo che queste cose siano molto importanti, soprattutto per salvaguardare le articolazioni, non ultima quella del polso, molto esposta.
Sapete tutti cosa significa tirar pugnoi al sacco senza strigere al massimo il pugno, impegnando così i tensori distali.