Veramente i video li ho cercati a memoria tra quelli che mi ricordavo e te li ho postati senza rivederli per intero.
Per quando mi ricordo, i primi tre sono stralci di lezione in modo meno preordinato del classico allenamento a coppie tramite sequenze e, pur non capendo ovviamente una parola di quel che dice, presumo spieghi alcune idee sull'accorciare e faccia prendere familiarità all'allievo in pratica con un drills abbastanza libero (soprattutto per l'allievo, l'istruttore bene o male dà stimoli solo in qualche caso dichiarati ma comunque trattenendosi) che va nella direzione della libertà dello sparring e a tratti mi pare ci fosse sparring condizionato vero e proprio seppur sempre con controllo del bastone sfiorando senza scaricare il colpo.
Quelli a distanza medio-corta sono esercizi per l'apprendimento libero, non tirano a piena potenza ma non è neppure collaborativo. Hai ragione a dire che è per l'allenamento di skills ma infatti nell'ottica filippina contano più quelli della tecnica codificata. In quel caso lavorano ore e ore sulla corta distanza per prenderne familiarità e attitudine per ottimizzare quella che nel combattimento risulta essere una frazione di secondo in cui troveranno il varco per entrare tra le opposizioni e gli attacchi avversi e concludere in fretta.
Sono gli attributi psicofisici che fanno funzionare qualsiasi cosa o niente.
Per la scampagnata nel bosco è una modalità di confronto e di testare se stessi e quanto studiato. Non è per tutti ma rispetto e non vedo affatto male chi lo fa. Bene o male vedo che si stanno confrontando consapevoli di quello che fanno (per il quale comunque si preparano senza improvvisarsi) e dei rischi che si prendono da adulti consenzienti, non lo intendo comunque come un combattimento reale perchè non tirano ad ammazzarsi e per di più in un clima più amichevole e con infinitamente meno celodurismo di altri confronti ben meno seri e meno realistici dove magari qualcuno cerca di fare lo “splendido”.
Su mulinelli e mezzi mulinelli ho più difficoltà a risponderti. Nel kali c'è poca codifica, le bastonate sono bastonate e basta: io ho visto gli angoli a definire le linee di offesa (una decina o poco più, a seconda dello stile, da cui poi ti ricavi tutte le altre così come nel pugilato da 3 colpi ti ricavi tutte le linee d'offesa con impatto la superficie frontale del guantone) e modalità frustato e passante (se dopo l'impatto fai tornare il bastone da dove è partito o lo vai a caricare dal lato opposto). Capito queste quattro cose in croce e relativamente poco altro più che chiedere a te stesso o all'insegnante altre info ti tocca tirare milioni di volte e in tutte le salse/condizioni che passano per la testa, sia da solo sia con i compagni, per cercare di padroneggiare sempre più il maneggio
A parte alcuni concetti base hai in sostanza una buona libertà di fare come ti pare, ogni maestro può avere punti di vista diversi. Va bene tutto purchè funzioni o tu riesca a farlo funzionare. Concetti base, rispetto ad altre am più codificate c'è una discreta anarchia con la tendenza della legge del più forte.
Ci sono bastonate con linee ampie o strettissime a seconda delle esigenze della situazione, in generale le linee dovrebbero essere sempre il più economiche possibile in relazione alla necessità del momento.
Per esempio le bastonate molto ampie (quelle che spesso preferiscono mostrare nel kali confenzionato per Holliwood nella marea di film dove organizzano le scenografie di combattimento armato o disarmato partendo dal kali) sono usate spesso per familiarizzare con i movimenti per didattica oppure intese per scenari multipli a gioco largo per avere maggiore superficie protettiva con la bastonata (volteggio) a scopo difensivo.
A parte quello legato al riscaldamento a inizio lezione, il twirling relativamente scenografico che può scappare pure me fuori misura nello sparring fa appunto solo scena per cazzeggio.
Con un po' più di serietà, a partire dall'ingaggio in poi, quelli che comodità scolastica vengono associate spesso ai cerchi dovrebbero diventare sempre più economiche, una retta dal punto di partenza della punta del bastone al bersaglio. Non può venire un gioco stretto come quello col coltello perchè col bastone hai bisogno di un minimo di inerzia e caricamento ma la direzione per certi versi non è concettualmente poi così distante come può apparire dall'esterno.