Perché TOKI è stato sempre il mio preferito

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Offline Andy

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #30 on: October 30, 2011, 14:13:12 pm »
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Trovo che Bingo Bongo sia uno dei praticanti di Arti Marziali Tradizionali più sinceri che io abbia mai incontrato.
I miei complimenti.

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Offline Bingo Bongo

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #31 on: October 30, 2011, 14:22:04 pm »
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Bhe' ma se vuoi parlare si superpoteri, di energia,di universo, di "Inserirsi in un movimento", non puoi dire di restare sul pratico ed evitare discussioni "complicate"   :)

Hai ragione. E' complicato perché anche i soli termini della discussione "energia", "universo" e anche "pratico" richiederebbero ognuna non un topic, ma un forum a parte :)
Però il limite fra realtà e fantasia mi è sconosciuto.
In logica del pensiero e statistica si usa la classica frase "Tutti i corvi sono neri" per distinguere fra una verità assoluta (Tutti i corvi dell'Universo sono neri? Magari da qualche parte ci sono corvi bianchi)
e una verità fattuale: statisticamente tutti i corvi visti finora sono neri.
Voglio dire che una cosa che vale per tutti non significa che valga per Tutti.

Quote
Cosi' come non puoi imporre come dimensione della discussione la tua idea sul movimento (sulle energie e sul senso della pratica), e' una tua idea,non puo' essere accetata come base comune  :)
Assolutamente d'accordo  :), infatti volevo foste voi a parlarmi di movimento perché io non voglio svelare i miei segreti.... XD


Quote
Se vuoi prima discutiamo sulla tua idea di movimento,ma,ovviamente,sarebbe puro campo speculativo  ;)

Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi. In entrambi i casi tengo gli addominali sempre con una leggera tensione che col tempo sparisce e diventa corretta postura.
Questo mi permette di fare kung fu quando sollevo un bicchiere, quando apro un cassetto o quando guardo la televisione. Kung Fu è abilità. Abilità in tutto non solo nel combattimento.
Il punto difficile e levarsi dalla testa che quando facciamo Arti Marziali stiamo passando da uno stato di persona che se ne stava in ufficio o a scuola a un'altro stato. No. Dobbiamo sempre fare Kung Fu.
Ma veniamo alla pratica: quando cammino questa tensione mi permette di tenere una corretta postura e di avere il controllo totale sul mio corpo.
Attenzione però che il corpo va tenuto rilassato altrimenti come dicono nel taiji ci sarà un "galleggiamento" della parte inferiore del corpo. Non mi preoccupo se sculetto perché è la fluidità del passaggio del peso da una gamba all'altra. E che io controllo al millimetro.
Bene, in questa condizione sono in grado di attaccare e difendermi (ma posso anche mettermi a ballare) perché ho il controllo completo e totale. L'allenamento specifico al combattimento mi serve solo per automatizzare la scelta della risposta al problema (nel caso specifico un problema di combattimento).
Posso fare tutto: dal ginga al wing tsun dal taiji alla thai. E lo posso fare come se stessi continuando a passeggiare. Decido io la forza, la velocità, la pesantezza o la leggerezza della tecnica. E' la velocità di questa decisione che alleno in palestra. Non alleno il controllo. Il controllo un AM lo deve avere sempre, in ogni momento. Il controllo è una qualità della mente. Questo è un segreto del kung fu. Lo si può apprendere subito o possono non bastare 100 anni di judo.
Mentre cammino la risultante è già la forza di gravità (qualcuno forse ha notato che ci tengo particolarmente alla forza di gravità) :) e la forza necessaria per non cadere a terra e mantenere il moto.
E' un contrasto. La terra restituisce il risultato di questo contrasto. Lo devo usare per combattere.
Da fermo la tecnica inizia, ma non c'è ordine temporale, con un lasciarsi andare (inserirsi nel movimento) alla forza di gravità. Cedo, e la tecnica risultante sarà ancora il risultato di questo contrasto. A questo punto posso combattere come se stessi passeggiando. Decido io se correre oppure no. Non la tecnica.
Ci sono qualità che si possono apprendere subito o non apprendere mai. Questo è un altro segreto  :)
Il tema mi interessa molto ed è molto più semplice di quanto può sembrare. E' come se dicessi a qualcuno di rilassarsi. E' semplicissimo, ma non c'è allenamento che tenga. O ti rilassi o non ti rilassi. Non si impara (si migliora come tutte le cose sempre di più), ma se non ci riesci può non bastare una vita. Perché è una questione di testa non di corpo.
Sicuramente aggiungerò altre cose dopo.
Per ora ciao.

Trovo che Bingo Bongo sia uno dei praticanti di Arti Marziali Tradizionali più sinceri che io abbia mai incontrato.
I miei complimenti.
:) Grazie.









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Offline bushi highlander

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #32 on: October 30, 2011, 15:33:11 pm »
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Anche se mi fate venire il mal di testa, mi tocca seguire. :) :) :)
Tas e tira!

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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #33 on: October 30, 2011, 15:45:42 pm »
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Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi.


No, è impossibile stare fermo, ti muovi sempre. Anche quando dormi, respiri (espandi il torace), il cuore ti pulsa e il sangue ti scorre (ma ovviamente è un movimento interno).
Solo quando sei morto non ti muovi più.

My 2 cents... ma spero che tu ci possa comprare lo stesso qualcosa di utile  :)
Fondatore dell'omonimo sistema di difesa personale!

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3886.0

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Offline Bingo Bongo

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #34 on: October 30, 2011, 16:08:13 pm »
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No, è impossibile stare fermo, ti muovi sempre. Anche quando dormi, respiri (espandi il torace), il cuore ti pulsa e il sangue ti scorre (ma ovviamente è un movimento interno).
Solo quando sei morto non ti muovi più.

My 2 cents... ma spero che tu ci possa comprare lo stesso qualcosa di utile  :)


L'hai presa alla lettera eh?  :) Fa un pò filosofia: "Non posso immergere due volte il piede nello stesso fiume"...Perché la seconda volta il fiume non sarà più lo stesso. Ma davvero non si era capito cosa intendevo?  :)
Però hai ragione, qualcosa si muove sempre.
Anzi, forzando un pò, posso aggiungere che se la trasformazione produce movimento allora ti muovi pure da morto.
Conoscevo un cacciatore piemontese di nome Poldo di quelli che vivevano tagliando legna e mangiando selvaggina che mi disse: "Quando morirò i vermi mi mangeranno, poi gli uccelli mangerenno i vermi e io volerò"...Me l'ha detta con gli occhi lucidi e quindi ho evitato di aggiungere che un cacciatore avrebbe sparato all'uccello...

Comunque spero si sia capito nel post precedente cosa intendevo fra lo stare fermi e in movimento.
Anche perché non vorrei, in palestra, ordinare di stare fermi e qualche furbetto dal fondo mi rispondesse "non posso"  :)




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Offline Hung-gio

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #35 on: October 31, 2011, 09:06:12 am »
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Comunque una domanda buttata li, perchè accontentarsi di diventare Toki e non aspirare a Goku SS di IV livello? Cioè se secondo te è possibile diventare il primo , quale limitazione c'è a diventare come il secondo ?

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Offline Bingo Bongo

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #36 on: October 31, 2011, 12:39:29 pm »
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Comunque una domanda buttata li, perchè accontentarsi di diventare Toki e non aspirare a Goku SS di IV livello? Cioè se secondo te è possibile diventare il primo , quale limitazione c'è a diventare come il secondo ?

Se siamo d'accordo che diventare Toki non significa farmi crescere i capelli blu non conosco Goku SS di IV livello e quindi non saprei dirti se sia possibile.
Ma quando parlo di diventare come Toki intendo diventare ciò che Toki rappresenta: la fusione fra esterno e interno.
Il controllo non solo del corpo (nel corpo ci metto anche l'energia), ma dello spirito.
Seguo ciò che i fondatori delle Arti Marziali mi hanno insegnato e mi hanno insegnato che l'obiettivo è l'Unione, che l'Energia va accumulata per poter essere utilizzata.
Se pensi, osservando Goku SS di IV livello, che rispetti i principi e i concetti sull'Energia (Toki li rispetta), che la storia delle Arti Marziali ci ha tramandato, allora puoi diventare come lui.

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #37 on: November 01, 2011, 19:45:56 pm »
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Bhe' ma se vuoi parlare si superpoteri, di energia,di universo, di "Inserirsi in un movimento", non puoi dire di restare sul pratico ed evitare discussioni "complicate"   :)

Hai ragione. E' complicato perché anche i soli termini della discussione "energia", "universo" e anche "pratico" richiederebbero ognuna non un topic, ma un forum a parte :)
Però il limite fra realtà e fantasia mi è sconosciuto.
In logica del pensiero e statistica si usa la classica frase "Tutti i corvi sono neri" per distinguere fra una verità assoluta (Tutti i corvi dell'Universo sono neri? Magari da qualche parte ci sono corvi bianchi)
e una verità fattuale: statisticamente tutti i corvi visti finora sono neri.
Voglio dire che una cosa che vale per tutti non significa che valga per Tutti.


--->epistemologia bayesiana FTW  :gh:


Diciamo che l'aggiornamento di probabilita' ci da un margine di sicurezza in cui muoverci per non finire in una dimensione in cui non si puo' dire nulla.


Certo la teoria di creazione di modelli di mondo obbliga in un certo qual modo a dire che l'immaginazione (o finzione) ha un ruolo attivo nella creazione della nostra realta', ma la discussione serve proprio a poter creare uno spazio di vita comune intersoggettiva.
Altrimenti e' solipsismo.

E quindi non ha nemmeno senso venire a parlare su un forum  XD



Quote
Se vuoi prima discutiamo sulla tua idea di movimento,ma,ovviamente,sarebbe puro campo speculativo  ;)

Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi. In entrambi i casi tengo gli addominali sempre con una leggera tensione che col tempo sparisce e diventa corretta postura.
Questo mi permette di fare kung fu quando sollevo un bicchiere, quando apro un cassetto o quando guardo la televisione. Kung Fu è abilità. Abilità in tutto non solo nel combattimento.
Il punto difficile e levarsi dalla testa che quando facciamo Arti Marziali stiamo passando da uno stato di persona che se ne stava in ufficio o a scuola a un'altro stato. No. Dobbiamo sempre fare Kung Fu.
Ma veniamo alla pratica: quando cammino questa tensione mi permette di tenere una corretta postura e di avere il controllo totale sul mio corpo.
Attenzione però che il corpo va tenuto rilassato altrimenti come dicono nel taiji ci sarà un "galleggiamento" della parte inferiore del corpo. Non mi preoccupo se sculetto perché è la fluidità del passaggio del peso da una gamba all'altra. E che io controllo al millimetro.
Bene, in questa condizione sono in grado di attaccare e difendermi (ma posso anche mettermi a ballare) perché ho il controllo completo e totale. L'allenamento specifico al combattimento mi serve solo per automatizzare la scelta della risposta al problema (nel caso specifico un problema di combattimento).
Posso fare tutto: dal ginga al wing tsun dal taiji alla thai. E lo posso fare come se stessi continuando a passeggiare. Decido io la forza, la velocità, la pesantezza o la leggerezza della tecnica. E' la velocità di questa decisione che alleno in palestra. Non alleno il controllo. Il controllo un AM lo deve avere sempre, in ogni momento. Il controllo è una qualità della mente. Questo è un segreto del kung fu. Lo si può apprendere subito o possono non bastare 100 anni di judo.
Mentre cammino la risultante è già la forza di gravità (qualcuno forse ha notato che ci tengo particolarmente alla forza di gravità) :) e la forza necessaria per non cadere a terra e mantenere il moto.
E' un contrasto. La terra restituisce il risultato di questo contrasto. Lo devo usare per combattere.
Da fermo la tecnica inizia, ma non c'è ordine temporale, con un lasciarsi andare (inserirsi nel movimento) alla forza di gravità. Cedo, e la tecnica risultante sarà ancora il risultato di questo contrasto. A questo punto posso combattere come se stessi passeggiando. Decido io se correre oppure no. Non la tecnica.
Ci sono qualità che si possono apprendere subito o non apprendere mai. Questo è un altro segreto  :)
Il tema mi interessa molto ed è molto più semplice di quanto può sembrare. E' come se dicessi a qualcuno di rilassarsi. E' semplicissimo, ma non c'è allenamento che tenga. O ti rilassi o non ti rilassi. Non si impara (si migliora come tutte le cose sempre di più), ma se non ci riesci può non bastare una vita. Perché è una questione di testa non di corpo.
Sicuramente aggiungerò altre cose dopo.
Per ora ciao.

Ok,pero' non mi hai detto cosa e' movimento...


Cmq tornando alla tua visione, quello che tu descrivi non e' arte marziale ma al massimo buona propriocezione ,e ne sei consapevole nel momento in cui parli di indifferenza delle pratiche o di prendere un bicchiere.

Non mischierei le cose chiamando il movimento kung fu e viceversa, sarebbe come quando uno che ha studiato matematica dice che ogni cosa "e' matematica"; non sarebbe corretto dire che la cacca sul marciapiede e' matematica, ma piuttosto che io posso guardare ad essa attraverso il filtro della matematica...
Piu' che altro serve per non creare confusione e cercare di definire un po' meglio lo spazio intersoggettivo di cui parlavamo sopra  :)
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
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ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Offline Bingo Bongo

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #38 on: November 01, 2011, 22:15:35 pm »
0

Bhe' ma se vuoi parlare si superpoteri, di energia,di universo, di "Inserirsi in un movimento", non puoi dire di restare sul pratico ed evitare discussioni "complicate"   :)

Hai ragione. E' complicato perché anche i soli termini della discussione "energia", "universo" e anche "pratico" richiederebbero ognuna non un topic, ma un forum a parte :)
Però il limite fra realtà e fantasia mi è sconosciuto.
In logica del pensiero e statistica si usa la classica frase "Tutti i corvi sono neri" per distinguere fra una verità assoluta (Tutti i corvi dell'Universo sono neri? Magari da qualche parte ci sono corvi bianchi)
e una verità fattuale: statisticamente tutti i corvi visti finora sono neri.
Voglio dire che una cosa che vale per tutti non significa che valga per Tutti.


--->epistemologia bayesiana FTW  :gh:


Diciamo che l'aggiornamento di probabilita' ci da un margine di sicurezza in cui muoverci per non finire in una dimensione in cui non si puo' dire nulla.


Certo la teoria di creazione di modelli di mondo obbliga in un certo qual modo a dire che l'immaginazione (o finzione) ha un ruolo attivo nella creazione della nostra realta', ma la discussione serve proprio a poter creare uno spazio di vita comune intersoggettiva.
Altrimenti e' solipsismo.

In una discussione intersoggettiva si può parlare anche di cose che non si comprendono o che non possono essere formalizzate e per le quali ognuno di noi ha necessariamente la sua visione che impedisce per definizione di garantirne un'obiettività universale.
Potremmo parlare dell'Infinito come concetto metafisico e via dicendo.
Si può anche parlare si solipsismo e del suo rapporto con le teorie di Kant in particolare quelle sulla "ragion pratica", ma se ne può parlare in un forum di filosofia.
Sono d'accordo sulla probabiltà che diventa il metro per essere relativamente sicuri che in una comunicazione il nostro interlocutore capisca quello che sto dicendo (anche se la comunicazione è un altro grande temone...)
Fine OT.  :)


Quote
E quindi non ha nemmeno senso venire a parlare su un forum  XD

Quote
Se vuoi prima discutiamo sulla tua idea di movimento,ma,ovviamente,sarebbe puro campo speculativo  ;)

Questo è quello che faccio, il mio kung fu: io durante la mia vita posso fare 2 cose o stare fermo o muovermi. In entrambi i casi tengo gli addominali sempre con una leggera tensione che col tempo sparisce e diventa corretta postura.
Questo mi permette di fare kung fu quando sollevo un bicchiere, quando apro un cassetto o quando guardo la televisione. Kung Fu è abilità. Abilità in tutto non solo nel combattimento.
Il punto difficile e levarsi dalla testa che quando facciamo Arti Marziali stiamo passando da uno stato di persona che se ne stava in ufficio o a scuola a un'altro stato. No. Dobbiamo sempre fare Kung Fu.
Ma veniamo alla pratica: quando cammino questa tensione mi permette di tenere una corretta postura e di avere il controllo totale sul mio corpo.
Attenzione però che il corpo va tenuto rilassato altrimenti come dicono nel taiji ci sarà un "galleggiamento" della parte inferiore del corpo. Non mi preoccupo se sculetto perché è la fluidità del passaggio del peso da una gamba all'altra. E che io controllo al millimetro.
Bene, in questa condizione sono in grado di attaccare e difendermi (ma posso anche mettermi a ballare) perché ho il controllo completo e totale. L'allenamento specifico al combattimento mi serve solo per automatizzare la scelta della risposta al problema (nel caso specifico un problema di combattimento).
Posso fare tutto: dal ginga al wing tsun dal taiji alla thai. E lo posso fare come se stessi continuando a passeggiare. Decido io la forza, la velocità, la pesantezza o la leggerezza della tecnica. E' la velocità di questa decisione che alleno in palestra. Non alleno il controllo. Il controllo un AM lo deve avere sempre, in ogni momento. Il controllo è una qualità della mente. Questo è un segreto del kung fu. Lo si può apprendere subito o possono non bastare 100 anni di judo.
Mentre cammino la risultante è già la forza di gravità (qualcuno forse ha notato che ci tengo particolarmente alla forza di gravità) :) e la forza necessaria per non cadere a terra e mantenere il moto.
E' un contrasto. La terra restituisce il risultato di questo contrasto. Lo devo usare per combattere.
Da fermo la tecnica inizia, ma non c'è ordine temporale, con un lasciarsi andare (inserirsi nel movimento) alla forza di gravità. Cedo, e la tecnica risultante sarà ancora il risultato di questo contrasto. A questo punto posso combattere come se stessi passeggiando. Decido io se correre oppure no. Non la tecnica.
Ci sono qualità che si possono apprendere subito o non apprendere mai. Questo è un altro segreto  :)
Il tema mi interessa molto ed è molto più semplice di quanto può sembrare. E' come se dicessi a qualcuno di rilassarsi. E' semplicissimo, ma non c'è allenamento che tenga. O ti rilassi o non ti rilassi. Non si impara (si migliora come tutte le cose sempre di più), ma se non ci riesci può non bastare una vita. Perché è una questione di testa non di corpo.
Sicuramente aggiungerò altre cose dopo.
Per ora ciao.

Ok,pero' non mi hai detto cosa e' movimento...


Cmq tornando alla tua visione, quello che tu descrivi non e' arte marziale ma al massimo buona propriocezione ,e ne sei consapevole nel momento in cui parli di indifferenza delle pratiche o di prendere un bicchiere.

Non mischierei le cose chiamando il movimento kung fu e viceversa, sarebbe come quando uno che ha studiato matematica dice che ogni cosa "e' matematica"; non sarebbe corretto dire che la cacca sul marciapiede e' matematica, ma piuttosto che io posso guardare ad essa attraverso il filtro della matematica...
Piu' che altro serve per non creare confusione e cercare di definire un po' meglio lo spazio intersoggettivo di cui parlavamo sopra  :)

Non credo che tu voglia la definizione di movimento del dizionario visto che hai la grande opportunità di sapere quale sia la mia personale visione del movimento  :)
Il Kung Fu non è un'AM, ma un'AM è per forza Kung Fu.
Sono stato molto pratico e ho parlato di "leggera tensione dei muscoli addominali".
Ti assicuro che sono perfettamente in grado di distinguere una buona propriocezione (hai presente le macchinine che se non sbattono contro l'ostacolo non cambiano direzione? :) ) che ho quando non sono Kung Fu a quando ho una propriocezione perfetta e sono quindi Kung Fu.
La necessaria, cioè minimo indispensabile, di propriocezione per sollevare il bicchiere e bere non è fare Kung Fu. Significa essere normali, sani e senza problemi motori. Io invece parlo di una cosa specifica che è sollevare il bicchiere e nel farlo lo faccio con tutto il corpo, secondo i principi del Kung Fu, che mi permettono di passare con il massimo vantaggio di economia, efficacia, forze e velocità (se lo voglio) in una qualunque altra posizione. Una buona propriocezione nel sollevare il bicchiere non è sufficiente perché dovrò successivamente perdere del tempo T prima di essere abile (Kung Fu). Quindi ci sarebbe una soluzione di continuità, contravvenendo a un principio del Kung Fu, prima di tirare un calcio o fare un rotolamento. La mia posizione deve sempre essere la migliore possibile all'interno del contesto in cui si trova. Il movimento se è fatto secondo i principi del Kung Fu è Kung Fu. Un esempio? Osservate i maestri cinesi quando bevono dalla tipica ciotola. Spalle rilassate, gomito basso, braccio arrotondato e nessuna contrazione del trapezio per avvicinare la ciotola alla bocca. Una pallina di tennis di spazio sotto l'ascella. Avvicinano il braccio alla bocca e muovono il polso per bere. Prova a farlo senza bicchiere prima. Gomito basso. Io vedo tutti i giorni che si beve contraendo spalla e trapezio. Ma non stiamo colpendo niente perché dobbiamo avere i muscoli contratti? Se quando bevi il gomito è quasi all'altezza della spalla non rispetti i principi del Kung Fu. Ora, a questo punto al mio braccio se è nella posizione corretta (la più economica con il peso del bicchiere che si scarica fino a giungere a terra (quindi quella precedentemente descritta) posso dare forza, energia ed esplisività per un'azione marziale. Come posso fare questo senza dover perdere del tempo T per caricare il colpo? Per la tensione dell'addome che mi permette di avere sempre il colpo in canna.
Io dico una cosa: prova e stai fermo 10 secondi per affinare la tua propriocezione.
A me non interessa che queste cose che dico siano impopolari o per qualcuno siano poco scientifiche. Se potessi trasferirvi la sensazione di potenza che ho del mio corpo da quando applico i principi  anche quando (per esempio, perché va fatto in tutte le cose) bevo un bicchiere d'acqua lo farei.
Quello che posso fare è ringraziare quei maestri che me lo hanno insegnato.
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.

 :)

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #39 on: November 01, 2011, 22:31:24 pm »
0
Quote
...ma se ne può parlare in un forum di filosofia.

Ma come pensavo che la differenza tra le arti marziali e gli altri sport fosse proprio la componente filosofica!  :gh:




Quote
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.

Spoiler: show






Risposte "leggere" a parte, perdonami, scrivi un sacco ed intendo che ti stai impegnando per esporre la tua opinione,  ma non ho ancora capito di cosa stiamo discutendo....

Probabilmente per colpa della mia abbondante ignoranza in materia di movimento.


In ogni caso io ho sempre considerato "buono" un movimento che mi permetta di giungere ad un fine senza causarmi troppi danni.


Della questione del risparmio energetico onestamenete non mi curo,specie se bevo un bicchier d'acqua, putroppo mangiando 3 volte al giorno ho semmai il problema di consumar troppo poco...
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #40 on: November 02, 2011, 17:28:00 pm »
0
Ma come pensavo che la differenza tra le arti marziali e gli altri sport fosse proprio la componente filosofica!  :gh:
Hai ragione. Anzi ci sono Arti Marziali formalizzate a partire da concetti filosofici.
Però ogni sport ha la sua filosofia...Anche le bocce.

:)


Quote
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.

Risposte "leggere" a parte, perdonami, scrivi un sacco ed intendo che ti stai impegnando per esporre la tua opinione,  ma non ho ancora capito di cosa stiamo discutendo....
Probabilmente per colpa della mia abbondante ignoranza in materia di movimento.
In ogni caso io ho sempre considerato "buono" un movimento che mi permetta di giungere ad un fine senza causarmi troppi danni.
Della questione del risparmio energetico onestamenete non mi curo,specie se bevo un bicchier d'acqua, putroppo mangiando 3 volte al giorno ho semmai il problema di consumar troppo poco...

Scusa se scrivo tanto...Deformazione professionale e speranza di farmi capire!
Anch'io sono ignorante in movimento e non ho tempo per laurearmi in medicina sportiva. Quindi devo capire qual è il miglior movimento applicando i principi delle AM (che sono pochi e non c'è bisogno di essere laureati, questo non toglie che un bravo maestro è meglio se è anche esperto di scienze motorie).
Quindi il discorso verte se siamo abili sempre o solo in alcuni momenti della nostra vita (es. quando ci alleniamo in palestra). Un movimento "buono" è un movimento che rispetta i principi marziali? Velocità esplosiva, forza e possibilità, senza soluzione di continuità, di passare a un altro movimento? Il tema è una qualche misura il corpo e il controllo su di esso. Non un "buon" controllo, ma il controllo ottimale per rispettare i principi delle Arti Marziali. Non ci credo che preferisci bere in una postura "errata" secondo i principi delle Arti Marziali perché così consumi grassi!










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Offline Rev. Madhatter

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #41 on: November 02, 2011, 17:47:54 pm »
0
Naturlmente se qualcuno ha un modo migliore per bere un bicchiere d'acqua io provo volentieri.

Risposte "leggere" a parte, perdonami, scrivi un sacco ed intendo che ti stai impegnando per esporre la tua opinione,  ma non ho ancora capito di cosa stiamo discutendo....
Probabilmente per colpa della mia abbondante ignoranza in materia di movimento.
In ogni caso io ho sempre considerato "buono" un movimento che mi permetta di giungere ad un fine senza causarmi troppi danni.
Della questione del risparmio energetico onestamenete non mi curo,specie se bevo un bicchier d'acqua, putroppo mangiando 3 volte al giorno ho semmai il problema di consumar troppo poco...

Scusa se scrivo tanto...Deformazione professionale e speranza di farmi capire!
Anch'io sono ignorante in movimento e non ho tempo per laurearmi in medicina sportiva. Quindi devo capire qual è il miglior movimento applicando i principi delle AM (che sono pochi e non c'è bisogno di essere laureati, questo non toglie che un bravo maestro è meglio se è anche esperto di scienze motorie).
Quindi il discorso verte se siamo abili sempre o solo in alcuni momenti della nostra vita (es. quando ci alleniamo in palestra). Un movimento "buono" è un movimento che rispetta i principi marziali? Velocità esplosiva, forza e possibilità, senza soluzione di continuità, di passare a un altro movimento? Il tema è una qualche misura il corpo e il controllo su di esso. Non un "buon" controllo, ma il controllo ottimale per rispettare i principi delle Arti Marziali. Non ci credo che preferisci bere in una postura "errata" secondo i principi delle Arti Marziali perché così consumi grassi!

Abili sempre o solo in alcuni momenti della nostra vita rispetto a cosa?

Perche' i principi marziali dovrebbero essere ottimali?

Uno che fa arrampiacata fa movimenti sbagliati perche' non marziali?

O marziali e' una parola a caso che non ha nulla a che vedere col significato di "legati a marte"?


-quando bevo non penso alla postura,ma al raggiungimento del risultato in maniera rapida e comoda  :)
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #42 on: November 02, 2011, 22:32:30 pm »
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Abili sempre o solo in alcuni momenti della nostra vita rispetto a cosa?

Perche' i principi marziali dovrebbero essere ottimali?

Uno che fa arrampiacata fa movimenti sbagliati perche' non marziali?

O marziali e' una parola a caso che non ha nulla a che vedere col significato di "legati a marte"?


-quando bevo non penso alla postura,ma al raggiungimento del risultato in maniera rapida e comoda  :)

Cerco di spiegarmi meglio e grazie a te mi è venuta in mente una storia.
Un giorno mio cugino (anche se sembra "mio cugino, mio cugino, mio cugino una volta è morto di elio e le storie tese :) ) appassionato di arrampicata libera (free climbing) vedendo i molti testi sulle arti marziali nella mia libreria mi disse: "sai che i migliori che ho conosciuto nel free climbing facevano arti marziali o arrivano dalle arti marziali. Facevano karate. Ho notato che hanno una capacità maggiore di assumera la postura corretta". Il discorso è finito la perché non è un esperto di arti marziali e io non lo sono di free c. Dopo però ho preso un libro di free c. ed effettivamente molte posture sulla parete, se portate a terra, assomigliavano molto alla posizione del cavaliere, alla posizione del mezzo cavaliere o a quella dell'arciere. Questa cosa però non ha nulla ha che fare con quello che voglio dire :) perché il fatto che quelli che fanno karate partono avantaggiati è si vero, ma solo perché sono abituati a tenere posizioni basse, con una corretta posizione della schiena e in generale hanno una apertura maggiore di gambe. E' solo un caso che facciano karate. Prima di fare free c. potevano fare qualuqnue altra cosa che apriva le gambe, allenava le posture basse e la corratta posizione della schiena e si sarebbero trovati avantaggiati.
Quindi se uno fa karate ed è avantaggiato quanto fa free c. non vuol dire che faccia kung fu quando arrampica.
Bene, la parola kung fu significa abiltà ed è storicamente associata con le arti marziali che di abilità ne richiedono parecchia. Una abilità che è il risultato di concetti che vengono prima del gesto atletico, della tecnica. Abilità specifiche che non sono le abilità richieste per esempio per fare il ragù, ma abilità che hanno come obiettivo quello di permettere al nostro corpo la massima efficenza in combattimento.
Il combattimento però, dal punto di vista solo fisico (quindi non psicologico) non è altro che la capacità di: mantenere l'equilibrio, non avere soluzione di continuità nel movimento, passare da un gesto a un altro in modo fluido, avere la massima velocità e forza esplosiva, muovere il corpo come fosse una cosa sola, movimenti economico e precisi.
Ora, quando tu tiri un calcio Thai lo fai convinto del fatto che tirarlo in quel modo sia il modo migliore per raggiungere il tuo obiettivo. E hai ragione. Perché quando è tirato perfettamente il tuo corpo rispetterà dei concetti, che come detto vengono prima del gesto tecnico, e sono i principi generali del kung fu. Quindi sei abile per la thai se rispetti quei concetti generali. Non vuol dire che stai fancendo un'arte marziale cinese quano dico che rispetti i principi del kung fu. Rapido e comodo sono principi del kung fu, ma insieme alle altre capacità. Siccome le altre capacità richiedo che se non è necessario non dobbiamo essere contratti, ma rilassati, alzare il gomito per bere è sbagliato. Il bicchiere si alza con tutto il corpo e deve poter essere possibile proseguire il movimento per sedermi con fluidità su una sedia o fare un rotolamento verso il divano.
Quindi il nostro free c. non fa kung fu perché arrivando dal karate è avantaggiato a mantenere la postura richiesta nell'arrampicata. Può anche non avere idea di cosa sia il kung fu, ma se ne rispetta i principi del kung fu allora fa kung fu quando arrampica. Come detto i principi sono prima dell'applicazione tecnica e sono principi generali e non specifici. Uno può dire "ma il principio di mantenere l'equilibrio c'è in altri 1000 sport", ma in altri mille sport c'è muovere il corpo come fosse una cosa sola, controllo totale del nostro moto, capacità di imprimere velocità o lentezza a un movimento. Forza o leggerezza? Se si non è un altro sport è kung fu  :). Non parlo di movimenti marziali, ma di rispetto dei principi marziali. Uno che arrampica non ha bisogno di fare tecniche marziali per essere kung fu. Basta che ne rispetta i principi e arrampicare diventa solo un'altro stile...

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Perché TOKI è stato sempre il mio preferito
« Reply #43 on: November 03, 2011, 00:19:00 am »
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Ok,tornato dagli allenamenti e son cotto,domani se riesco coi tempi leggo tutto  :)


Pero' please rispondi alle domande singolarmente,magari con un quote, le ho fatte "dirette" apposta per esser piu' precisi perche' col "discorso" e' facile fraintendersi sui forum  :)


notte a tutti!
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
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