Sulla scia dei topic di resoconti di lezioni, da tempo volevo scrivere anch'io qualcosa riguardo i due seminari di Krabi Krabong scuola Sritrairat a cui ho partecipato finora. Il primo a Padova, a maggio, giornata intera; il secondo a Treviso, un mese dopo, nell'ambito del Kali Treviso Day, circa tre ore nel pomeriggio in cui abbiamo sostanzialmente rivisto la parte di MMMT studiata il mese prima a Padova.
Premetto la mia breve esperienza precedente: poco meno di un anno di Wing Chun, abbandonato a meta' 2011 per svariati motivi.
Dopo quindi piu' di un anno di stop totale vengo a conoscenza del primo dei due seminari che ho frequentato, tenutosi a Padova e organizzato dai ragazzi del Systema. Descritto come seminario introduttivo, faceva decisamente al caso mio.
Prendo il treno e dopo aver vagato a vuoto in cerca della palestra arrivo finalmente a destinazione con largo anticipo. Oltre agli organizzatori sono gia' presenti l'insegnante Max Panizzo, Francesco e Andrea (i due ragazzi che lo seguono da tempo) e un altro ragazzo. L'inizio e' previsto alle 10 del mattino ma a tal ora manca ancora gente all'appello quindi aspettiamo...alla fine saremo in tutto una decina di persone. Se non ricordo male l'unica "pagina bianca" o quasi del seminario ero io, gli altri gia' praticavano Muay Thai, Systema, o entrambe.
Max inizia con una breve presentazione del Sritrairat Krabi Krabong, ricordando il maestro Thonglor Trairatana, e finendo con una panoramica di cio' che avremo visto quel giorno: posizione di base, spostamenti, studio di alcuni krom con krabi (simulati con dei bastoni corti) e bastone lungo, tecniche a mani nude sia di Krabi Krabong che di MMMT, e infine una piccola parte "estranea" di coltello Valencia Lameco.
Dopo esserci disposti in riga iniziamo quindi a cercare la nostra sam liang, la posizione di base a triangolo isoscele. Dopo aver riprovato la posizione fino a trovarla stabile e comoda, fissiamo per terra con dello scotch il triangolo di partenza in modo da non perderlo di vista e cominciamo con gli spostamenti. Gli spostamenti avvengono sull'alveare di triangoli che visualizziamo mentalmente attorno a noi: ci troviamo su una cella, e durante gli spostamenti passeremo da una cella all'altra. Iniziamo con gli spostamenti avanti e indietro: comincio subito a concentrarmi troppo e andare automaticamente in apnea, Max se ne accorge e mi salva dal soffocamento.
Qualche passo avanti, altrettanti passi indietro, guardiamo per terra e siamo tornati, chi piu' chi meno, sul nostro triangolo di scotch iniziale. Passiamo poi agli spostamenti laterali, diagonali, con le rotazioni di 90 e 180 gradi con perno il piede che passa da arretrato ad avanzato, combiniamo il tutto e ci spostiamo seguendo i comandi di Max. Sempre piegati sulle ginocchia, i muscoli delle gambe cominciano a tirare, soprattutto i miei ormai abituati all'inattivita'.
Passiamo poi allo studio delle armi. Prendiamo un bastone a testa e ci rimettiamo in riga. Adottiamo la corretta impugnatura, cioe' a una ventina di centimetri dall'estremita' inferiore del bastone, in modo da simulare la presenza del manico della sciabola. Per un po' proviamo da soli ad avanzare e arretrare combinando passi e fendenti dall'alto verso il basso; memorizzato bene il fondamentale, ci mettiamo a coppie e nel corso della giornata riusciamo a vedere i primi quattro krom se non ricordo male. I krom sono sequenze di colpi prestabilite che simulano una situazione di combattimento, da apprendere e interiorizzare in modo da poterli poi combinare nello sparring libero. Al di la' della particolare esecuzione di ciascun Krom, difficile da descrivere a parole, i concetti generali da tenere a mente sono: cercare di non perdere la sam liang, spezzare il ritmo dell'avversario improvvisamente e sfruttare questa rottura per contraccare subito. Per quanto mi riguarda ho trovato difficolta' a gestire la mano disarmata, lasciata spesso e volentieri penzolante in quanto concentrato sul passo e sui colpi, e a impostare le parate con la giusta angolazione e tensione.
Come ultima cosa abbiamo visto un po' di mani nude: quattro risposte su attacco prese dalla scuola di Muay Chaiya di Kru Tao. Sempre partendo dalla sam liang, il primo passo, e piu' importante, e' l'uscita laterale ad evitare l'attacco. Segue il contrattacco: di pugno nella prima risposta, ben caricato tramite la rotazione dovuta all'uscita; di gomito nella seconda risposta, con trascinamento dell'avversario verso di noi tramite l'altra mano; di ginocchio nella terza risposta, lavorando anche con le braccia in modo da afferrare l'avversario; di calcio nella quarta risposta, stampato sul ginocchio avversario. A proposito di quest'ultima risposta, a Treviso abbiamo visto anche la variante con calcio dal basso verso l'alto sempre sulla gamba avversaria.
Alla fine per questioni di tempo non abbiamo praticato il combattimento col bastone lungo e la parte a mani nude del Krabi Krabong vale a dire Sillapa' Pomkhantua. Di quest'ultima ce ne ha dato un assaggio Max, per far vedere l'applicazione dei concetti espressi con le armi anche all'autodifesa a mani nude, soprattutto il concetto di spezzare il ritmo dell'attacco.
Abbiamo chiuso poi come accennavo all'inizio con una sequenza di coltello Valencia Lameco, ma il tempo ormai era scaduto e dovevamo liberare la palestra.
Un piccolo accenno poi al resto del seminario di Treviso, in realta' Kali Treviso Day, cioe' una giornata organizzata dai ragazzi del Kali di Treviso divisa in tre parti: Boxe, Krabi Krabong e Sayoc Kali.
Come gia' detto nella parte della giornata dedicata al Krabi Krabong siamo riusciti a vedere solo la parte di Muay Chaiya che avevo gia' visto a Padova.
Nell'ora di Boxe stavo scoppiando: buona parte l'abbiamo passata a fare preparazione atletica piuttosto spinta e non essendo allenato ho visto la morte in faccia. Poi abbiamo visto qualche fondamentale: la posizione di guardia, diretto sinistro, sinistro-destro, sinistro-destro-gancio, sinistro-destro-montante. Divertente.
Nell'ora di Sayoc Kali abbiamo visto una sequenza a coppie di coltello: mi e' tornato piuttosto utile il Wing Chun, molte parate incluse nella sequenza ricalcavano quelle del WC.