Aggiungo che in Zhan Zhuang con alcune varianti alle posizione delle braccia è possibile accumulare e indirizzare il Qi (per dirla all'orientale). Nel Qi Qong il fine è questo.
Sei quindi un sostenitore dell'esistenza di un unico Qi, sia che tale termine sia legato al QiGong, taijiquan, shaolin, flora e fauna o la medicina tradizionale cinese.
Corretto?
Diciamo che l'energia nelle varie discipline trova approfondimenti tali che porta poi a una distinzione e specificazioni ulteriori (come se si parlasse di obiettivi con esperti di fotografia, si aprono dei mondi...).
Personalmente ho una precisa idea di quale sia il Qi che devo allenare per i miei scopi: salute e combattimento. Questa idea è il frutto di una precisa sensazione di questa energia ed è questa sensazione che alleno, accresco e indirizzo.
Da un punto di vista filosofico ritengo che esista un'energia che va al di là di quella che la fisica potrà mai spiegare e questa energia non potrà mai essere spiegata dalla ragione. Però non è il Qi che invece considero un'energia "pratica" e che, come tutte le energie "pratiche", si trasforma e si consuma.
Io sono molto occidentale da questo punto di vista. Voglio toccare con mano e voglio risultati, per quanto riguarda il Qi, che non richiedano 50 anni di allenamenti altrimenti diventa come la pensione che ora che ce l'hai non ti serve più.
Quindi considero il Qi un'energia come quella prodotta dalle calorie, ecc...semplicemente non si conoscono, per ora, degli strumenti di misurazione obiettivi.
Nel Qi Qong, per come lo pratico io, accumulo e indirizzo questa energia "pratica"