Io credo che non ci siano cose particolarmente complesse o misteriose.
Semplicemente ritengo che, quel tipo di Kata, con quel tipo di movimento e respirazione, somilgi maggiormente a ciò che si fa quando si fanno esercizi di meditazione, come avviene nel taiji, quindi siano più fruibili per quel tipo di scopo, aiutando il praticante ad una maggiore concentrazione e introspezione, per favorire una maggiore immedesimazione in ciò che si fa e che si va a fare.
A questo, la lentezza dei movimenti, la respirazione forzata e cadenzata, aggiunge un elemento allenante e tonificante, sia per l'apparato respiratorio, sia per le fasce muscolari e per le articolazioni, sottoposte a sforzo prolungato e di maggiore intensità.
Ovviamente, non è con questo tipo di esercizio che si ricerca l'esplosività, ma se parliamo di condizionamento, l'effetto c'è alla maniera del lavoro con i pesi.
Se lavoro in velocità, con potenza ed esplosività, la mia attenzione sarà più focalizzata sul contesto contingente, il non perdere equilibrio, il mantenere ritmo eccetera, mentre lavorando lentamente, ho maggiore possibilità di entrare nello spirito di ciò che cerco, nelle intenzioni che devo dare, come quando mi preparo ad un incontro, facendo quegli esercizi atti a focalizzare la concentrazione, a caricare l'aggressività che mi occorrerà eccetera.