Quindi si,se uno decide di affrontare un altro in uno scontro leale è potente.
Quindi perchè un pugile che affronta un altro pugile in uno scontro leale (in quanto regolamentato,e consenziente da entrambe la parti) è uno che vuole fare a botte?
Se uno perdesse l'incontro,ma era mosso da un sano spirito di competizione,mentre il vincitore fosse animato solo dalla sua sete di sangue,lo sconfitto sarebbe più potente perchè ha affrontato lo scontro con un'altro spirito?
Inoltre è strano,sono stato un judoka per anni,e l'ho sempre considerato più sdc che AM...
E ci picchiavamo...
Ho preso più botte facendo judo che facendo wt
Credo che tu confonda la voglia di vincere,con la voglia di fare a botte.
Mancando l'agonismo,le am sono carenti di questa smania di vincere che hanno i praticanti.
Meglio direte voi.
Io invece dico di no,peggio,molto peggio.
Arrivare ad un traguardo concreto,con risultati sotto gli occhi di tutti,inequivocabili ed insindacabili...
Toccare con mano il risultato dei propri sforzi,il motivo per cui si è sudato,per cui si sono prese botte,per cui si sono persi giorni interi ad allenarsi quando i coetanei andavano al mare con le ragazze fighe.
E questa è una sensazione più forte di qualsiasi spinta morale,che chiunque non abbia mai fatto agonismo (non solo di am,ma qualsiasi agonismo a livello serio) non riuscirà mai a capire.
Ad un agonista serio,da terribilmente per le balle di perdere anche la partita di briscola per chi offre da bere.ù
Se vuoi metterla sul piano spirituale filosofico ci sono valori molto più alti nello sport che nelle am...
Con l'unica differenza che gli sportivi seri li imparano da soli,senza che nessuno glieli imponga o glieli spieghi,sopprimendo la teoria in favore di un onesto e costante allenamento