Prendo una tecnica dell'Aikido per spiegare il mio intendere.
Shihonage è una tecnica che mi piace molto, è una delle moltissime tecniche mutuate e riadattate dal Daito Ryu, Ueshiba scelse alcuni accorgimenti dopo appunto avere studiato daito.
Nel Daito si chiude "larga", mandando in iperestensione tutte le articolazioni del braccio, con lo scopo di rompere sia il gomito che la spalla.
Ueshiba sceglie di chiuderla facendo scendere dalla testa, in perpendicolare, il polso di Uke, in modo da portarlo a terra senza mandargli in vacca tutto il braccio.
In questo primo video Tissier esegue la tecnica in modo ortodosso, facendola cadere in perpendicolare.
Christian Tissier - Shiho Nage Katate dori - omote uraIn questo secondo video, Tori chiude in modo "largo", cosa che spesso si fa per favorire la proiezione, ma che necessita di un Uke capace di subira e di essere proiettato.
AIKIDO - YOKOMEN UCHI SHIHO NAGEQuesto secondo modo di chiudere, molto più in linea con il Daito, su un avversario non collaborativo, che non cade, non produce quella proiezione, ma il dislocamento della spalla e la rottura del gomito.
In questo caso, se Tori (chi esegue) ignora questi particolari, se pensa che si faccia così e che nulla accada, o che Uke voli via a prescindere, corre il serio rischio di imbattersi in un Uke (magari ad uno stage) non ancora abbastanza pronto, magari una cintura bianca, che non volerà via preservando la sua articolazione, ma rimarrà li, a farsela rompere.
In quel momento, Tori dovrà scoprire che, quella tecnica che lui credeva così "amorevole", che faceva fare quei bei voli ai compagni senza fargli la bua, in realtà è pensata per fare un casino, per rompere il più possibile.
Ecco che, la conoscenza consente la scelta laddove non voglio rompere, saprò che occorre seguire certe linee, diversamente la probabilità di rompere si fa assai più concreta.