IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA

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Offline Bingo Bongo

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #120 on: December 12, 2011, 19:50:39 pm »
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Si vede che ci sono universi dove Ueshiba ha detto una cosa e altri dove ne ha detta un'altra.
Infatti c'è un universo dove ha detto che i colpi nell'Aikido li ha levati perché non sono abbastanza definitivi, mentre con una leva in un secondo spezzi il braccio e la storia finisce li. In questo universo ha tolto i colpi perché un pugno potrebbe non essere sufficiente, ma specializzarsi nella rottura delle braccia tranquilizza anche il più ostinato aggressore.
In un altro universo ha detto che l'Aikido è una manifestazione d'amore e che la difesa va effettuata senza offesa immobilizando l'aggressore a terra o indirizzando la forza aggressiva nel vuoto.
Io vivo in questo secondo universo. Che ognuno viva un pò dove gli pare.






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Offline xjej

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #121 on: December 12, 2011, 19:57:20 pm »
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Si vede che ci sono universi dove Ueshiba ha detto una cosa e altri dove ne ha detta un'altra.
Infatti c'è un universo dove ha detto che i colpi nell'Aikido li ha levati perché non sono abbastanza definitivi, mentre con una leva in un secondo spezzi il braccio e la storia finisce li. In questo universo ha tolto i colpi perché un pugno potrebbe non essere sufficiente, ma specializzarsi nella rottura delle braccia tranquilizza anche il più ostinato aggressore.
In un altro universo ha detto che l'Aikido è una manifestazione d'amore e che la difesa va effettuata senza offesa immobilizando l'aggressore a terra o indirizzando la forza aggressiva nel vuoto.
Io vivo in questo secondo universo. Che ognuno viva un pò dove gli pare.

Io direi che ti preoccupi un po' troppo di quello che ha detto secondo te selettivamente, dimenticando le altre cose che ha detto, e un bel po' troppo poco delle cose che ha fatto. Senza considerare che poi motivi il suo pensiero seocndo i tuoi binari logici agganciandoli alle tue citazioni selettive.
E altrettanto ti preoccupi del punto di arrivo senza considerare che se non si fa' la strada non si arriva da nessuna parte.
Questo senza considerare altre cose che mi fanno pesantemente dubitare che tu capisca alcunchè di lotta, di leve, di aggressione o altro e che come al solito, un sacco di citazioni e chiacchiere ma sostanza poca.
« Last Edit: December 12, 2011, 19:59:23 pm by Don xjej »
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Offline Bingo Bongo

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #122 on: December 12, 2011, 20:19:22 pm »
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Si vede che ci sono universi dove Ueshiba ha detto una cosa e altri dove ne ha detta un'altra.
Infatti c'è un universo dove ha detto che i colpi nell'Aikido li ha levati perché non sono abbastanza definitivi, mentre con una leva in un secondo spezzi il braccio e la storia finisce li. In questo universo ha tolto i colpi perché un pugno potrebbe non essere sufficiente, ma specializzarsi nella rottura delle braccia tranquilizza anche il più ostinato aggressore.
In un altro universo ha detto che l'Aikido è una manifestazione d'amore e che la difesa va effettuata senza offesa immobilizando l'aggressore a terra o indirizzando la forza aggressiva nel vuoto.
Io vivo in questo secondo universo. Che ognuno viva un pò dove gli pare.

Io direi che ti preoccupi un po' troppo di quello che ha detto secondo te selettivamente, dimenticando le altre cose che ha detto, e un bel po' troppo poco delle cose che ha fatto. Senza considerare che poi motivi il suo pensiero seocndo i tuoi binari logici agganciandoli alle tue citazioni selettive.
E altrettanto ti preoccupi del punto di arrivo senza considerare che se non si fa' la strada non si arriva da nessuna parte.
Questo senza considerare altre cose che mi fanno pesantemente dubitare che tu capisca alcunchè di lotta, di leve, di aggressione o altro e che come al solito, un sacco di citazioni e chiacchiere ma sostanza poca.
Quello ho scritto è quello che per me è il significato della pratica nell'Aikido. Quello che penso sia per me la pratica è fare il proprio lavoro con sincerità, sempre e solo un giorno alla volta, senza rompere le balle e senza credere di essere o diventare supereroi.
La strada si incomincia a fare laddove lui è arrivato se si vuole andare avanti. Altrimenti facciamo sempre gli stessi errori. La storia di Ueshiba la conosco bene eppure non ritengo sia necessario fare a fette nessuno per capire, imparare e applicare l'Aikido. Altrimenti nelle vostre palestre voglio vedere prendervi a clavate in testa. Se invece poi qualcuno non usa i binari della sua logica perché è portatore del Verbo Assoluto ho un pò di domande da fargli. Anche lui ha selezionato per fare il suo stile (non ha creato le MMA) e io seleziono quello che mi interessa ai fini della pratica del suo comportamento e pensiero. La sua storia è la sua storia non è Aikido. E non devo fare prima ju-jistu.
Su quello che so io di Judo, molto poco.
Sul fatto di come si combatte in una rissa e come si inganna una persona facendogli credere che gli si sta tirando un manrovescio mentre in mano si ha un coltello potrei scrivere un manuale.
Io, nei miei post, ho parlato di come secondo me bisogna muoversi, di tensione degli addominali per essere pronti alla reazione e per avere gli arti periferici solidali col corpo. Di posture.
Di judo, nell'interstile, ho capito che serve fare lo squat, che la forza è importante e che è meglio fare esercizi specifici che allenino quella qualità specifica. Molto utile.

Invece di lamentarti per come espongo le mie idee e preoccuparti se so picchiare perché non ci parli del significato della pratica nel Judo così diamo valore aggiunto al topic...
« Last Edit: December 12, 2011, 20:23:31 pm by Bingo Bongo »

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #123 on: December 12, 2011, 21:37:26 pm »
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Beh non so di preciso a quali valori si riferisse westwind.
Dal mio punto di vista una AM per essere tale dovrebbe anche avere una forte base di "crescita personale" a tutti i livelli.
Giapponessizzandoci un momento, il suffisso DO sta proprio per via di crescita personale e spirituale... non penso di dire nulla di nuovo, anzi! :)


Spirito di sacrificio,cultura del proprio fisico e negli sport di squadra collaborazione per un obiettivo
In principio era la parola...e la parola era WAAAGH!!!

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #124 on: December 12, 2011, 21:40:06 pm »
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Beh non so di preciso a quali valori si riferisse westwind.
Dal mio punto di vista una AM per essere tale dovrebbe anche avere una forte base di "crescita personale" a tutti i livelli.
Giapponessizzandoci un momento, il suffisso DO sta proprio per via di crescita personale e spirituale... non penso di dire nulla di nuovo, anzi! :)
credo che ww intendesse che questa crescita è intrinseca nello sport, meno in altri ambienti in cui è tanto sbandierata

 :thsit:
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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #125 on: December 12, 2011, 22:07:28 pm »
+1
Bingo Bongo ma vaccamiseria...
Mi chiedo se ci credi davvero o se fai l'avvocato del diavolo per vedere quanto reggiamo...
Spero la seconda.
Ora fai finta di essere fuori da un locale;un tecno vichingo che sembra usito dalla WWE ti si avvicina,vuole i tuoi soldi,la tua ragazza e già che c'è anche il tuo culo.
Li vuole e quel maledetto bisonte sa come prenderseli.
Ma ti difendi con il tao?
Hai paura di fargli male?
Se lo fai ho paura che l'amore "universale" sarà lui a praticarlo su di te.
Insomma,va bene tutto ma un minimo di obiettività ci vuole.
Se combatti senza combattere stai giocando a tekken.
Inoltre ueshiba può aver detto quello che ti/gli pare...
L'importante è quello che te ne fai tu.
Bisogna per forza restare ancorati a quello che ha dettop un uomo morto da molti anni?
Hai mai sentito un rugbista citare William Webb Ellis?
Ma perchè mai dovrebbe fregargliene di quello che pensava?
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Offline Bingo Bongo

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #126 on: December 12, 2011, 22:53:41 pm »
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Bingo Bongo ma vaccamiseria...
Mi chiedo se ci credi davvero o se fai l'avvocato del diavolo per vedere quanto reggiamo...
Spero la seconda.
Ora fai finta di essere fuori da un locale;un tecno vichingo che sembra usito dalla WWE ti si avvicina,vuole i tuoi soldi,la tua ragazza e già che c'è anche il tuo culo.
Li vuole e quel maledetto bisonte sa come prenderseli.
Ma ti difendi con il tao?
Hai paura di fargli male?
Se lo fai ho paura che l'amore "universale" sarà lui a praticarlo su di te.
Insomma,va bene tutto ma un minimo di obiettività ci vuole.
Se combatti senza combattere stai giocando a tekken.
Inoltre ueshiba può aver detto quello che ti/gli pare...
L'importante è quello che te ne fai tu.
Bisogna per forza restare ancorati a quello che ha dettop un uomo morto da molti anni?
Hai mai sentito un rugbista citare William Webb Ellis?
Ma perchè mai dovrebbe fregargliene di quello che pensava?
Ti quoto perché almeno sei stato simpatico.
Quando questo bruto esce dal locale per sodomizzarmi quello che faccio è spaccargli la faccia appena ho sentore che ha voglia di rompere le palle e siccome se non è fesso non si presenta da solo (questo succede nella realtà), ma almeno con un amico quello che faccio e spaccare la faccia anche al suo amico anche se questo non ha mosso un muscolo. Voglio che sia chiaro che non sto scherzando. Voglio che sia chiaro che non gli ho dato il permesso di venire a disturbarmi. Faccio così perché così hanno fatto con me. Perché così ho fatto poi io con gli altri. Nel fare questo non sto facendo né DP né Aikido.
Perché vedi anche se fosse abbastanza fesso e io abbastanza sobrio (nei locali non bevo spremute di solito) da farsi fare una leva e io gli rompessi il braccio non starei, neache adesso, facendo Aikido. Le leve non le ha intentate Ueshiba, ma se gli rompo il braccio non sto facendo Aikido.
Se volete essere seri coi vostri post dovete dirmi questo: "Hai ragione sull'Aikido, ma nella realtà se non sei Ueshiba, illuminato e saggio o un grande esperto, probabilmente non sarebbe possibile immobilizzarlo a terra con la pace nel cuore, ma sempre che ci si riesca a fare una leva è più probabile che situazione, stress e panico portino alla rottura dell'arto". Detto questo se fossi un poliziotto probabilmente prima, comunque, gli tirerei un paio di cazzotti e poi lo porterei a terra per mettergli le manette, ma anche in questo caso non farei aikido. Poi certo se è davvero un fesso, ma non mi sembra il caso del tuo esempio, può essere anche che io riesca a fare Aikido e immobilizzarlo senza fargli male. E' sempre un rapporto. Ai mie colleghi al lavoro, inesperti, se mi prendono un polso (pur facendolo in modo non collaborativo proprio perché sono inesperti) li metto in leva e li porto atterra senza fargli male. In questo caso faccio Aikido. In questo caso però il mio collega non vuole uccidermi con un coltello. Separiamo il significato della pratica, tema del topic, con la possibiltà reale o pratica di applicare le tecniche secondo i principi.

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Offline West Wind

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #127 on: December 12, 2011, 22:59:35 pm »
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Quindi in pratica l'Aikido non esiste?
E se esiste viene per caso?
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Offline Bingo Bongo

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #128 on: December 12, 2011, 23:12:31 pm »
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Quindi in pratica l'Aikido non esiste?
E se esiste viene per caso?
Come non esiste? E' pieno di palestre dove si fa pratica di Aikido.
O forse intendi se è possibile fare Aikido in strada?
Certo che è possibile. Basta che nel farlo non si rompa il braccio dell'avversario. Questo è quello che ho capito io nel farlo e nel studiare Ueshiba.
Se poi tu hai interpretato che il braccio lo devi rompere e nel farlo non stai facendo solo una cazzo di leva esistente in decine di stili, ma Aikido, ne posso solo prendere atto.
Perché non stiamo parlando di un 7 dan che mette in leva il postino giusto? Perché in questo caso è facile fare Aikido. Non avviene per caso. Le condizioni mi permettono, per il mio livello, di fare Aikido solo in determinate condizioni. Per il mio livello. Il mio livello con quello che Ueshiba ha detto non c'entra nulla.

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #129 on: December 12, 2011, 23:14:10 pm »
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Quindi è impossibile fare un'arte marziale senza condividerne la filosofia?
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Offline xjej

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #130 on: December 12, 2011, 23:22:09 pm »
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Allora, vediamo di capirci.
Caso vuole che mi trovi a lavorare nell' ambito della sicurezza da 12 anni abbondanti in un locale a grande affluenza.
E da quello che leggo, ho visto più risse io che applicazioni serie di am in palestra tu.
Tu vivi nel campo della teorizzazione e delle ipotesi. Ecco, quelle cose con le AM non c'entrano una cippa.
Bisogna partire da Ueschiba per proseguire ?
Ma che cavolate stai dicendo ? Come vuoi partire dove è arrivato lui se non hai fatto il percorso per arrivare ?
O io domani parto da dove è arrivato Einstein altrimenti non si progredisce ?
Sostanza, praticità.
Hai stancato a livelli planetari con gli onanismi mentali di chi non ha nulla da argomentare se non circonvoluzioni di parole e barocchismi.
Parlaimo di am, carne, pelle, ossa, muscoli e sudore.
Vuoi aggiungere altro ? Benissimo ma prima devi passare da quello.
Tocca farlo un giro nel mondo reale.

Quote
Invece di lamentarti per come espongo le mie idee e preoccuparti se so picchiare perché non ci parli del significato della pratica nel Judo così diamo valore aggiunto al topic...
Tu dovresti capire che esprimi opinioni in relazione a qualcosa della quale non hai esperienza.
Perchè se ne avessi non scriveresti certe castronerie.
Detto questo che cosa c'entra il significato della pratica del judo ?
Io sono stufo marcio di leggere  gente che perde tempo a interpretare cosa Kano avrebbe detto, fatto o pensato e si riempono la bocca di judo superiore quando poi come  judoka fanno tecnicamente più che sorridere.
Pratico, lavoro e fatico. Di tempo per le chiacchiere ce ne sarà sempre.
E tu ? tu riri in mezzo il judo, che col discorso non c'entra nulla. Perchè ?
Divagare, disperdere. Invece di cercare tutto, comincia a trovare qualcosa.
Non interessarti dei miei post sul judo o sull' allenamento.
Sono per gente che vuole combattere, che vuole essere forte fisicamente e faticare nell' allenamento.
Rismparmia tempo.
« Last Edit: December 12, 2011, 23:26:11 pm by Don xjej »
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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #131 on: December 12, 2011, 23:26:11 pm »
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Quindi è impossibile fare un'arte marziale senza condividerne la filosofia?
Incominci a starmi simpatico  :)
Usi la maieutica facendomi delle domande in modo che io stesso capisca attraverso le mie risposte la verità. Come socrate.
La risposta pratica è: puoi farlo
La risposta intelligente è: non puoi cambiare stile?

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Offline xjej

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #132 on: December 12, 2011, 23:28:36 pm »
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La risposta intelligente è: non puoi cambiare stile?

La domanda è, se la parte filosofica ti tange tanto, non era meglio ottimizzare il tempo studiando solo filosofia e non chiamando un'attività marziale quando di marziale per te non ha nulla ? ;)
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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #133 on: December 12, 2011, 23:33:03 pm »
+1
Più semplicemente,non è possibile utilizzare gli strumenti (questo le am,sdc etc sono) per quello che ci pare?
Fra l'altro l'ambiente modifica radicalmente la personalità di un individuo quindi è impossibile stabilire cosa avrebbe detto/fatto Kano o Ueshiba o Bruce Lee o Tyson in un contesto come il mio o il tuo...
Questo li rende sofismi senza senso,che non fanno altro che allontanare la pratica da quello che è...pratica
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Offline Ragnaz

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Re:IL SIGNIFICATO DELLA PRATICA
« Reply #134 on: December 13, 2011, 00:11:19 am »
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Spirito di sacrificio,cultura del proprio fisico e negli sport di squadra collaborazione per un obiettivo

Ok, questi sono (ottimi) valori etico/morali... non "spirituali", almeno imho.
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