LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE

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Offline West Wind

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #120 on: December 17, 2011, 14:01:20 pm »
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Non concordo.
Perchè se sono in buona fede,non ho nessun problema a provare a vedere se funziona.
Se sono davvero convinto che un pugno dicendo kiai abbia più forza di uno ruotando le spalle,lo provo.
Lo provo sul sacco,lo provo sul mio amico,lo provo in sparring,poi lo provo e lo provo ancora,finchè non ne ho le prove.
E di solito le prove danno risultati illuminanti.
Se sono in buona fede.
Se non lo sono,dico che il mio qi potrebbe ucciderti,ma che non lo faccio.
Se sono invece in buona fede,e credo davvero che una qualche energia interna possa uccidere le persone,che ci sia un maestro sperduto inqualche oscura foresta che non attende altro che un allievo che sia pronto per potergli apparire di sopresa e insegnargli a levitare,che l'onda energetica sia possibile, che una sequenza di movimenti a vuoto sia un allenamento migliore di una sessione di sparring,se credo che i ballerini siano combattenti micidiali,se credo nelle forbici al collo dopo aver schivato un jab,se credo di poter uccidere una capra solo fissandola,o se credo davvero che premendo un punto del corpo la testa del mio avversario possa esplodere/paralizzarsi/implodere/imparare le canzoncine di natale...allora ho un serio bisogno di psicofarmaci
In principio era la parola...e la parola era WAAAGH!!!