LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE

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Offline Hung-gio

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #15 on: December 11, 2011, 23:56:23 pm »
+1
Comunque tra filosofia e filosofia di vita c'è molta differenza. I marzialisti si riferiscono alla seconda. La filosofia di vita è di solito una serie di concetti cradine sulla quale un uomo fonda la sua vita e le sue azioni( o almeno così dice di fare). Tutti ne hanno una.
Anche tu Mad.

Poco ha a che vedere con la filosofia accademica che ( citando wikipedia):"La filosofia (dal greco φιλοσοφία, composto di φιλεῖν (filèin), "amare", e σοφία (sofìa), "sapienza", ossia "amore per la sapienza")[2] è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'uomo, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana e si prefigge inoltre il tentativo di studiare e definire la natura, le possibilità e i limiti della conoscenza."

La cosa interessante è che chi anche dice di non avere una filosofia di vita in realtà ne ha una che dice "non seguire altre filosofie di vita se non questa che impedisce di seguirne". Insomma un paradosso. Quindi chi dice di non avere una filosofia di vita mente. ( questa che è ho fatto è filosofia.) :gh:

Quindi non confondete le cose.
« Last Edit: December 12, 2011, 00:01:44 am by Hung-gio »

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Offline Rev. Madhatter

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #16 on: December 12, 2011, 00:06:47 am »
0
"filosofia di vita" e' un termine gergale e improprio per indicare un insieme di credenze di un individuo.
Solitamente poco attendibile perche' e' possibile avere contemporaneamente credenze contraddittorie.

Ora una "arte marziale" non essendo una persona puo' difficilmente avere una "filosofia di vita".


Sorvolando su questa cosa io spero tu non ti riferisca a quell'insieme di massime citate sopra.


Continuando,anche gli sport hanno "filosofie di vita", anzi ne hanno probabilmente piu' di moltissime arti marziali.
Cosi' come si trovano "filosofie di vita" negli intagliatori del legno,nei contadini e chi piu' ne ha piu' ne metta.

Ma non e' questo che dicono i praticanti che vantano filosofia, altrimenti mettendosi sullo stesso piano di tutti gli altri non vi sarebbe nulla di cui vantarsi, no, essi sostengono piuttosto una qualche forma di superiorita', cercando di darsi un tono,di guardare dall'alto al basso le altre pratiche e, cosa ridicola, usano la filosofia come scusa per mascherare incompetenze.

"ehh con l'arte xyz non picchi duro come un pugile,ma quello e' grezzo mentre noi c'abbiamo la filosofia" e variazioni sul tema  ;)



Aggiungo questa ottima formulazione:
Io credo che le persone attribuiscano e trasferiscano i propri valori nelle arti marziali che praticano (come anche nel lavoro che fanno, nelle cose che mangiano o non mangiano, etc.), non credo che si possa veramente parlare di valori spirituali in una a.m. piuttosto che in un'altra.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

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Offline Bingo Bongo

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #17 on: December 12, 2011, 00:20:17 am »
0
Nulla di personale bingo bongo,ma considero le citazioni un elegante mantello per l'ignoranza, come forse hai notato ho essenzialmente interrotto le mie relazioni forumistiche con te dopo quello scambio di post originario in cui per tre volte mi dicesti "se volessi potrei argomentare" e buttasti qualche nome a caso...
Io penso che proprio perché la pensiamo diversamente non dovresti evitare di avere delle "relazioni" coi miei post. Io hai tuoi topic che trovo interessanti rispondo volentieri.
Il fatto che io non sia d'accordo non significa che è una questione personale. Il fatto che io possa avere ragione non signfica automaticamente che tu abbia torto o viceversa. Magari abbiamo torto o ragione tutti e due. Magari chi legge sarà più favorevole a l'una o l'altra opinione.
Quello di cui puoi stare sicuro è che non scrivo solo per dire una cosa diversa. Scrivo quello che penso. Posso sbagliare o posso avere ragione, ma in entrambi i casi mi sento bene. Non è mia abitudine usare il condizionale "se volessi potrei argomentare" per poi non argomentare. Può darsi anche che semplicemente non abbia argomentato come tu avresti voluto.

Quote
Percio' ti pregherei, qualora ti interessasse che io legga e cerchi di comprendere il tuo pensiero, di limitarti ai contenuti essenziali,esposti come se dovessi "spiegarli a tua nonna",evitando artificiosi giri di parole e sterili citazioni  :)
Ho letto questi aforismi e pensieri (ce ne sono molti altri) centinaia di volte e per me non sono sterili. A me hanno fatto riflettere. Aforismi di filosofi pro e contro la filosofia o pro e contro i filosofi stessi. Ho detto che solo la parte filosofica, quella che ho postato, era OT.
Magari non tutti quelli che leggono masticano di filosofia. E penso che un modo veloce sia far capire con degli aforismi ciò che i filosofi stessi pensano della filosofia. Anche su questo puoi non essere d'accordo. Può anche non piacerti la filosofia.

Quote
Ovviamente qualora la cosa non ti interessi minimamente sei libero di scrivere come ti pare, io dal canto mio manterro' la mia linea di condotta  :)
Se wns non fa Kote Gaeshi al topic cercherò di venirti incontro facendo meno giri di parole, ma anche tu devi cercare di fare qualche passo verso di me. Poi quando siamo abbastanza vicini possiamo anche tirarci le tibiate sulle cosce  :)

Quote
"L'incompetenza si manifesta con l'uso di troppe parole."
Ezra Pound
Non credo che riuscirò a usare poche parole per parlare del rapporto filosofia e Arti Marziali. Ci proverò.

Nel prossimo post parlerò di questo rapporto.
Giusto qualche giorno fa ho consigliato in un altro topic a un ragazzo che cercava uno stile con movimenti circolari di approfondite prima la conoscenza del Tao e poi cercare una palestra di taiji stile Chen.



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Offline Ragnaz

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #18 on: December 12, 2011, 00:32:34 am »
+2
Per me c'è un errore di fondo... nelle AM NON c'è la filosofia come la intendiamo noi "occidentali moderni".
Nelle AM (alcune) c'è un fondo più o meno importante di pratiche e/o credenze legate ad una tradizione spirituale (buddhismo, induismo, taoismo etc.), che non c'entra granchè con la filosofia intesa nel senso di "chiedersi chi siamo e da dove veniamo".
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Offline Dipper

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #19 on: December 12, 2011, 00:50:24 am »
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Osservazione interessante :thsit:
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Offline Ragnaz

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #20 on: December 12, 2011, 02:14:07 am »
0
Denghiu  :sur:
Ragnaz - alias Luca


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Offline Jack Burton

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #21 on: December 12, 2011, 08:43:28 am »
0
Per me c'è un errore di fondo... nelle AM NON c'è la filosofia come la intendiamo noi "occidentali moderni".
Nelle AM (alcune) c'è un fondo più o meno importante di pratiche e/o credenze legate ad una tradizione spirituale (buddhismo, induismo, taoismo etc.), che non c'entra granchè con la filosofia intesa nel senso di "chiedersi chi siamo e da dove veniamo".

Quoto.
Il Coltello si Affila sulla Pietra, l'Uomo si Affila su un altro Uomo.

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Offline Hung-gio

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #22 on: December 12, 2011, 08:54:07 am »
+1
Per me c'è un errore di fondo... nelle AM NON c'è la filosofia come la intendiamo noi "occidentali moderni".
Nelle AM (alcune) c'è un fondo più o meno importante di pratiche e/o credenze legate ad una tradizione spirituale (buddhismo, induismo, taoismo etc.), che non c'entra granchè con la filosofia intesa nel senso di "chiedersi chi siamo e da dove veniamo".

Era quello che volevo dire in quel marasma sensa senso di parole che ho scritto a mezzanotte. :)

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Offline Rev. Madhatter

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #23 on: December 12, 2011, 09:05:28 am »
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Per me c'è un errore di fondo... nelle AM NON c'è la filosofia come la intendiamo noi "occidentali moderni".
Nelle AM (alcune) c'è un fondo più o meno importante di pratiche e/o credenze legate ad una tradizione spirituale (buddhismo, induismo, taoismo etc.), che non c'entra granchè con la filosofia intesa nel senso di "chiedersi chi siamo e da dove veniamo".

Ma nemmeno filosofia "orientale antica"  :)

E' proprio un termine improprio.


A parte che taoismo e buddismo sono piu' filosofie che religioni, quello che dico io e' che non vi e' nulla di esplicito.

Nessuno "studia" niente.
Semplicemente ci si vezzeggia di filosofie/spiritualita' diverse perche' alcune arti sono state concepite in diversi ambiti culturali e quindi per forza di cose ne portano le tracce.

Magari mi sbaglio,ma voi che "spiritualita'" studiate CON le arti marziali?

Semmai il fatto di incontrare una cultura diversa attraverso le arti marziali porta a interessarsi di queste credenze differenti e uno magari se le studia per comprendere meglio il senso della propria pratica.
Ma e' una cosa indipendente e sono in pochissimi a farla.  :)
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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #24 on: December 12, 2011, 09:15:18 am »
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Nulla di personale bingo bongo,ma considero le citazioni un elegante mantello per l'ignoranza, come forse hai notato ho essenzialmente interrotto le mie relazioni forumistiche con te dopo quello scambio di post originario in cui per tre volte mi dicesti "se volessi potrei argomentare" e buttasti qualche nome a caso...
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Quello di cui puoi stare sicuro è che non scrivo solo per dire una cosa diversa. Scrivo quello che penso. Posso sbagliare o posso avere ragione, ma in entrambi i casi mi sento bene. Non è mia abitudine usare il condizionale "se volessi potrei argomentare" per poi non argomentare. Può darsi anche che semplicemente non abbia argomentato come tu avresti voluto.

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Ho letto questi aforismi e pensieri (ce ne sono molti altri) centinaia di volte e per me non sono sterili. A me hanno fatto riflettere. Aforismi di filosofi pro e contro la filosofia o pro e contro i filosofi stessi. Ho detto che solo la parte filosofica, quella che ho postato, era OT.
Magari non tutti quelli che leggono masticano di filosofia. E penso che un modo veloce sia far capire con degli aforismi ciò che i filosofi stessi pensano della filosofia. Anche su questo puoi non essere d'accordo. Può anche non piacerti la filosofia.

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Ovviamente qualora la cosa non ti interessi minimamente sei libero di scrivere come ti pare, io dal canto mio manterro' la mia linea di condotta  :)
Se wns non fa Kote Gaeshi al topic cercherò di venirti incontro facendo meno giri di parole, ma anche tu devi cercare di fare qualche passo verso di me. Poi quando siamo abbastanza vicini possiamo anche tirarci le tibiate sulle cosce  :)

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"L'incompetenza si manifesta con l'uso di troppe parole."
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Non sono i contenuti del tuo pensiero a infastirmi, ad oggi nella storia della mia frequentazione di forum un solo utente e' riuscito a scrivere "cose stupide", e uno "cose di cui vergognarsi"  XD E' una questione di modo di discutere, quando la metti sul "potrebbe essere" ,"si potrebbe discutere di" piuttosto che farlo, semplicemente lo trovo sterile e allunga-brodo. 
Proprio perche' e' una questione di modo e non di contenuti evito di dibattere a ogni occasione. Confido che questa volta ci sia miglior intendimento  :)

Ovviamente in questa discussione verra' fatto uno sforzo di apertura  ;)


Ma gli aforismi,ad esempio, dubito possano dire qualcosa ad alcunche', sopratutto se non conosce gli autori e le loro posizioni...

Cmq aspetto la parte IT con il tuo pdv sulla questione e poi parliamo di quella  :)
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Offline triku

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #25 on: December 12, 2011, 09:19:51 am »
+1
Quoto Ragnaz. Le filosofie orientali alla base delle discipline marziali di quei paesi non hanno nulla a che vedere con la filosofia occidentale. Utilizzare lo stesso nome (filosofia) è in realtà improprio. La filosofia è basata sul ragionamento logico, le "filosofie" orientali generalmente hanno alla base la ricerca dell'annullamento del pensiero razionale.
Pensiamo al taoismo, alla base di una disciplina che conosco un po', il bagua zhang: se si leggono i testi classici del taoismo il primo messaggio è "non si può comprendere il tao leggendo questi scritti", punto e basta.
Praticare bagua zhang, nella teoria, è un modo per comprendere il tao. Nella teoria quando comprendo per intuizione il senso profondo del bagua zhang ho compreso anche il senso profondo del tao.

Nella pratica se fai domande a molti (per la mia esperienza tutti) praticanti di bagua a questo proposito, avrai le risposte che sintetizzo di seguito.
 
Praticante allievo tipo 1: "un giorno comprenderò il significato del bagua e tutto acquisterà senso"
Praticante allievo tipo 2: "ah si... tutto si basa sul tao, ho anche letto un po' il tao te ching, però non si capisce tanto"
Maestro tipo 1: [sguardo di chi ha compreso] "quando entri VERAMENTE nel bagua comprendi e tutto l'universo diventa diverso. Non puoi più uscire dal bagua a quel punto e tutto è bagua. Non è difficile ma ci vuole tempo."
Maestro tipo 2: [sguardo di chi ha compreso] "per adesso pensa solo a girare in cerchio!"

Infatti adesso penso solo ai cazzotti non filosofici e mi leggo i classici taosti al di fuori della pratica (e continuo a non capirci un tubo!  :))

Questa, per la mia esperienza, è la filosofia nelle arti marziali nel 2011.

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Offline Paguro49

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #26 on: December 12, 2011, 10:02:35 am »
0
Per me, la filosofia nelle Arti Marziali, è di una semplicità olimpica, forse anche per questo è così funzionale al dare risposte comprensibili e convincenti.
Semplicemente perchè non si fonda su elucubrzioni, ragionamenti, seghe mentali acrobatiche, sulle quali poi basare le azioni e la condotta di vita, al contrario si fonda sulle considerazioni derivanti dall'esperienza diretta e dalla pratica, "Sarà il caso che imparo a non prendere dei pugni in faccia perchè fanno male", "se faccio così e gli rompo qualcosa, finisco nei casini per nulla....non vale la pena"........
Poi su certe considerazioni, si può costruire un fottio di ragionamenti filosofici, ma tutti basati su elementi concreti ed elementari.
La differenza, a mio avviso, con certa Filosofia nostrana, è proprio nella consistenza della base di ogni costrutto, ideologico o filosofico, cioè nel rischio più o meno grande di fare un frontale con la dura relatà, specialmente quando non c'è alcuna realtà alla base delle convinzioni che ci guidano.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline MO CHUISLE

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #27 on: December 12, 2011, 11:02:57 am »
+1
Ciao a tutti. Io, sinceramente, penso che 'sta fantomatica filosofia di pensiero nelle AM può trovare ragione d'esistere solo se guardiamo al periodo ed al luogo in cui le AM stesse sono state create. Non vorrei sembrare blasfemo, ma la stessa cosa succede con le varie religioni. Migliaia di anni fa le regole per poter vivere in una società dovevano essere dettate da qualcosa di mistico in modo da poter essere rispettate; oggi, almeno nei paesi "civili", credo che la musica sia diversa. Sicuramente è interessante studiare ed approfondire questi principi allo scopo di ampliare la propria cultura personale, ma il tutto va considerato con lo stile di vita che si conduce.

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Offline Syntrip

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #28 on: December 12, 2011, 11:31:47 am »
+1
che cos'è la filosofia?
Come un nano in bilico sull’orlo di un orinale, dovevo muovermi in punta di piedi…Come un cieco ad un’orgia, dovevo farmi strada palpando.

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Offline Bingo Bongo

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Re:LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE
« Reply #29 on: December 12, 2011, 11:40:31 am »
-1
Per me c'è un errore di fondo... nelle AM NON c'è la filosofia come la intendiamo noi "occidentali moderni".
Nelle AM (alcune) c'è un fondo più o meno importante di pratiche e/o credenze legate ad una tradizione spirituale (buddhismo, induismo, taoismo etc.), che non c'entra granchè con la filosofia intesa nel senso di "chiedersi chi siamo e da dove veniamo".
Se gli aforismi che ho riportato ti hanno in qualche modo aiutato a formulare la tua considerazione, assolutamente corretta, allora sono più che contento  :)

Adesso il Bingo Bongo Pensiero e permettetemi di fare un discorso di ampio respiro e collegato anche all'altro topic (non splittate però questo post perché l'argomento è unico):

@Rev cerco di essere sintetico e pratico (anche nei termini)

Tutta sta storia degli SdC che insegnano realmente a far propri quei principi che normalmente gli Artisti Marziali considerano di loro dominio è una cazzata: sacrificio, determinazione, costanza, coraggio e audacia.
La maggior parte delle nostre mamme, che non sanno neanche di cosa stiamo parlando, avrebbero da insegnare cosa significano questi principi a centinaia di migliaia di praticanti che si presentano con la borsa piena di: guanti da sacco, guanti da 10, paratibie, paradenti, fasce, conchiglia e caschetto e tutto rigorosamente firmato.
Prendiamo il 10% che fa il pro e si fa il culo. Fa tanti sacrifici quanti ne faccio io a lavorare 10 ore al giorno. I sacrifici li facevano i thai quando nella boxe avevano una speranza di migliorare la loro vita. Facevano di "necessità virtù" oggi non vedo né la necessità né la virtù.
Quando fai il pro di sacrifici non voglio neanche che se ne venga a parlare perché altrimenti penso che mi si prenda per il culo. Il sacrificio è fare qualcosa per forza, anche quando non se ne ha voglia. I sacrifici li facciamo tutti. La vita è la sola maestra. Il sacrificio lo fa il contadino quando a Natale si alza alle 4 perché bovini e suini se ne fottono che è festa.
I profondi principi che si imparano attraverso la pratica. Ah si? Quando c'è stato il terremoto all'Aquila abbiamo organizzato uno stage interstile per beneficenza. Sono arrivati Aikido, Judo, Capoiera, diversi stili di Kung Fu, Karate, taiji. Con maestri di rilievo. A un metro dallo stage c'è l'ex campione del mondo di Muay Thai che invitato non si è presentato né lui né una sua rappresentanza. L'unica cosa che ho capito che il campione senza caché il culo non lo alza neanche per fare beneficenza. E se lo avessi beccato in strada glielo avrei detto e me ne fotto che è campione del mondo perché non mi arrabbio, ma se mi arrabbio le nocche gliele rompo a testate. E quest'ultima frase è l'unico spirito che deve avere un combattente di SdC.
Il problema però non è la Muay Thai, ma lui che nonostante i sui sacrifici non ha imparato l'umiltà.
E per quanto riguarda il sacrificio ne ho dovuto sempre fare molto di più per eseguire un kata di karate shotokan che una sessione ammazza tori ai pao.

Adesso veniamo a ciò che sta dietro le Arti Marziali.
La pratica della filosofia nella pratica marziale è principalmente pratica religiosa. Dallo zen allo shintoismo al buddismo o al taosimo. Vale anche nella Muay Thai. Oggi della pratica religiosa ce ne fottiamo. Gli aforismi sono opinioni. Le religioni sono risposte.
Però il punto non è questo. Il punto già espresso dal buon Triku è che l'Arte Marziale (VERA) è una rappresentazione di quei principi. Che principi vengono rappresentati nel tirare un calcio Thai nello stile Thai? Quali vengono rappresentati nel Kung Fu e nel Karate? Come nel Bagua anche nel taiji tutto lo stile non è che una rappresentazione fisica e consistente dei principi del Tao. Il Tao dice che l'equilibrio esiste solo se il bianco non è completamente bianco? Bene, allora il peso durante il movimento (non parlo di spostamento) del corpo non deve mai esser su una gamba sola. Il Tao dice che il dinamismo assoluto e continuo deriva dalla trasformazione dello yin in yang e viceversa? Bene allora il peso durante il movimento del corpo non dovrà mai essere uguale su entrambe le gambi altrimenti la trasformazione da yin/yang si blocca.
Quindi la filosofia nell'Arte Marziale è l'Arte Marziale.. E qui siamo ancora dei "bruti" perché la filosofia orientatale esplicata attraverso lo stile era finalizzata si all'armonia, ma la nostra! Allo scopo di sconfiggere il nostro avversario (questi stessi principi applicati alla medicia orientale sono un altro discorso).
Poi c'è stato un salto di qualità e questo salto si chiama Aikido. Dove lo stile non solo è una rappresentazione dei principi shintoisti che vengono però a loro volta superati dall'idea di rappresentare con lo stile l'amorevolezza nei confronti dell'avversario. Con l'idea di diffusione univeresale di questo amore attraverso l'Aikido, l'Aikido che supera la cortina di sola Arte Marziale e va al di là di essa. Che possa far storcere il naso l'accostamento amore/Arti Marziali ci può stare solo e soltanto prima dell'Aikido. Oggi non si può ignorare questa rivoluzione.
Se oggi dovessero formalizzare una nuova Arte Marziale questa dovrebbe migliorare l'esplicazione attraverso il corpo di concetti che vanno al di là di "vinci il mio avversario in qualunque modo". Per questo oggi zero nuove AM (vere), ma tanti SdC.
L'Aikido è applicazione di concetti filosofici anche se chi lo pratica non lo sa[1].
La filosofia nelle Arti Marziali non sono pratiche religiose. L'Arte Marziale deve rappresentare attraverso lo stile la filosofia di cui si fa messaggera.
Mi dite nel full contact, nel pugilato, nel BJJ di quale filosofia sono messaggeri. Quella "rispondi a questa tecnica con questa mossa per vincere il tuo avversario in un incontro sportivo"?


@Rev giuro che ci ho provato
 1. parlo sempre dell'Aikido solo perché è la più moderna