mi spiace ma non so cosa risponderti.
Ma non devi dispiacerti! Vedi, il mio era un discorso "alla buona", oltre che un po' OT, un po' da pub....Sì insomma io noto questa caratteristica ricorrente, nel modo e perché te l'ho già scritto; che scientificità pretendi? Io ti ho portato qualche esempio (i ballerini muscolosi, ma diversi dai muscoli di un fighter); ora, se ti va, quando vedi un po' di combattenti puoi soffermarti a guardare questo particolare; fai lo stesso con quelli che fanno a vuoto e poi puoi rispondermi "in effetti mediamente noto differenze" oppure "no, gli effetti dei pesi sono mediamente uguali su tutti". Questo era lo spirito con cui ho fatto l'osservazione
[1]. Hai presente i detti popolari? Del tipo "rosso di sera bel tempo si spera"? In parte erano sbagliati; in parte sono stati confermati dalla scienza, in parte non si sa nulla ma volte funzionano...ecco, il mio intervento era di questo tipo.
Naturalmente questo mi serve di lezione, a quanto pare qui c'è spazio solo per la scienza e io, come ripeto sempre, preferisco applicare la scienza in altri ambiti. Per riprendere la tua citazione, io aggiungo: "Le arti marziali sono per me una scienza
non esatta[2]"
Come puoi ben capire le arti marziali, se sono scienze, non sono scienze che danno certezze sull'esito di un combattimento
[3], sulla fantomatica "efficacia"; in breve non sono scienze esatte. E' già arduo determinare con certezza il comportamento fisico di una persona sola (è il compito della medicina, disciplina tutt'altro che semplice); figuriamoci uno scontro tra due (o più!) persone.
Perdersi nell'analisi minuziosa dei vari aspetti delle arti marziali si è sempre rivelato poco produttivo; molti topic ci sono da esempio come sia un macello provare a
descrivere una tecnica già esistente con la fisica; al momento mi sembra impossibile usare le scienze esatte per cercare una soluzione nuova partendo da zero.
Ma allora come possono progredire le (inesatte) scienze marziali? Semplicissimo, nello stesso modo con cui si sono sviluppate nella storia: esperienze e dati statistici. Ryujin, sono questi gli strumenti per avere un buon metodo di allenamento e per migliorarlo; per sapere cosa fare e cosa non fare. E son questi gli strumenti che molti utenti svegli del forum hanno usato e continuano ad usare per liberarsi dai cattivi preconcetti che permeano alcuni vecchi sistemi. Le "prove scientifiche" e le ricerche che si adducono per sostenere che i kata sono strumenti d'allenamento poco utili
[4]; che il pugno del pugile è meglio degli altri; che contro il coltello è arduo difendersi, eccetera; sono tutte informazioni statistiche o esperienze che abbiamo vissuto. Ma queste, non sono scienze esatte: la statistica è quella scienza per cui "se una persona mangia un pollo e un'altra digiuna, entrambi hanno mangiato mezzo pollo a testa"
[5]. I risultati che possediamo nelle arti marziali infatti non sono verità assolute! Mai dico "contro il coltello sei spacciato", piuttosto so che statisticamente si prende spesso almeno una coltellata. E su questa informazione baso la mia strategia, sapendo però che potrebbero farmi a fette una volta, 2, 3,...o anche nessuna.
Allora permettimi di parlare così, da ignorante, e dire che vedo spesso una relazione tra dimensioni della vita
[6] e modalità di partica. Prendi il mio commento alla leggera e dagli il giusto peso (cioè poco); se ti va in futuro guarda se ritrovi questa analogia...
Luigi
PS: sono andato clamorosamente OT, ma penso di aver detto forse qualcosa di vagamente interessante. Forse. Quindi se proprio vuoi togliere il post dalla discussione, almeno crea uno spin-off...grazie