A parte gli scherzi uno dei meriti più grandi di Machida è stato proprio quello di aver portato il suo stile in un ambiente decisamente avverso, avrebbe potuto tranquillamente darsi alla Muay Thai o al Pugilato e avrebbe trovato una strada già spianata, invece è rimasto "fedele" al suo modo di combattere e la strada se le dovuta spianare e anche asfaltare da solo, è stato proprio questa fermezza (anche il papà avrà avuto la sua parte) e il non volersi "svendere" che me lo fanno apprezzare maggiormente.
E forse è proprio per questo che stà antipatico al pelatone capo, che se potesse vendere sua madre per una mentina lo farebbe nello stesso discorso rientra anche il signor Fedor.
Quando vinceva, c'era molta gente che, sicuramente obnubilata da certi preconcetti (lì sì che stava antipatico, quando era un alieno imbattibile), diceva che lo stile di Machida era Muay Thai o altre minchiate simili, mentre è ed è sempre stato Karate al 95% per lo striking. Ad oggi sinceramente io dico
magari si fosse allenato meglio nella MT (o se non voleva togliersi il gi magari nel Jissen Karate).
Infatti non ho scritto che non avrebbe dovuto usare lo Shotokan (il fatto che lo usi è il motivo per cui piace anche a me), ma solo che avrebbe dovuto usarlo con più parsimonia e flessibilità, in modo da trovarsi più sicuro e saldo anche in situazioni più convenzionali.
Il discorso di non svendersi o di rimanere fedele a qualcosa, per me è molto romantico ma poco pratico, soprattutto in un mondo come l'UFC dove tutt'ora c'è una forte evoluzione in atto che sta travolgendo tutti i vecchi campioni (non lo dico io che di MMA capisco poco, ma lo leggo su questo e sull'altro forum dove si è tutti d'accordo che Jones è un prodotto della nuova generazione), pretendere di rimanere sempre uguali a se' stessi è doppiamente utopico.
Jones stesso ha adattato la sua strategia a Machida, mentre questi ha continuato a usare più o meno sempre la stessa da sempre.
D'altra parte nelle MMA ormai non esiste più chi come striking adotta la Boxe, la KB, o la MT pure ed intonse, non vedo perchè questa regola non dovrebbe valere anche per il Karate.
Ma vale in qualunque contesto, ciò che non si flette prima o poi si spezza.
Conosco di persona un grande campione che dopo essersi specializzato su di una distanza, vincendo, quando i suoi avversari hanno iniziato a prendergli le misure, al momento giunto ha sfoderato a sorpresa una spettacolare capacità di gestire una distanza ed una strategia diversa (e ci si è fatto un culo quadro al riguardo perchè non era suo territorio), vincendo un incontro importante e spianandosi la strada per diventare un atleta di calibro internazionale.
Sognavo e sogno ancora di vedere la stessa cosa fatta da Lyoto.
Due sono gli approcci: partire da un metodo prefissato e da questo cercare di ottenere il miglior risultato possibile, oppure partire dal risultato che si vuole ottenere e scegliere i propri metodi per arrivare ad esso.
Dunque non si tratta di tradire lo Shotokan o il Karate, ma di integrarlo. Diversamente, lo scrivo spesso, un asso nella manica diventa un vincolo troppo stringente.
E' vero tutto quello che è stato scritto da Roroarro e da Quello[1].
Se vuoi abbrevio con L'Inutile
... ma a me piace Celentano