Premetto che non ho letto le risposte degli altri, ma vedendo chi ha postato, più o meno li conosco ed immagino cosa abbiano potuto scrivere, in particolare muteki e davide.
Intanto caro sanchin ti saluto, vedo che scrivi da poco, ma che hai una certa idea del karate, questo a mio modo di vedere è bene, il karate si evolve solo quando desideri imparare una tradizione, adeguandola al moderno, ma senza perderne ne i principi, ne i motivi e regole fondanti.
Quindi, a cosa serviva il karate quando (parlo per il goju ryu) Miyagi l'ha fatto?
Serviva a spezzare e\o frollare, gli eventuali delinquenti che ci potessero assalire.
Ora, se questa è la motivazione, fare allenamento per le gare di karate, è fare karate?
Evidentemente no, a meno che nella gara, lo scopo sia mettere ko l'avversario senza il minimo scrupolo, usando qualsiasi tecnica sia inclusa nel karate, ivi compreso boshi ken ai bulbi oculari, gedan tora geri (calcio con la punta delle dita del piede sulle "sfere del drago").
Lasciamo stare poi certi passaggi dei kata, uno a caso seipai, in cui ci sono due tecniche di frattura delle vertebre cervicali, che state certi, ne ho parlato con un ortopedico, non laciano scampo.
Inequivocabile quindi LA verità:
Se impari a fare le gare, non impari davvero il karate, perchè devi allenarti ad usare le tecniche permesse, non quelle proibite, ecco dunque che non potrai mai usare "istintivamente" le gomitate, i mawashi geri al collaterale interno del ginocchio, le testate in bocca ecc. ecc. ecc.
QUINDI se impari davvero il karate, meglio che non fai gare, se ti va di lusso sarai "solo" squalificato a vita da tutte le gare
Se ti scappa "quella buona", ti chiudono in gabbia
Qui si apre un'altra domanda, secondo me interessante
Ma allora il DO non serve nel "karate antisportivo"?
Io, dico che è necessario, perchè è comunque una via di accrescimento mentale e spirituale.
Per i Giapponesi, ma anche per diversi Italiani con cui ho parlato, quello che fai con sincera dedizione, che ti fa star bene dentro, che ti rende in qualche modo migliore, è DO.
Il mio vicino, pratica "l'oricoltura DO", egli passa le sue giornate di pensionato in giardino, curando il terreno e le piante che ci crescono, nel momento in cui è opportuno, mai prima mai dopo.
Egli raccoglie il frutto del suo lavoro nel corretto stadio di maturazione, ove serve lascia le cassette al sole, poi all'ombra, per un determinato numeroi di giorni, poi lavora il prodotto per conservarlo lungo tutto l'anno.
Ogni cosa viene fatta secondo il principio dell'orticoltura DO, cioè seguendo scrupolosamente ed intensamente, i tempi delle piante ed i ritmi della terra, in ogni stagione.
Io invece pratico il karate do, quindi seguo i dettami ed i tempi del karate, comincio e finisco con il saluto, dopo il saluto va ripetuto il dojo-kun.
Tra un saluto e l'altro, c'è il riscaldamento\potenziamento, poi segue la lezione vera e propria, che può essere kihon e kata o kumite e DP.
Io seguo il ritmo del karate, il mio vicino quello della terra, entrambi il DO.
Ma lo scopo dell'orticoltura è il raccolto, quello del karate è imparare ad eseguire in maniera efficente ed efficace, tutte le tecniche del karate, in maniera totalmente ISTINTIVA.
Finchè una tecnica non è istintiva, non è tua!
Ora si apre l'ultima (?) domanda, a che servono kihon e kata, visto che non meni nessuno?
Ed io ti chiedo, a che serve in prima elementare, fare le aste, le righe ed i cerchietti, per intere pagine?
A che serve scrivere e riscrivere per intere pagine, la stessa lettera dell'alfabeto?
QUESTO E' IL KIHON, la base indispensabile, lui, che non ha mai fatto movimenti finalizzati alla massima lesione nel minimo tempo, deve imparare i rudimenti di quelle cose, per poterle eseguire poi efficacemente.
Ma i kata a che servono, visto che sono più coreografici che utili?
Ed io ti chiedo, a che servono i pensierini, non è meglio il dettato?
Ebbene, i kata sono i volumi dell'enciclopedia del tuo stile, ogni volume contiene tecniche e tattiche, messe in un combattimento immaginario, che serve a farti eseguire le tecniche dei kihon, una dietro l'altra, con le dovute variazioni di ritmo.
Certo, lavorare a coppie è meglio, ma se sei a pascolare le pecore, o hai gettato le reti a mare, cosa puoi fare in attesa di dover di nuovo lavorare fisicamente?
Le pecore mangiano da sole, basta che ci butti uno sguardo ogni tot per vedere se scapano o se arrivano predatori.
Le reti, dopo la cala, devono stare in acqua in attesa della marea corretta, prima di essere salpate, in entrambi i casi, si parla di ore, in cui se non hai sonno, ti vengono due sfere così.
In quel tempo, puoi fare karate, cioè kata, i movimenti li sai, lo scopo degli stessi li conosci, identifica com reale davanti a te l'avversario, ed ecco che stai preparandoti alla pratica anche da solo.
Si certo, puoi anche fare ginnastica utile a migliorare quelle condizioni fisiche che il karate richiede, ma non è karate, è fittness, ocio.
C'è un problema però, il kata è efficace a quello che ho detto, se gli allievi\praticanti, sanno cos'è quel movimento, se io non spiego ai miei allievi cos'è ogni singolo movimento del kata, loro si, allenano il kata, ma non per le finalità che l'ha fatto nascere, quindi solo fine a se stesso.
Ecco "il balletto" di cui moltissimi (giustamente) si lamentano, se non sai quale o quali interpretazioni hanno quei movimenti, non puoi allenarli al loro scopo, quindi evidente, che li alleni ad altri...
Cioè all'estetica, indispensabile in gara quanto inutile in strada.
Ovvio quindi, che tutto questo discorso sta perfettamente in piedi, solo se rispetti determinate percentuali, il troppo stroppia, il poco è nula.
Secondo me, se il kihon occupa il 20% del tempo, il kata il 25% del tempo, il kumite (e lavoro a coppie) occupa il 50% e la DP (intesa come mentalità della prudenza e dell'evitare rogne evitabili) occupa il 5%, allora si, secondo me STAI FACENDO KARATE.
Perchè fai, nelle moderne metodiche di allenamento e potenziamento fisico, quello che O' Sensei faceva con ogjo undo, ai tempi in cui il meglio era quello.
Fai con sacchi, pao e colpitori di concezione avanzatissima, ciò che O' Sensei faceva con sacchi pieni di riso, bambù avvolti di stracci, tavole conficcate nel terreno.
Fai kihon e kata, per lo stesso motivo per cui lui li ha ideati, cioè non per far dire al'arbitro AZZ CHE ROBAAAAAAA
Il concetto di DP è identico a quello che voleva O 'Sensei, ma immerso nella legislazione e nella morale del nostro tempo e del nostro Paese, dove non puoi girare con la katana alla cintura, non puoi uccidere uno perchè ha cercato disottrarti l'orologio.
Figurarsi se è accettabile ucciderlo perchè facendo una battuta u di te, ha provocato l'ilarità generale, facendoti perdere l'onore pubblicamente.
Ecco, secondo me, ma forse sbaglio, se fai karate con quell'idea che ho espresso io, stai facendo karate per il motivo per cui venne fondato, altrimenti stai facendo altro, non so cosa, ma non karate.