makiwara - opinioni

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Offline Inu

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Re:makiwara - opinioni
« Reply #15 on: December 20, 2011, 22:38:31 pm »
0
Secondo me per condizionare e basta.

Per le "giuste meccaniche" servono colpitori che danno un diverso tipo di risposta e che richiedono un diverso tipo di lavoro.

Colpire una tavola piatta, rigida e fissa non è proprio qualcosa che ti insegna a studiare le dinamiche del colpo "reale".

Però per rinforzare è veramente utilissima.

Secondo me non è solo una tavoletta rigida e fissa, infatti il makiwara rimanda l'energia indietro, molto di più di quando un sacco possa fare.
Per come la vedo io il makiwara è utile per allenare il pugno (o anche altro) in senso biomeccanico, oltre che allenare la cosidetta short power tanto cara ai wing chun man, il condizionamento è solo una conseguenza indiretta.

Preciso che non sono un grande fan del condizionamento osseo, per me il miglior condizionamento è quello naturale della pratica.
« Last Edit: December 20, 2011, 22:40:33 pm by L'Inutile »

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Offline Davide.c

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Re:makiwara - opinioni
« Reply #16 on: December 21, 2011, 23:11:08 pm »
0
Il makiwara non è rigido, gente. Un makiwara rigido e un makiwara fetente  :D
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"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps

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Offline Saburo Sakai

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Re:makiwara - opinioni
« Reply #17 on: December 22, 2011, 10:04:54 am »
+1
Allora diciamo che ho sbagliato termine, avete ragione. Direi "duro all'impatto".

La flessibilità di un Makiwara comunque generalmente non è eccessiva...

Comunque sì... serve a fare anche altro oltre che a condizionare, però secondo me l'integrazione con alti colpitori è fondamentale.  :)
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline Hitotsu

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Re:makiwara - opinioni
« Reply #18 on: December 22, 2011, 11:12:31 am »
+2
Il makiwara è uno dei tanti strumenti a disposizione.

L'utilizzo principale è imparare il corretto impatto del pugno e soprattutto l'angolazione del polso. Il secondo scopo, non meno importante, è quello di studiare il corretto approccio all'impatto con la giusta rotazione delle anche e soprattutto l'idea di "andare oltre", quella che Funakoshi definiva come "affondo" e non "colpo". Il senso più o meno è quello.
Tuttavia accanto a questo diffuso metodo di studio, c'è anche quello (come è stato citato da qualcuno) dell'energia interna intesa come sviluppo della potenza del colpo ad una distanza molto esigua. Quindi oltre alle suddette cose si impara anche qualcosa di diverso che il classico affondo, bensì un colpo molto frustato che si basa su un movimento diverso del corpo che non sia il classico apri-chiudi.

Condizionamento. Io non credo che sia un attrezzo specificatamente studiato per il condizionamento ma lo può diventare, tenendo conto che tale pratica non consiste nel farsi venire le nocche dure, bensì rinforzare la mano. L'inspessimento delle nocche è una cosa ovviamente inevitabili, ma esistono dei limiti che non devono sfociare nel traumatico. Sembra banale come osservazione, ma a vedere in giro mi sembra che non venga recepita come cosa.
Ricordo che la pratica del makiwara non deve passare attraverso la distruzione delle mani, ma al contrario nella loro "costruzione" e salvaguardia. Infatti vanno usati sempre degli accorgimenti prima e dopo la pratica, utilizzando particolari lenitivi. I cinesi che si allenano nel palmo di ferro usano il dit da jow, che non è altro che un unguento che favorisce la circolazione, la riparazione delle infiammazioni e piccole escoriazioni. Senza scovare la ricetta segreta, basta una pomata composita come quelle all'arnica e asteracee.
"Se fate in quattro tempi anzichè due, campate poco". H.S.

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muteki

Re:makiwara - opinioni
« Reply #19 on: December 22, 2011, 23:05:13 pm »
0
e sulla parte di concentrazione e resistenza al dolore che suggerivo sopra, nessuno dice nulla?


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Offline Ragnaz

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Re:makiwara - opinioni
« Reply #20 on: December 23, 2011, 01:43:01 am »
0
Sulla concentrazione sono d'accordo, anche secondo me serve una notevole concentrazione e attenzione...
Sul dolore no, se fa troppo male vuol dire che ti stai danneggiando le mani...
Ragnaz - alias Luca


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Joker

Re:makiwara - opinioni
« Reply #21 on: December 23, 2011, 12:26:13 pm »
+1
e sulla parte di concentrazione e resistenza al dolore che suggerivo sopra, nessuno dice nulla?

Indubbiamente sono presenti entrambi gli aspetti, e secondo me a volte vengono quasi dimenticati. Mi riferisco soprattutto al discorso della concentrazione: ho visto/sentito spesso karateka che tirano pugni "a macchinetta" al makiwara, pensando solo a colpire forte e resistere al dolore. A me però hanno insegnato (e personalmente concordo) che l'esercizio al makiwara è un momento di studio: si prende bene la misura, ci si concentra, si tira il pugno; poi però bisogna riflettere un momento su com'è stato, cosa correggere, ecc...prima di tirare il successivo. Insomma, bisogna ricordarsi di conciliare qualità e quantità  :thsit:
Spoiler: show
contro quello che siamo abituati a leggere nei manga, dove i niubbi tirano 5000000 pugni... :D


Però penso anche che concentrazione e resistenza al dolore siano aspetti secondari: la prima si allena durante tutto l'allenamento (sia nei kata sia nel kumite, sia ai colpitori vari); mentre la resistenza al dolore penso sia appannaggio di kote kitae e sanchin kata.

Ah, colgo l'occasione per fare a tutti gli auguri di buon Natale, per i prossimi giorni stacco... ;)


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Offline Dipper

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Re:makiwara - opinioni
« Reply #22 on: December 24, 2011, 00:37:43 am »
+1
Sì ritorna ancora al discorso sul fattore Q :thsit:
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Offline Prototype 0

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Re:makiwara - opinioni
« Reply #23 on: January 27, 2012, 20:13:19 pm »
0
Quale sarebbe sto vieo di uechi kanei al saccone?

Tutto Torna

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Joker

Re:makiwara - opinioni
« Reply #24 on: January 28, 2012, 12:02:24 pm »
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Offline steno

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Re:makiwara - opinioni
« Reply #25 on: January 30, 2012, 11:24:11 am »
+2
Piano e bene con il condizionamento, non facciamo e peggio ancora diffondiamo, vaccate immani.

Il condizionamento è un momento indispensabile del karate, serve a renderci più forti alivello osseo ed a migliorare la resistenza al dolore, ma ci sono dei limiti da non superare MAI.
Il kote\ashi kitae è bene, ma solo se fatto a modo, tirarepugni sui muri, sacchi di sabbia, makiwara, non è detto che sia utile, potrebbe tranquillamente essere dannoso.
Il concetto, spiegato terra terra, è questo.
Io colpisco NON forte un colpitore con gli avambracci, non forte vuol dire che un colpo quasi non devo sentirlo, ma ne do 50, tutti uguali.
Alla fine, il dolore non è affatto forte, ma l'osso "parla" con il cervello e dice:
Osso: OOH, guarda che qui arrivano botte, parecchie, non so se resisto sempre, fa qualcosa...
Cervello: sta buono, sono solo dei colpi piccoli, e poi è la prima volta, che devo star li a riorganizzarmi per na monata, lascia perdere va...

Però questo, da quel giorno, avviene spesso, diciamo 4 volte al mese, ed ecco il nuovo dialogo

Osso: OOOH, guarda che qui piovono colpi, spesso e volentieri, alcunio anche molto forti, vediamo di fare qualcosa prima che cedo
Cervello: Azz hai ragione, qui la faccenda si fa seria, non va bene...
Ok ascolta, io mi riorganizzo per mandarti un maggior volume di calcio, tu aumenta la tua densità, in modo da aumentare la tua resistenza ai colpi, ma  aumenta densità e di poco anche lo spessore, sennò diventi poco elastico e quindi fragile.

Ecco, questo è il kote kitae corretto, induciamo il cervello ad aumentare le risorse di calcio, per aumentare la densità ossea in maniera costante ma soprattutto naturale, poi c'è il metodo sbagliato.
Ovvero sia, gran legnate super dolorose, che hanno come scopo la creazione di micro traumi ossei, questi micro traumi, prevedono la riparazione come fossero vere e proprie fratture, ma poichè l'osso mantiene memoria di questi, la crescita ossea avviene come se andassimo a riparare con la saldatrice, mi spiego.
Mettiamo l'ipotesi che l'osso da irrobustire sia fatto di ferro, i micro traumi sono come asportazione di pezzettini di ferro lungoi le linee di crescita o peggio micro fratture sul ferro.
La riparazione avviene a saldatrice, quindi deposito di nuovo ferro a mezzo di iper riscaldamento locale, in quel punto, il ferro non ha più le caratteristiche del ferro circostante, perchè c'è più materiale, di densità diversa, con orientamento e linee di crescita difformi.
Ciò crea problemi soprattutto nel lungo periodo, dove infatti ci si trova a fare i conti con dolori ossei o articolari, come ben sa chi ha subito fratture ossee.
la fijlkam è alla frutta

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muteki

Re:makiwara - opinioni
« Reply #26 on: January 30, 2012, 11:48:03 am »
0
quoto in pieno steno. un pochino per volta e senza machismi stile manga anni '70!

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Joker

Re:makiwara - opinioni
« Reply #27 on: January 30, 2012, 13:23:19 pm »
+1
Io non sono del tutto d'accordo. Nel senso che in parte è vero che ci vuole moderazione nel condizionamento, ma se fatto con le corrette metodologie si possono raggiungere risultati eclatanti (sul lungo periodo) e senza ripercussioni sul fisico.

Un po' al contrario di quello che si pensa, secondo me è un investimento a lungo termine  :)


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Offline SassoDiBosco

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Re:makiwara - opinioni
« Reply #28 on: January 30, 2012, 17:28:59 pm »
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e sulla parte di concentrazione e resistenza al dolore che suggerivo sopra, nessuno dice nulla?

Secondo me allena una cosa importantissima ... l'essere " tignosi " .... insomma determinati e coriacei.
Tutti i santi giorni un tot di colpi.
In un epoca dove andiamo a 100 all'ora e ci stufiamo di tutto, lo trovo un buon esercizio mentale.
But a smile never grins without tears to begin
For each kiss is a cry we all lost