Se parliamo di pratica ho proiettato, con la tecnica menzionata, tutti quelli con cui ho praticato taiji e con altre tecniche derivate dall'applicazione della forma. Ho proiettato tutti quelli con cui facevo pratica anche nell'Aikido con tecniche di Aikido. Nel Viet Vo Dao con tecniche di VVD.
Il punto non è la proiezione, ma come ci arrivi e con quali dinamiche la applichi che fanno di quella proiezione una proiezione tipica di uno stile. Se nella pratica del taiji fai una proiezione d'anca con le dinamiche del judo non stai facendo taiji. E non è che la cosa mi scandalizzi. Io parto spesso da dinamiche taiji per poi tirare ginocchiate stile thai, ma questo è il mio modo di combattere non è lo stile taiji, è il mio stile.
Se invece intendi quante proiezioni ho fatto in strada, che è il campo dove ho più esperienza, è un altro discorso.
sì parlo di proiezioni nella pratica non collaborativa che sia in strada o sul tatami non mi interessa.
tornando in topic non capisco bene il tuo ragionamento sulle differenti dinamiche:
prendendo la proiezioni d'anca che hai citato:
cosa intendi per dinamica judo e per dinamica taiji ?
Permettemi di scrivere due parole sul concetto di "non collaborativo" in palestra: non credo sia possibile al di fuori di "esercizi non collaborativi" tipo esercizi di lotta (clinch, grappling, proiezioni del judo), spinta delle mani (taiji), mani appiccicose (Wx) ecc, sparring.... Per me non collaborativo significa che che se facciamo boxe il fine è di tirarci giù. Altrimenti è sempre collobarativo. Anche nel judo vale perché un agonista in pre-gara eviterà di farsi male (ed eviteranno di fargliene) anche quando fa allenamento non collaborativo. Una mia amica, campionessa regionale di Judo, d'estate evitava di fare qualuque cosa con me per paura di farsi male. Giustamente.
Per quanto riguarda il taiji non considero "non collaborativo" anche il tui shou libero, ma comunque in questo caso mi è capitato di proiettare, spingere, tirare e sbilanciare con tencniche tipiche di taiji. Mi è capitato anche di fare cose che col taiji non c'entrano nulla.
In strada invece ci si picchia sul serio e io faccio quello che mi riesce meglio che non sono né le proiezioni del judo nè quelle di taiji. Picchio e cerco di farlo senza finire a terra. Perché in strada, non parlo di aggressioni, ma di risse non c'è mai il singolo (alla rambo che fa fuori una caserma), ma sempre il gruppo. Pugni, calci, prese ai testicoli, alle braccia e a volte mi è capitato di portare a terra con prese al collo (fra l'atro imparate a Viet Vo Dao), ma liberando subito la presa.
Quindi in strada no, io non sono mai riuscito né a fare taiji né a fare aikido (di mettere in leva si, ma non come conseguenza del corretto movimento di Akido, taiji o altro stile).
Però la mia posizione, diciamo di guarda, ha un assetto che rispetta i principi del taiji (quindi no guardia da boxe o thai o wx o altro), ma come ho detto è mia abitudine passare da uno stile all'altro con fluidità e senza soluzione di continuità.
Per dinamiche intendo dire che posture e catene motorie nella proiezioni del taiji sono diverse da quelle del judo o dell'aikido o di altre AM.
E' il modo di muovere il corpo che è differente. E' questo il grande dono che le AM ci hanno fatto: un solo corpo e infiniti modi di usarlo.
Nota bene che non sto facendo nessuna graduatoria finalizzata a stabilire quali proiezioni siano più efficienti in un constesto di "combattimento non collaborativo".
Ho parlato di taiji perché mi sembra che il topic fosse indirizzato verso le proiezioni tipiche del taiji, ma le proiezioni del judo vanno benissimo, ma sono del judo.
Nel modo di proiettare deve essere possibile riconoscere lo stile di appartenenza (judo, aikido, taiji, sambo, bjj, sambo...ecc) perché ogni stile ha tutte o parte delle dimaniche di proiezione caratteristiche dello stile stesso.